Farmaci e gravidanza
Gentili Dottori,
sono un ragazzo di 22 anni, affetto da artrite reumatoide poliarticolare, ed in cura con:
- farmaco biologico (roactemra, che inibisce la IL6 )
- cortisone
- antifiammatori vari
- arava ( leflunomide )
La mia domanda è, possono questi farmaci causare problemi di qualisasi tipo in caso di eventuale gravidanza della mia compagna?
Che tipo di indagini posso condurre per saperne qualcosa in più?
Grazie in anticipo.
sono un ragazzo di 22 anni, affetto da artrite reumatoide poliarticolare, ed in cura con:
- farmaco biologico (roactemra, che inibisce la IL6 )
- cortisone
- antifiammatori vari
- arava ( leflunomide )
La mia domanda è, possono questi farmaci causare problemi di qualisasi tipo in caso di eventuale gravidanza della mia compagna?
Che tipo di indagini posso condurre per saperne qualcosa in più?
Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile utente,
se tali farmaci assume non la Sua compagna, ma Lei, nel caso della gravidanza non si corrono i rischi di tossicità per il feto, perché tali farmaci rimangono solo nel Suo organismo e non passano in quello della Sua compagna.
Invece fra i rischi indiretti è da segnalare soprattutto quello di contrarre le infezioni. Teniamo conto che la terapia immunosopressiva aumenta il rischio delle infezioni e che anche lo stato di gravidanza è caratterizzato dall'immunosopressione, e dunque dalle minore difese immunitarie contro le malattie infettive. Per cui, riassumendo, Lei sotto la terapia immunosopressiva e la Sua comppagna nello stato di gravidanza avete entrambi (più Lei) un maggiore rischio di contrarre infezioni e di contaggiare uno l'altro.
A questo bisogna prestare un'attenzione particolare anche se parliamo solo di Lei, a prescindere della Sua compagna, ricordando che una persona sotto la terapia immunosoppressiva e antiinfiammatoria può non accorgersi di aver contratto una infezione. Comunque, il Suo specialista reumatologo deve conosce bene questo rischio e penso che sia in programma di tenerlo sotto controllo. Le consiglio di mantenere contatti stretti con lui anche a scopo di monitoraggio dello stato delle difese immunitarie.
se tali farmaci assume non la Sua compagna, ma Lei, nel caso della gravidanza non si corrono i rischi di tossicità per il feto, perché tali farmaci rimangono solo nel Suo organismo e non passano in quello della Sua compagna.
Invece fra i rischi indiretti è da segnalare soprattutto quello di contrarre le infezioni. Teniamo conto che la terapia immunosopressiva aumenta il rischio delle infezioni e che anche lo stato di gravidanza è caratterizzato dall'immunosopressione, e dunque dalle minore difese immunitarie contro le malattie infettive. Per cui, riassumendo, Lei sotto la terapia immunosopressiva e la Sua comppagna nello stato di gravidanza avete entrambi (più Lei) un maggiore rischio di contrarre infezioni e di contaggiare uno l'altro.
A questo bisogna prestare un'attenzione particolare anche se parliamo solo di Lei, a prescindere della Sua compagna, ricordando che una persona sotto la terapia immunosoppressiva e antiinfiammatoria può non accorgersi di aver contratto una infezione. Comunque, il Suo specialista reumatologo deve conosce bene questo rischio e penso che sia in programma di tenerlo sotto controllo. Le consiglio di mantenere contatti stretti con lui anche a scopo di monitoraggio dello stato delle difese immunitarie.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Grazie Dottore, tutto ciò mi rassicura, ma c'è qualcosa che ancora non capisco.
I farmaci restano nel mio organismo, e quindi non ce ne sono tracce anche nello sperma?
Documentandomi sui farmaci ( arava in primis ) non sono riuscito a farmi un quadro chiaro.
C'è qualche tipo di analisi che potrei fare per monitorare la situazione?
E' che non ci dormo la notte per queste cose, a volte, e vorrei risolvere in qualche modo.
La ringrazio infinitamente.
I farmaci restano nel mio organismo, e quindi non ce ne sono tracce anche nello sperma?
Documentandomi sui farmaci ( arava in primis ) non sono riuscito a farmi un quadro chiaro.
C'è qualche tipo di analisi che potrei fare per monitorare la situazione?
E' che non ci dormo la notte per queste cose, a volte, e vorrei risolvere in qualche modo.
La ringrazio infinitamente.
[#3]
<<..E' che non ci dormo la notte per queste cose, a volte, e vorrei risolvere in qualche modo..>>
Gentile utente, se si arriva a questi livelli, non è più una ricerca razionale, ma una preoccupazione patologica, la quale si può lenire con le "informazioni" solo per un breve tempo, mentre poi la preoccupazione ricompare, anche se sotto un'altra forma. Leggendo le altre Sue richieste dei consulti, mi risulta che la situazione è proprio questa.
Dunque, vedo importante lavorare sulla problematica psichica, e non tramite la ricerca delle rassicurazioni, la solo cronicizzano. Farei una visita da uno specialista psichiatra per valutare di quale problema esattamente si tratta e quali cure possono essere ottimali.
Gentile utente, se si arriva a questi livelli, non è più una ricerca razionale, ma una preoccupazione patologica, la quale si può lenire con le "informazioni" solo per un breve tempo, mentre poi la preoccupazione ricompare, anche se sotto un'altra forma. Leggendo le altre Sue richieste dei consulti, mi risulta che la situazione è proprio questa.
Dunque, vedo importante lavorare sulla problematica psichica, e non tramite la ricerca delle rassicurazioni, la solo cronicizzano. Farei una visita da uno specialista psichiatra per valutare di quale problema esattamente si tratta e quali cure possono essere ottimali.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 17/07/2012.
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