Peggioramento cognitivo di mia madre

Buongiorno, Vi scrivo perché noto che da dopo il primo lockdown, quindi marzo-luglio 2020 covid mia madre presenta dei comportamenti e fa delle cose per cui lascia intendere un peggioramento cognitivo.

pecificamente si tratta di atteggiamenti in parte simili a quelli che aveva 20 anni fa e altri peggiori che son nuovi.

Similmente a 20 anni fa non pulisce bene le proprie cose, lascia i piatti unti dopo averli lavati, quando manda le lavatrici ho il sospetto che nonetta proprio detersivo perché i vestiti escono zozzi peggio di prima, sputa sugli specchi il dentifricio e incolpa gli altri, anche sugli specchi del corridoio ho trovato gli sputi.

In aggiunta sembra molto smarrita e dimentica un sacco di piccole cose belle attività quotidiane, la trovo immiserita, fa pochissimo da mangiare e per pigrizia si inventa che mescolando le verdure bollite nella pasta in bianco quello è un piatto unico.

Nella guida ho notato che rispetto a 3 anni fa sembra che non riesca a tenere il centro della carreggiata e sta spostata sulla destra e l'ho anche vista inchiodare in malo modo ad un incrocio
Ha atteggiamenti ricattatori aggressivi e di silenzio manipolatorio verso le persone, frequenta 2 gruppi esoterici e ha un'espressione vuota e rabbiosa
Quando parla non formula una frase contestualizzata, ma come formula frasi come se stesse continuando delle conversazioni precedenti (avvenute nella sua mente?
) Se gli si dice qualcosa fatica proprio a ricordarlo e capirlo
Ha atteggiamenti infantili e bugiardi.
pare anche che abbia malmenato una disabile che gli era affidata, anche se ciò non è certo

Può essere che stia abusando di sostanze?
o che sia proprio un principio di qualche demenza?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

la possibilità che la Mamma abbia un deterioramento cognitivo è possibile ma bisogna obiettivarlo in quanto siamo a livello di ipotesi, pertanto sono indicati visita neurologica, test neuropsicologici e risonanza magnetica encefalica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro