Vertigini, cefalea

Buongiorno, sono un ragazzo di 29 anni.
da 2 anni a questa parte soffro di tutta una serie di sintomi, pressione alla testa, difficoltà di concentrazione, vertigini e sbandamenti, sovente contrazioni muscolari e difficoltà di messa a fuoco, alcuni giorni mi capita di avere una sensazione di stanchezza con continui sbadigli. La pressione alla testa è pressochè costante tutto il giorno a volte è più accentuata a volte meno. Questa situazione ha avuto anche risvolti sul mio carattere e comportamento provocandomi un grave stato di ansia, di perenne agitazione e preoccupazione. Non escludo che tutto possa avere una natura psicologica per questo da due mesi a questa parte sono in cura da uno psicologo.
Detto questo continuo anche a cercare di capire se può esserci una causa organica a tutto ciò, il fatto è questi disturbi li avverto indistintamente a prescindere dal mio umore e che queste vertigini e sensazioni come se mi mancasse la terra sotto i piedi o come se fossi in barca si scatenano solo quando cammino, (non quando corro a ritmo sostenuto o vado in bicicletta) oppure quando scio nella nebbia fitta, (prima non mi capitava). inoltre posso indurre queste vertigini semplicemente incrociando le gambe da seduto e iniziando a muovere sue giù l'arto oppure se da in piedi comincio a battere velocemente un piede per terra.
In questi due anni ho effettuato diversi esami, esami del sangue, rmn all'encefalo (no colonna vertebrale), visita neurologica e cardiologica completa (ecg, ecodoppler, ecocardiogramma, test sotto sforzo, holter 24 ore) rx tamporo-mandibolare, visita fisiatrica. A parte un modesto ispessimento della mucosa dei seni paranasali e un blocco di branca destro. tutto nella norma.
Vi chiedo se questo mal di testa e queste vertigini possono essere indegate ulteriormente a livello neurologico oppure continuo solo la terapia pscicologica che peraltro n due mesi non ha dato risultati.
Grazie.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Ritengo sottolineare "...continuo anche a cercare di capire se può esserci una causa organica..." poichè prima di attribuire uno o più disturbi ad una causa psicogena è assolutamente imperativo escludere qualsiasi possibile causa organica.
Il consigli, pertanto come avrà compreso, è quello di "un secondo parere" neurologico, cardiologico ed endocrinologico.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, concordo con il Collega nel suggerirle una "seconda opinione" presso diversi specialisti.
Mi incuriosisce però il fatto che , fra gli esami effettuati, lei indichi anche "rx temporo-mandibolare".
Evidentemente qualcuno si é orientato anche verso una disfunzione a questo livello.
Sottolineo che questa ipotesi diagnostica non si esclude con l'esame indicato, in quanto l'approccio gnatologico é, in prima battuta, essenzialmente clinico.
Sarebbe pertanto il caso che la seconda opinione (o la prima?) fosse richiesta anche ad un dentista -gnatologo esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille ad entrambi per la celere risposta,
per quanto riguarda il discorso gnatologia sono stato visitato in una clinica odontostomatologia di un ospedale, non hanno trovato problemi nel morso e disfunzioni, per i miei sintomi mi hanno prescritto un bite notturno che non ha dato effetti, non ho effettuato una visita gnatologica vera e propria. Ho da poco estratto i 4 denti del giudizio inclusi senza avere dei miglioramenti.
Chiedo gentilmente al dott.Poli di spiegarmi il perchè di una visita dall'endocrinologo per i sintomi da me descritti.
Sicuramente mi farò vedere per avere un secondo parere come mi avete giustamente consigliato.
Cordiali saluti e grazie mille

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, ho qualche perplessità: se i Colleghi ospedalieri "non hanno trovato problemi nel morso e disfunzioni", per qual motivo " per i miei sintomi mi hanno prescritto un bite"? Il bite interviene proprio sul morso e sulle disfunzioni.
" notturno" ? I suoi sintomi sono notturni?
" che non ha dato effetti":
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta, ma dire "bite" é come dire "pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche La modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni la pillola può risolvere la patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema.
Sottolineo peraltro che il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente é esattamente come quando ha cominciato: il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita.
I sintomi da lei segnalati possono essere riferibili ad una disfunzione dell'ATM; peraltro l'insuccesso terapeutico con il bite dovrebbe eliminare questa ipotesi: se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i suoi problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure ( e mi lasci questo dubbio) il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi non rientravano negli obiettivi.
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell'ATM.

Cordiali saluti ed auguri
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