Helicobacter pylori

Gentile dottore,vorrei un suo parere sul trattamento dell'infezione gastrica da Hel.pylori. Lo scorso dicembre mia madre si è sottoposta a gastroscopia con il seguente esito:"gastrite cronica non atrofica, lievemente attiva, dell'antro e dell'angulus, con aspetti follicolari della flogosi, iperplasia dell'epitelio foveolare e sparsi granulociti eosinofili nella lamina propria. Lieve gastrite cronica non atrofica, quiescente, del corpo, con congestione dei vasi della lamina propria.Positiva la ricerca di microrganismi tipo Helicobacter pylori". Per eradicare il batterio il medico le ha prescritto:omeprazolo 20 mg,claritromicina 500mg,amoxicillina 1 gr,mattino e sera per 7 giorni; in aggiunta ha consigliato lo sciroppo gaviscon advance e di continuare l'assunzione di omeprazolo anche dopo la fine dei 7 giorni di terapia, dicendo che dopo 3 mesi avrebbe dovuto fare l'esame delle feci per verificare se Hel.pylori fosse ancora presente ed in caso positivo le avrebbe dato una nuova terapia.Dopo la prima terapia il bruciore allo stomaco ogni tanto si ripresentava;ora sono circa 10 giorni che non assume più farmaci e non avverte più disturbi;tuttavia l'esame delle feci ha mostrato la presenza di Hel.pylori. Il medico ora non vuole intervenire farmacologicamente poichè sostiene che le nuove linee guida suggeriscono di lasciare il batterio lì dov'è (teoria sostenuta anche da uno specialista). Io studio farmacia,ho sempre sentito che il batterio dev'essere eliminato. Lei cosa consiglia?
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Avendo una gastrite HP+ è consigliabile l'eradicazione.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Realmente non vi è unanimità di consensi nel trattamento dell'HP come nel caso descritto e personalmente, dopo il fallimento della prima terapia, non insisterei nel trattamento.

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1051-helicobacter-pylori-come-eliminarlo.html

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre veloci risposte. Dott.Cosentino, perchè lei non insisterebbe con la terapia? Lasciando il batterio nello stomaco non si rischia che la situazione peggiori e la gastrite si ripresenti? O che possa comparire metaplasia? Grazie per la vostra disponibilità.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentilissima,

Riferendomi all'articolo che le ho allegato le riporto le indicazioni al trattamento dell'HP:

>> l’infezione dell’H.Pylori costituisce un cofattore rilevante nello sviluppo di tre importanti malattie gastrointestinali: l’ulcera gastrica o duodenale (che si sviluppa nell’1-10% dei pazienti HP positivi); il cancro gastrico (0,1-3%) e il linfoma gastrico  ( < 0,01%). L’eradicazione del batterio viene quindi indicata in  presenza di ulcere gastriche e/o duodenali,  linfoma gastrico, nei  familiari di I grado dei pazienti con cancro gastrico e nei pazienti operati di cancro gastrico superficiale. <<

Il caso di sua madre, quinidi, non rientra nelle indicazioni riportate. L'indicazione potrebbe essere allargata in presenza di una gastrite atrofica e/o di metaplasia intestinale. Sembra, infatti, che l'eradicazione dell'HP induca l'arresto della gastrite atrofica e della metaplasia intestinale (non agisce però sulla regressione). L'indicazione potrebbe ancora essere allargata nei pazienti che vivono in zone ad alta incidenza di cancro gastrico. L'istologia di sua madre parla di "gastrite cronica non atrofica" per cui non rientrerebbe neppure in queste ultime indicazioni.

Quindi, PERSONALMENTE, non trovo indicazioni ad un nuovo trattamento eradicante che a questo punto dovrebbe essere quello "sequenziale" (5+5) come è riportato nell'articolo. In pratica vedrei scarsi benefici del trattamento (sulla cui efficacia non abbiamo neppure certezze) a fronte di possibili rischi: colite da antibiotici, resistenza farmacologica, ecc. Ovviamente troverà altri professionisti che la pensano diversamente dal sottoscritto.


Cordiali saluti e auguri per i suoi studi.

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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Nel pieno rispetto delle diverse posizioni mi corre l'obbligo di perfezionare il mio invito al ritrattamento.

Oggi il trattamento dell’infezione da Helicobacter pylori sta cambiando e così anche la nostra comprensione di essa.

Le ultimissime indicazioni (aprile 2012) alla eradicazione dell'HP risultano ampliate:
- l'’ulcera peptica,
- il MALTOMA (linfoma MALT),
- la gastrite atrofica,
- familiarità per cancro gastrico,
- anemia sideropenica e trombocitopenia idiopatica,
- dispepsia non ulcerosa (NUD),
- deficit di vitamina B12 da deficit fattore intrinseco.

Il caso di sua madre rientrerebbe nella NUD.
La gastrite cronica, associandosi ad alterazioni della secrezione acida gastrica, può portare allo sviluppo di un'ulcera peptica (gastrica o duodenale), mentre in altri casi la gastrite può progredire verso l'atrofia e la metaplasia intestinale.
L'eradicazione di H. Pylori abolisce la risposta infiammatoria, inoltre esistono evidenze che dopo l’eradicazione di H. Pylori, la funzione del corpo gastrico può migliorare.

Nel salutarla distintamente, mi associo agli auguri per i suoi studi.
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