Ureaplasma urealyticum - antibiotici

Buongiorno, sono una donna di 31 anni; dopo un periodo molto stressante di disequilibrio della flora intestinale (soffro di Sindrome dell'Intestino Irritabile e ho sofferto di recente di Candida), ho iniziato ad avere bruciore intimo forte successivamente ad aver mangiato al ristorante Indiano.
Nei giorni successivi, pensando ad una cistite transitoria, mi sono riguardata con le abitudini alimentari e sembrava passata da sè; per scrupolo mi sono recata ad un controllo ginecologico e ho eseguito tutti i tamponi possibili per le infezioni.
Al tampone cervicale è risultato l'Ureaplasma urealyticum carica 10. 000 (con allegato antibiogramma); la ginecologa mi ha dato la seguente cura: miraclin 100 due volte al giorno per 14 giorni + 14 giorni di pausa + 7 giorni di miraclin + crispact bustine da assumere nella pausa e dopo i 7 giorni.
Sinceramente avverto fastidi intimi quali perdite di tutti i tipi, bruciore alto, dolore ai rapporti, però ho letto testimonianze riguardo al fatto che gli antibiotici in certe situazioni non risolvono per niente anzi peggiorano; alcuni ritengono che sia sconsigliato il trattamento antibiotico, quanto invece sia necessario il miglioramento dello stile di vita.
Io non so come muovermi, vorrei avere fiducia nella terapia che mi è stata data ma si tratta di piu di un mese di antibiotici in piena estate per di piu temo che ritorni la Candida come gia ne ho sofferto.
Chiedo se la terapia che mi è stata data sia adeguata.
Ringrazio per la cortese disponibilità
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Chiarimento diagnostico importante : i MICOPLASMI di cui fa parte l' U. urealyticum , da commensali ( saprofiti ) possono assumere un ruolo patogeno quando la loro concentrazione supera i 103 /ml. Quindi voglio affermare che la terapia antibiotica è condizionata dalla elevata concentrazione delle colonie di M. urealyticum e dalle patologie generate : uretrite non gonococcica, bartolinite, cervicite, malattia infiammatoria pelvica .
La valutazione clinica e di laboratorio è importante e per questo motivo non sono in grado di stabilire se questa terapia è adeguata o meno
SALUTONI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Utente
Utente
Gentilissimo Dottore Blasi, sul referto viene indicata la seguente dicitura "carica batterica: 10.000". Nient'altro, la dottoressa ha aggiunto che non ero ad una carica elevata ma che dovevo debellare questo batterio quanto prima; all'ecografia transvaginale i tessuti e la vescica sono risultati nella norma, gli altri tamponi vaginali per altri patogeni sono risultati tutti negativi. Altro non so specificare, la ringrazio per la disponibilità.
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