Colite collagenosica, iperplasia linfoide, adenoma con displasia basso grado e celiachia?

Salve a tutti,
Celiaco diagnosticato all'eta di 7 anni (classe 91, ora 31 anni), a seguito di diarrea cronica e rettorragia a maggio 2022, dopo attese estenuanti e un nuovo episodio di rettorragia a maggio 2023, finalmente riesco ad accedere a colonscopia e gastroscopia, le quali, invece di emorroidi/ragadi inizialmente sospettati, rivelano quanto segue:
-florida iperplasia linfoide ileo
-minuti frammenti di mucosa ileale con focale iperplasia linfoide
-frammenti di mucosa colo-rettale esenti da alterazioni strutturali, con lieve e focale ispessimento collagenosico incompleto della lamina propria subepiteliale nel retto
-adenoma tubulo villoso con displasia di basso grado di 1cm, completamente escisso (colonscopia di controllo a 3 anni)
-lieve incremento quota dei linfociti intraepiteliali (>25/100E)
-milza ipertrofica (ecografia)

Tralascio i dettagli sul perchè, sebbene celiaco, abbia dovuto aspettare addirittura un anno per riuscire ad eseguire questi accertamenti (avvenuti solo dopo seconda rettorragia con pronto soccorso annesso, altrimenti sarei stato ancora in lista d'attesa), il problema è che sono incredibilmente spaventato e ciò che ho sono opinioni diametralmente opposte tra i medici: cortisone per colite collagenosica (compresse), inutile per un secondo medico in quanto il principio attivo non arriverebbe nel retto, il quale consiglia mesalazina per compresse e supposte.
Inoltre il secondo parere evidenzia che la rettorragia difficilmente era causata dall'adenoma, viste le dimensioni.


Onestamente non saprei come muovermi, chiedo quindi consigli a voi (ovviamente diagnosi mediche online sono impossibile da fare) come specialisti o ospedali da poter consultare, so solo che sono molto spaventato e non avrei idea di dover andare, oltre che mi sto bloccando un possibile trasferimenti all'estero per un'opportunità lavorativa.


Grazie mille per le risposte.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
L'adenoma tubulo villoso è un problema risolto con la sua asportazione.
Per quel che riguarda la colite collagenosica, si tratta di una malattia infiammatoria cronica dell'intestino che ha una frequenza di comparsa mei pazienti con celiachia più elevata che nella popolazione generale. Il trattamento di prima istanza si basa su terapia cortisonica con budesonide, tuttavia anche il trattamento con mesalazina è contemplato.
È necessario che sia seguito in ambito specialistico e nella sua provincia mi risulta che ci sia un'unità ospedaliera di gastroenterologia con servizio ambulatoriale.
Ovviamente la dieta priva di glutine va osservata rigorosamente e vanno praticate le indagini per il follow up periodico della celiachia.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per la risposta dottore. Posso chiederLe se effettivamente la rettorragia poteva essere causata dall'adenoma rimosso o, come dice il secondo parere ascoltato, non aveva dimensioni evidenti da poter scatenare una rettorragia così importante?

In questo ultimo caso, da cosa potrebbe essere stata causata? Il medico di famiglia diceva che l'iperplasia potrebbe portare a sanguinamenti.

Le rettorragie avute erano SERIAMENTE importanti.
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Formulare ipotesi a posteriori serve a poco perché indimostrabili. La cosa importante è stata la rimozione dell'adenoma.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore, vorrei dare degli update e sentire il suo (o vostro) consiglio.

Ho effettuato test sangue occulto feci che risulta "debolmente positivo" e onestamente non saprei ora che pensare.

Oltre ai risultati degli istologici che può leggere nel primo post introduttivo, riporto gli esami visivi della colonscopia:

"Inserzione dell'endoscopio sino al fondo cecale con identificazione dell'ostio appendicolare e della valvola ileo-cecale. Si esplora inoltre per circa 10cm l'ultima ansa ileale che si presenta di aspetto granuleggiante (florida iperplasia lonfoide?).
Le pareti del grosso intestino sono elastiche e ben distensibili con normale plicatura australe. A livello del sigma distale si rileva formazione polipoide peduncolata di circa 1 cm, che si asporta con ansa diatermica e si recupera. Sulla base di resezione si posiziona una endoclip a scopo profilattico emostatico. La mucosa ed il reticolo vascolare sottomucoso dei restanti tratti colici esplorati sono normali. Il retto è normale. Si eseguono biopsie a livello di ileo, colon dx, colon sx e retto."

Onestamente non so più che pensare nè come procedere.

Grazie mille per le risposte,
Cordialmente.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
La descrizione endoscopica non aggiunge molto a quanto era noto dalla relazione istologica.
Confermo il mio suggerimento a farsi seguire in ambito specialistico con particolare attenzione al rispetto rigoroso della dieta priva di glutine (verificando i contaminanti possibili) e al follow up puntuale della celiachia.
La debole (?) positività per sangue occulto può essere segnale del trascorso traumatico della rimozione del polipo e potrà rientrare nella norma a breve.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#6]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore, a seguito di una entero rm per sospetto morbo di Crohn con e senza mdc, ho avuto il seguente risultato:
-Lo studio mirato sulle anse intestinali ha evidenziato la presenza di una modico ispessimento dell'ultima ansa ileale con impregnazione dopo somministrazione di m.d.c.da fenomeni flogistici. Non versamento libero endoaddominale. Non adenopatie.

Chiederei la sua opinione in aggiunta a quanto già detto e soprattutto, se può consigliarmi ovviamente, se in sua opinione sono in grado di trasferirmi all'estero per lavoro (e quindi trovare un centro lì e farmi seguire/proseguire con le indagini) o se è meglio concludere qui perchè è una situazione "urgente".

Il medico base in sua opionione non è Crohn dati i risultati della colonscopia.

Aggiungo che con una dieta RIGIDA e MEDITERRANEA, escludendo qualsiasi cibo lavorato (quindi da carne a verdure e legumi tutti cucinati da me in maniera semplice) sembra che io abbia la completa e lenta remissione dei sintomi (diarrea).

Grazie in anticipo
[#7]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Il quadro infiammatorio evidenziato dall'indagine strumentale dovrà essere seguito nel tempo, vista l'attuale assenza di sintomi, con esami di laboratorio appropriati (PCR, emocromo, calprotectina, ecc.).
Se deve trasferirsi all'estero, penso che sia opportuno prendere contatti con un centro specialistico di gastroenterologia della città in cui andrà per poter effettuare il follow up.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore, ho dimenticato di menzionarle i dati da lei citati

Calprotectina negativa (sotto valore soglia), pcr negativa (sotto valore soglia), innalzatosi solo a giugno quando mi ospedalizzai a seguito di quel che sembrava una intossicazione alimentare, abbassatasi settimana seguente.

Ovviamente seguirò i suoi consigli e le confesso che nel leggerla sono più tranquillo per partire.

Una domanda, l ispessimento evidenziato dalla risonanza è reversibile a seguito della remissione dei sintomi? Ed è compatibile con la celiachia e con una calprotectina negativa?
[#9]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
L'ispessimento segnalato nella RM p verosimilmente connesso a un processo infiammatorio e nell'endoscopia era stata rilevata focale iperplasia linfoide, indizio di infiammazione.
La situazione è potenzialmente reversibile e la condizione clinica oriente verso una quiescenza dello stato infiammatorio. Nessuno può garantire la durata della remissione. La cautela clinica si esprime attraverso il follow up con le analisi citate praticate periodicamente in modo da poter intervenire tempestivamente con farmaci prima che ci siano manifestazioni cliniche.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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