Esito biopsia

Buonasera, vorrei chiedervi un parere.
Ad inizio ottobre ho effettuato un pap test che è risultato lievemente alterato, motivo per cui mi hanno eseguito una colposcopia e biopsia.
Durante la colposcopia, la dottoressa è sembrata molto tranquilla, ha notato un’infiammazione della cervice che mi causa piccole perdite gelatinose bianche, e avvicinando un bastoncino alla cervice si notava come questa sanguinasse.
L’esito è stato positivo, era convinta fosse una infiammazione di origine batterica quindi mi ha prescritto Meclon per 7 sere.

Nel referto vi è scritto:
Epitelio trofico, gsc visibile, epitelio bianco sottile piatto g1, giudizio anormale-g1.

Per avere la certezza della diagnosi, mi ha eseguito una biopsia che cito:
A) biopsia- portio, h.
6
A1 n.
1 frammento
Frammento di portio con flogosi cronica erosiva e focolaio di CIN 1.
Negativa la reazione immunoistochimica per espressione della proteina p16.

Vorrei capire cosa significa.
Ho l’hpv?
Devo fare altri esami per capire se l’ho contratto?
La dottoressa consiglia di aspettare un anno e ripetere il pap test e hpv.
È corretto?
In più le perdite bianche non sono passate con la cura prescritta.
Può essere necessario eseguire un tampone per eventuali mst?

Vi ringrazio per l’attenzione.
[#1]
Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo 1.3k 57 78
Gent. Sig., il referto della biopsia è indicativo di un'infezione virale in atto. Sotto la diagnosi di CIN 1 si ritiene attualmente che rientrino, nella maggior parte dei casi, alterazioni cellulari tipiche dell 'infezione da papillomavirus e pertanto, soprattutto nelle donne più giovani, passibili di guarigione spontanea, che richiede tuttavia tempi lunghi.. Ecco perchè la dottoressa, conoscendo la storia clinica di tale infezione, le ha consigliato di ripetere l'esame tra un anno. Ripeterlo prima è poco significativo, non si da tempo alla lesione di guarire e pertanto si rischia di ritrovare un reperto analogo a quello di partenza. Non esiste a tutt'oggi una terapia specifica contro il papillomavirus, tuttavia può essere utile eliminare infezioni associate, che possono contribuire sfavorevolmente al processo di guarigione. Il tampone vaginale potrebbe essere utile in questo senso, ne parli col suo medico di fiducia. Cordiali saluti.

Dr. Lucia Vecoli

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa grazie mille della risposta! Ho già prenotato un tampone completo per lunedì mattina e visita dal ginecologo per il 30/12. Nel frattempo vorrei capirne di più..come devo comportarmi col mio partner? Deve fare degli esami anche lui?
E poi..da circa 3 anni avevo una piaghetta al collo dell’utero (rinvenuta a seguito di una colposcopia effettuata dal mio ginecologo) e nel 2018 avevo effettuato un pap test che aveva dato il seguente esito:
Negativo per lesione squamosa intraepiteliale o per malignità, alterazioni cellulari benigne reattive riferibili ad infiammazione, metaplasia squamosa.
È possibile che io avessi già l’hpv? Questa piaghetta da qualche mese sarebbe sparita, come confermato dalla colposcopia, ma le perdite bianche che ho adesso, le avevo anche allora con la piaghetta quindi ho pensato di poter aver contratto l’hpv già da qualche anno..
Scusi se faccio domande magari anche banali ma perlomeno così capisco qualcosa..
Grazie mille della disponibilità!
[#3]
Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo 1.3k 57 78
Gent. Sig, l’ Infezione fa HPV viene contratta per lo più all’ epoca dei primi rapporti sessuali e interessa una fetta larghissima di popolazione. L’ unica protezione valida è il vaccino, effettuabile sia sui maschi che sulle femmine, in età adolescenziale, ma anche in età adulta. L’ infezione per lo più guarisce spontaneamente, solo nei casi persistenti si sviluppano le displasie. Di queste, le forme lievi possono regredire, quelle più severe hanno più rischio di evolvere in carcinoma, processo lungo, che richiede circa un decennio. Troverà ulteriori informazioni sul sito del GISCI, nella sezione per pazienti intitolata: Le 100 domande sull’ HPV. La saluto cordialmente.
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