Reflusso gastrigo

salve,
dopo una visita otorinolaringoiatra il referto è stato il seguente:alla orofaringoscopia iperemia della mucosa faringea;
alla videolaringoendoscopia edema della mucosa aritenoidea con iperemia della corde vocali da GERD.Dopo svariati mesi di gola arrossata e infiammata e muchi sparsi tra naso orecchie e gola ,ho finalmente scoperto di soffrire di reflusso gastroesofageo.La cura prescrittami è stata 30mg di lansoprazolo al mattino, domperidone prima dei pasti e sodio alginato + sodio bicarbonato prima di andare a letto.L'otorino mi ha detto che è una situazione che mi trascino dietro da tanto tempo e che essendosi sviluppata in maniera atipica ,il medico di famiglia ha fatto fatica a riconoscere i sintomi del reflusso e quindi a consigliarmi prima una visita e di conseguenza una terapia adatta al problema.Ora,posto che la situazione non si risolvera' prima si diversi mesi di trattamento, mi piacerebbe sapere se è giusto che nel frattempo esegui una gastroscopia per vedere realmente la situazione dei danni provocati a che livello è e per seguirne poi eventuali quanto sperati miglioramenti.Inoltre volevo sapere se la cura prescritta dal medico è adeguata al mio problema e in quanto tempo la situazione verosimilmente tornera' alla normalita'. in attesa di una vostra gentile risposta, porgo cordiali saluti.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
La gastroscopia è certamente l'esame corretto per una diagnosi di reflusso. Quanto ai tempi di guarigione non sono ipotizzabili e sono comunque in relazione alla patologia riscontrata.

Dr. Roberto Rossi

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Utente
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grazie per la risposta celere e tempestiva.
prenotero' al piu' presto una gastroscopia e vi aggiornero' sul suo esito.
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Utente
Utente
salve a tutti,
volevo un vostro gentile parere a proposito di una prescrizione fatta dall'otorino.
ieri sono stata dal medico per un fastidio all'ugola che da qualche giorno poggia sulla lingua dandomi svariati fastidi.l'otorino mi ha prescritto del cortisone e antistamico per sei giorni dicendomi che anche se secondo lui il problema non è legato a nessuna allergia il trattamento migliore per curare qusto tipo di fastidio è quello sopra citato.in piu' mi ha detto di aumentare la dose di lansoprazolo giornaliero da 30 mg a 60 per quindici giorni.il problema nasce dal fatto che parlandone con il mio medico di famiglia non ritiene necessario raddoppiare la dose li lansox perchè quella di 30mg è sufficiente a coprire l'arco delle 24 ore.ora mi chiedo e chiedo a voi, è giusto o inutile assumere questo medicinale in dose doppia?quali effetti collaterali puo' avere o quali problemi puo' causare?dato che navigo nel buio mi piacerebbe avere un vostro parere in merito a questa questione.in attesa saluto tutto il vostro staff.
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Utente
Utente
scusate se intervengo di nuovo,ma nel mess.precedente ho dimenticato di dirvi che l'otorino ha deciso di aumentere la dose del lansox perchè nonostante la cura sia iniziata da piu' di un mese,da circa cinque giorni avverto un fortissimo mal di gola,che pensavo fosse di origine virale e invece attribuito al reflusso dal medico che ha effettuato nuovamente la videolaringoendoscopia e rincorfermato la diagnosi precedente.saluto nuovamente e attendo una cortese risposta.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Se esiste una malattia da reflusso ,e questo sarà chiarito dalla gastroscopia, allora potrà essere adeguata la terapia con IPP come consigliato dallo specialista ORL.
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Utente
Utente
quindi secondo lei la situazione evidenziata dagli esamii clinici dell'otorino, da che cosa sarebbe compromessa se non da una malattia da reflusso? la sua esistenza puo' essere confermata solo dalla gastroscopia o i segnali sono così chiari e evidenti che anche un otorino puo' riconoscerli? da come mi ha parlato lo specialista sembrerebbe propio di si,poi se l'esame endoscopico digestivo è così necessario per confermare la diagnosi prendero' in seria considerazione l'ipotesi di farlo.ringrazio ancora per la risposta e saluto cordialmente
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Utente
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salve a tutti,
finalmente ho effettuato l'esofagogastroduodenoscopia (riuscendo a superare una grande paura ).tutto nella norma, le conclusioni diagnostiche riferiscono di un'incontinenza cardiale (anche se il medico endoscopista attribuisce il disturbo alla dose di sedativo -midazolam 2 mg- usata per l'esame e nn a una reale malattia da reflusso).a tal proposito tra le considerazioni mi consiglia di eseguire l'hoter phmetrico,e un tampone faringeo.Ora io m chiedo se l'otorino è così sicuro della sua diagnosi, perchè il gastroenterologo mi suggerisce di fare altri analisi per confermare la presenza del reflusso? puo' un'incontinenza cardiale dipendere solo dal rilassamento della valvola per il sedativo usato o anche essere causa del reflusso i cui segni sono stati chiari fin dal primo momento all'otorino?è possibile che gli acidi dello stomaco abbiano provocato danni solo alla gola e non all'esofago?non so cosa pensare e a questo punto se approfondire con la phmetria o continuare con la cura dell'otorino.mi piacerebbe un vostro pensiero e consiglio a riguardo di questa situazione con la speranza che tutto si risolva nel minor tempo possibile.
grazie in anticipo per la risposta.cordiali saluti
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Ritengo corretto un approfondimento poiché talvolta esistono malattie da reflusso anche in assenza di danni alla mucosa esofagea. Pertanto direi di seguire il consiglio del gastroenterologo.
Reflusso gastroesofageo

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