Peggioramento ernia iatale

Buongiorno,
ho 36 anni e qualche anno fa, tramite gastroscopia, mi è stata diagnosticata una ernia iatale di 3 cm senza altra complicazione (no esofagite, no gastrite, mucosa in buono stato).
L'esame era stato richiesto perché avevo iniziato ad accusare pirosi gastrica dopo una cura a base di Tauxib assunto con IPP per una settimana.


Prima di allora non avevo avuto nessun sintomo, solo disturbi occasionali di pirosi.
Ho sempre potuto mangiare qualsiasi alimento, bere vino o birra senza problemi (mai superalcolici): di lavoro, infatti, mi occupo della redazione di articoli di enogastronomia per alcune riviste, quindi i problemi gastrici sono un grosso ostacolo per la mia professione.

Da allora ho alternato fasi di benessere a fasi di disturbo, e purtroppo queste ultime sono aumentate di frequenza e intensità nell'ultimo anno, forse a causa di vari problemi personali che hanno generato molto stress.

Il medico mi ha prescritto Pantox nei cambi di stagione, mentre per il resto dell'anno posso gestire i sintomi con antiacidi o altri rimedi.
Ad esempio, attualmente ricorro a Esoxx one e Bianacid.


Ecco le mie domande:
- Il medico ha sostenuto che quella lontana terapia con antinfiammatori (assunti con Ipp), non ha inciso sulla attuale situazione, perché l'ernia era presente anche prima.
Ma come è possibile che fino al giorno prima dell'inizio della terapia avevo una vita normale e dopo non è più stato possibile riaverla?

- Quando è consigliabile iniziare la cura con IPP per i cambi di stagione?
I primi di marzo va bene?

- Dal momento che sto cercando di avere un figlio, quanto una gravidanza può peggiorare la mia, già non piccola, ernia?
Potrebbe aumentare in cm e quindi rendere consigliabile l'operazione?

- Mio padre, in seguito a due ulcere, assume IPP in modo quasi continuativo da 20 anni.
È una soluzione che potrei anch'io prendere in considerazione, visto il mio lavoro che non mi consente di evitare cibi o bevande sconsigliabili?


Vi ringrazio infinitamente per la pazienza e la disponibilità.
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 72.3k 2.3k
È difficile prevedere cosa succede con la gravidanza, ma solitamente il reflusso può peggiorare. Durante la gravidanza può comunque assumere tranquillamente omeprazolo per il reflusso.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroent. Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Clinica Zucchi)- Roma (Villa Benedetta) Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Buongiorno dott. Cosentino,
la ringrazio molto per la risposta celere, che sono però riuscita a leggere solamente ora.

Riguardo la terapia con IPP, il medico mi aveva prescritto 60 giorni di cura con Pantorc (venti giorni da 40mg, venti giorni da 20mg, e venti giorni alterni da 20mg): per coprire tutto il periodo quando mi consiglia di iniziare? I primi di marzo?
Altra cosa: l'unica gastroscopia è stata fatta oltre due anni fa e constatando un peggioramento stavo valutando di rifarla per vedere lo stato del mio stomaco ed esofago. Lei cosa ne pensa?

Grazie ancora.
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