Strana sensazione ansia

Buongiorno dottori.

Premetto che sto vivendo un periodo anomalo della mia vita.

Mi spiego: sono un soggetto fortemente ipocondriaco.

Tutto inizia 2 settimane fa quando a seguito di una leggera dispnea dovuta ad ipersensibilità bronchiale alle sostanze a cui sono allergico (paretaria e cipresso), ho cominciato a soffrire di attacchi di panico.

Per tranquillizzarmi ho effettuato analisi del sangue (tutto ok) , visita pneumologica (tutto ok) e visita cardiologica (tutto ok).

Dopo tutte queste visite è tornato tutto alla normalità.

Avantieri in pausa pranzo dopo lavoro mi sentivo un pó spossato, forse a causa dell’eccessivo caldo e ho misurato la pressione che è risultata leggermente altina (140/80).

Da quel momento in poi sono andato in panico ed è cominciata tachicardia, palpitazioni, la pressione dopo un paio d’ore era a 156/95, e mi sono agitato ancora più.
Tranquillizzatomi ieri sera, sono riuscito a dormicchiare 4/5 ore, fin quando ieri ho sofferto nuovamente di palpitazioni.

Dopo pranzo mi sono recato in preda al panico dal medico curante per misurare la pressione che era di 138/75, ma avevo i battiti a 140BPM.

Gli stessi si sono abbassati subito dopo essermi calmato un pó.

Oggi nonostante mi senta ancora un pó teso e agitato ho riscontrato un leggero rialzo della temperatura coerente con il mio stato d’ansia (all’aumentare dell’ansia, aumenta la temperatura), e quando mi alzo dal letto percepisco una leggera pressione sul centro superiore della nuca (senza alcun dolore).
I battiti sono ok.

Premetto infine che da lunedì sto passando circa 20 ore a letto su 24, con aria condizionata fredda.

Cosa mi consigliate di fare?
Sono molto molto agitato nonostante tutti i controlli fatti abbiano dato esiti ottimi.

Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Ragazzo,

a mio avviso il problema che espone è di origine ansiosa ed è questo aspetto che dovrebbe affrontare rivolgendosi ad uno psichiatra.
Nell’attesa si rivolga al medico curante per avere una prima valutazione diretta del problema, il collega può valutarLa meglio conoscendo la sua storia clinica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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