Bruciori ph vaginale acido

Buonasera,
È da circa un mese che avverto bruciore alla minzione, e a volte anche in altri momenti una sorta di bruciore/prurito.

Due settimane fa, nel fine settimana, sono andata dalla guardia medica che mi ha prescritto il Monuril, in attesa di recarmi dalla mia ginecologa il prima possibile.

Ho preso le due bustine di monuril (tra l’altro con fortissima dissenteria come effetto collaterale) ma la situazione non è cambiata.
Il Lunedì immediatamente successivo ho quindi chiamato la mia ginecologa che mi ha prescritto di fare subito un’urinocoltura.
L’ho effettuata e ha dato esito negativo.
La ginecologa mi ha fatto quindi un tampone vaginale, anche questo è risultato negativo.
Nello specifico: negativo allo streptococco Agalactiae con eccesso di Lattobacillo.

La dottoressa mi ha quindi detto che non c’è alcuna infezione in corso, ma che ho un ph vaginale eccessivamente acido ed è a questo che è dovuto il bruciore, consigliandomi di cambiare detergente intimo.

Vorrei chiedervi, il bruciore è ancora abbastanza forte, è possibile che solo cambiando detergente la situazione si risolva?
Mi fido molto della mia ginecologa ma allo stesso tempo sono preoccupata perché ormai ho questi fastidi da un mese.
Inoltre, avendo preso il monuril sabato e domenica, effettuando l’urinocoltura di martedì, è possibile che il risultato sia stato falsato dall’antibiotico?

In ultimo aggiungo, se può essere rilevante, che da due mesi assumo una nuova pillola perché quella che prendevo prima mi aveva dato forte secchezza e dispareunia per ipoestrogenismo.

Vi ringrazio in anticipo
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Due precisazioni : il falso negativo dell’urinocoltura dopo 2 giorni dall’antibiotico e la confusione tra pH vaginale e pH vulvare ( detergente intimo) . Dalla descrizione dei sintomi suppongo di trovarci di fronte ad una irritazione vulvare ( VULVITE) , naturalmente va confermata per una impostazione corretta della terapia antiflogistica e lenitiva . La pillola non ha alcuna interferenza in questi casi.
Saluti

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Utente
Utente
Buonasera, La ringrazio per la celere risposta.
La dottoressa non mi ha dato spiegazioni approfondite ha parlato effettivamente di ph vaginale e non vulvare. Ha citato solo l’eccesso di Lattobacilli addirittura come elemento per me positivo e indicatore dell’assenza di un’infezione.
E il dubbio del falso negativo per l’urinocoltura non l’ha neanche menzionato. Allora Lei che cosa mi consiglia? È il caso di effettuare una seconda urinocoltura per sicurezza? O è possibile che questa sintomatologia si riconduca solo al mio pH eccessivamente acido?