Da allora ho cominciato nuovamente ad avere crisi di ansia e panico
Salve. Premetto che lo scorso aprile per circa un mese io ho sofferto di ansia, prendendo laroxyl a bassi dosaggi su prescrizione del neurologo. In tale occasione ho fatto anche una risonanza all'encefalo che è risultata negativa. Circa 3 settimane fà sono stato ad una festa dove ho fumato uno spinello. Dopo qualche ora ho cominciato ad avvertire strani sintomi come formicolii, e sensazioni di bruciore su tutto il corpo. Da allora ho cominciato nuovamente ad avere crisi di ansia e panico. Sono stato nuovamente dal neurologo e l'esame obiettivo è risultato negativo e mi ha diagnosticato nuovamente uno stato di ansia, sebbene prima di prescrivere qualsiasi farmaco mi ha detto di fare nuovamente la risonanza all' encefalo e al midollo. Per circa una settimana sono stato davvero bene anche perchè il neurologo mi ha tranquillizzato molto e quasi non ci pensavo più. E' da un paio di giorni che di nuovo ho attacchi di ansia e panico sopratutto perchè sono subentrati sintomi come tremore, rigidità e formicolii. Quello che non riesco a capire è se i miei sintomi sono la conseguenza dell'ansia oppure l'ansia subentra nel momento in cui provo queste strane sensazioni ? Vivo con l'incubo di malattie come la sclerosi multipla o il tumore.....sto vivendo davvero un brutto periodo ! Grazie in anticipo per il supporto.
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Dr. Antonio Ferraloro
Neurologo
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Gentile Utente,
se la sintomatologia è regredita dopo la visita neurologica che l'ha tranquillizzata dovremmo trovarci di fronte ad un disturbo d'ansia. Infatti se ci fossero stati problemi organici le rassicurazioni dello specialista non avrebbero prodotto la remissione dei sintomi.
Pertanto si tranquillizzi e segua le indicazioni dello specialista in quanto mi pare di capire che ci debba tornare.
Cordiali saluti
se la sintomatologia è regredita dopo la visita neurologica che l'ha tranquillizzata dovremmo trovarci di fronte ad un disturbo d'ansia. Infatti se ci fossero stati problemi organici le rassicurazioni dello specialista non avrebbero prodotto la remissione dei sintomi.
Pertanto si tranquillizzi e segua le indicazioni dello specialista in quanto mi pare di capire che ci debba tornare.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
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dopo
Ex utente
Salve dottore, la ringrazio per la tempestiva risposta. Le devo confessare che io ho la cattiva abitudine di documentarmi su internet (anche su siti non ufficiali) riguardo le malattie che più mi terrorizzano. Facendo un prelievo la ves e pcr sono risultati nella norma, quindi in mente mia ho abbandonato l'idea del tumore, anche perchè, come già detto, i sintomi si sono attenuati e poi scomparsi. Successivamente ho vissuto un periodo un pó di depressione anche per motivi scolastici. Adesso è da un paio di giorni che mi tremano mani e gambe e mi sento irrigidito. Per questo ho l'incubo della sclerosi multipla, nonostante non abbia problemi come quelli che ho letto siano caratteristici della sm (problemi di vista, di stanchezza, incontinenza, alterazione della percezione tattile e del caldo e del freddo). Nonostante questo sono davvero terrorizzato. Che fare?
[#4]
dopo
Ex utente
Il neurologo ha fatto l'esame obiettivo ed è risultato negativo. La sua diagnosi è stata "ansia somatica". Per ulteriore certezza farò a breve una RM perchè il neurologo ha preferito fare questo ulteriore accertamento prima di prescrivermi qualsiasi ansiolitico. Dopo la visita come le ho già detto i sintomi che avevo sono scomparsi in breve tempo, e questo mi ha fatto stare davvero bene. Da qualche giorno ho avuto una ricaduta con sintomi diversi, ovvero tremori alle gambe e alle braccia, rigidità muscolare, accompagnati da continui attacchi di panico. Il panico e l'ansia accrescono quando penso a malattie come la sclerosi. Secondo lei non c'è davvero alcun motivo di pensare a malattie come la sm ?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.7k visite dal 08/12/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.