Possibile diminuzione dosaggio pantoprazol dopo 6 settimane di terapia

Buongiorno,
sono un uomo di 51 anni, normopeso, non fumatore, bevitore sociale / moderato e che pratica da anni regolarmente attivitá sportiva (3-4 volte a settimana, aerobica ed anaerobica):
A seguito di gastroscopia effettuata nel Febbraio 2021 mi é stata diagnosticata leggo da referto- una Esofagite erosiva Moderata (Los Angeles B) causata da reflusso esofageo con piccola ernia iatale.

Ho sempre sofferto un po di reflusso ma questo non mi ha mai portato a situazioni estreme di disagio.


Il controllo istologico post-gastroscopia ha evidenziato un inizio (proprio scritto in questo modo) di mucosa di Barrett (very short) con metaplasia e senza displasia o malignitá.


Ho quindi iniziato una terapia con IPP (pantoprazolo 40 mg una compressa al giorno) che capisco essere necessaria nel mio caso, insieme al cambiamento di qualche abitudine alimentare.

I risultati con i IPP sono stati inizialmente (per le prime 2-3 settimane) non significativi, ma poi seguendo una dieta alcalina, perdendo ulteriormente peso (attuale BMI 23. 5) e seguendo rigorosamente le prescrizioni dei cibi consigliati per il reflusso ed evitando gli altri c é stato un significativo miglioramento: a 6 settimane posso dire che c é stato un netto miglioramento e la scomparsa di sintomi da reflusso al di fuori degli orari dei pasti.


Ho 51 anni e non ho ulteriori patologie, anzi tutti gli ulteriori controlli hanno evidenziato il mio ottimo stato di forma
In tale contesto, mi chiedevo se posso almeno a provare, visti i progressi di queste 6 settimane, a scalare il dosaggio del pantoprazol, o andando ad assumere una compressa a giorni alternati o direttamente una da 20 mg invece di 40mg.

Grazie e Saluti,
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Non abbia fretta di ridurre la dose del farmaco. C' era una esofagite erosiva con metaplasia della mucosa : è una situazione benigna, non si spaventi, ma richiede una terapia protratta fino a che la mucosa non sia tornata normale. Evitiamo, per ora, un controllo gastroscopico ( prima o poi lo farà ) e proseguiamo la cura per un altro mese, almeno.

Prof. alberto tittobello

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Professor Tittobello per la risposta.
Continuerò la terapia per un altro mese a 40 mg.
Avrei altre due domande:
A quel punto ritiene possibile, se continuo a sentirmi bene, scalare la dose a 20 mg?
Dopo la prima Gastroscopia fatta a Febbraio mi hanno consigliato di ripeterne una a 12 mesi. Puó avere senso farne una "intermedia" a 6 mesi (quindi ad Agosto) per vedere l evoluzione o farla prima ?
Grazie
[#3]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Va bene ridurre la dose. Prima di sei mesi è superfluo. Prenoti un controllo entro la fine dell 'anno.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Professore,
c é una strana evoluzione della situazione.
Nonostante stia mantenendo abitudini alimentari ineccepibili ( a colazione: latte di avena e mandorla, piú banana con un cucchiaino di miele di manuka e vaniglia bio; a pranzo insalata di avocado, cetrioli e tonno; a cena una fettina di carne bianca e succo di cavolo,niente vino e niente fumo, solo acqua naturale ) ho cominciato negli ultimi 3 giorni ad avere le tipiche fitte al cuore da reflusso e questa mattina in particolare. La mia alimentazione non é cambiata negli ultimi 3 giorni né nella quantitá né nei cibi.
A cosa potrebbe essere dovuto questo problema? Puó essere che ci sia una assuefazione da IPP?
Grazie
[#5]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
No, non credo, non c' è assuefazione. Vuol dire che - per ora - non è opportuno ridurre la dose.
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