Encefalopolineuropatia

Buongiorno, scrivo per mio padre di 74 anni, ricoverato ufficialmente per disfagia, ma ufficiosamente indirizzato in clinica dal medico di base per un rallentamento motorio generale (a cui non abbiamo mai dato peso, visto i vari problemi articolari/discopatie/artrosi di cui soffre da tempo).
Lui lamentava principalmente difficoltà ad ingoiare e dolori alla schiena.
Ora che ci penso anche la mimica facciale è diventata "piatta", poco espressiva.
La diagnosi alla dimissione è: sindrome extrapiramidale incipiente in encefalopolineuropatia tossico dismetabolica probabile; terapia consigliata madopar 250 1/4cpr ore 7-13-19 (oltre a farmaci per l ipertensione).
Tac collo+torace+encefalo negativa; eeg: attività elettrica cerebrale caratterizzata da instabilità e rallentamento del ritmo di base.
Questa diagnosi/non diagnosi che significa?
esclude il parkinson?
(a proposito di questo ho letto vari segni premonitori, e mi sono ricordata che anni fa di notte papà emetteva delle urla e mamma si lamentava che le arrivavano calci e pugni) ma allora perché gli hanno dato il madopar?
mi chiedo cosa dobbiamo aspettarci, quanto sia grave la situazione.
Confido in una vostra risposta e vi ringrazio
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Signora,

la malattia di Parkinson e i vari parkinsonismi rappresentano un disturbo del movimento dove è compromesso il sistema extrapiramidale per cui genericamente c'è chi parla di "Sindrome extrapiramidale" che ovviamente non può escludere il Parkinson primario.
Probabilmente non ci sono segni clinici che richiamino esplicitamente la malattia di Parkinson e i colleghi hanno parlato genericamente di sindrome extrapiramidale.
La prescrizione del Madopar è comunque razionale.
Cosa aspettarsi non è possibile prevederlo in quanto, oltre a non conoscere la reale condizione clinica attuale, ogni paziente presenta un decorso diverso, assolutamente individuale, così come la risposta alla terapia farmacologica.
Se Suo padre non è ricoverato in un Centro specializzato per i disturbi del movimento, Le consiglio, dopo la dimissione dall'ospedale, di rivolgersi ad uno di questi Centri per sentire un secondo parere più specifico.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio tanto della veloce risposta. Papà è stato indirizzato in una clinica dalla dottoressa che conosce il primario neurologo, ma non è una struttura specializzata per i disturbi del movimento; gli hanno consigliato tra 2 mesi rm encefalo e rivalutazione neurologica. Dalla dimissione (dopo 5 gg) di ieri mattina (martedi) non prende il madopar, è un problema? lo deve assumere in attesa della prossima visita? e a proposito di questa mi consiglia il Pozzilli o qualche struttura a Napoli?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Signora,

perché non prende il madopar? Consiglierei di seguire la prescrizione fatta dai colleghi dell’ospedale a meno che il farmaco non abbia effetti collaterali importanti.
Non possiamo consigliare un Centro in particolare perché faremmo ingiustamente un torto ad altri altrettanto validi.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

[#4]
dopo
Utente
Utente
Pensavamo potesse aspettare un nuovo parere, ma intanto, coma da Lei consigliato, assumerà il madopar (dalla clinica hanno detto che sembrava essere migliorato dal punto di vista della rigidità, ma papà non è d accordo). Possiamo già andare da un neurologo o è meglio che faccia prima la rm? Se permette, la terrò aggiornata di ulteriori sviluppi, grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Se il neurologo l'ha visitato da poco tempo faccia prima la RM.
Può farmi sapere eventuali sviluppi.

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
Gent.mo Dr Ferraloro, La aggiorno con l'esito della rm encefalo e tronco encefalico di papà appena ritirato:
Sistema ventricolare sovra e sottotentoriale in sede ed ampio.
Spazi liquorali periencefalici di regolare ampiezza.
Assenza di aree di alterato segnale parenchimale encefalico di tipo focale.
Presenza di vaso venoso anomalo a sede emisferica cerebellare sinistra.
R.A. di mucocele al seno mascellare destro.
Cosa si deduce da quest esame? avvalora la diagnosi di parkinsonismo? premetto che mia nonna ha cerebropatia vascolare e ha avuto 1 tia, non so se può essere utile. A questo punto la figura più indicata è sempre quella di un neurologo specializzato in disturbi del movimento?intanto sta seguendo terapia con madopar e mi sembra lievemente migliorato nei movimenti. La ringrazio tanto del tempo che mi vorrà dedicare.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Signora,

la RM si può considerare normale, non ci sono alterazioni degne di nota, ovviamente deve visionare le immagini un neurologo.
Non ci sono inoltre alterazioni che possano fare sospettare un parkinsonismo vascolare che quindi è da escludere.
Un Parkinson primario, invece, è possibile in quanto la RM spesso non è indicativa per la diagnosi di questa malattia.
Se col madopar Suo padre ha avuto un miglioramento e anche in base al sospetto diagnostico dei colleghi che l'hanno seguito, un neurologo perfezionato nei disordini del movimento mi pare la scelta più razionale, poi sarà il collega a stabilire se il caso sia di sua competenza o meno.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#8]
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Utente
Utente
Gent.mo Dottore, la aggiorno sulla visita dal neurologo che papà ha fatto ieri: EON: ipomimia e ipofonia. Rinolalia. Minima limitazione dei movimenti oculari sul piano verticale verso l alto. Rallentamento motorio globale di grado moderato, ipopendolarismo bilaterale, tremore durante la deambulazione in arto superiore sinistro. Impaccio motorio al finger e foot tap lieve a destra, moderato a sx. Rigidità assiale agli arti superiori di grado lieve. Come terapia ha aumentato il madopar 200/50 meta compressa 3 volte al gg e aggiunto roldap. Lo vuole rivedere tra un mese e mezzo, non ha fatto diagnosi precisa di Parkinson o parkinsonismo, dice chi si vedrà col tempo, ma ha guardato la risonanza ed è negativa. Cosa ne pensa? c è un esame che può essere dirimente sulla diagnosi? Grazie sempre della disponibilità
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Signora,

l’esame neurologico è molto indicativo per Parkinsonismo, almeno da quanto riporta il referto. Uno dei segni più caratteristici è il tremore dell'arto superiore durante la deambulazione. Un’eventuale diagnosi differenziale si può porre con un Parkinsonismo atipico ma la terapia resta la stessa, solo meno efficace nelle forme atipiche.
Lo stesso neurologo ha aumentato la levodopa (madopar) e ha inserito il roldap la cui unica indicazione è la malattia di Parkinson, scelta terapeutica altamente condivisibile.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, dall esame obiettivo si potrebbe ipotizzare a quale "livello di gravità" è la patologia? Papà dice che i tremori sono iniziati i primi mesi dell anno... con l assunzione del Madopar ha notato miglioramenti nella deglutizione, ma non sui dolori alla schiena, per i quali il neurologo ci ha consigliato di vedere un neurochirurgo in modo da fargli visionare sia la colonna con ernie/protrusioni sia la risonanza in merito a quel vaso anomalo che, come ha detto anche Lei, dovrebbe essere costituzionale. La mia speranza è ovviamente che abbia la forma di patologia che risponda meglio al trattamento farmacologico... se così non fosse, oltre alla fisioterapia anche consigliataci, ci sarebbe qualche alternativa sperimentale sulla quale mi potrei informare?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Dall'esame neurologico, come si legge dal referto, sembrerebbe una forma "lieve-moderata".
In questo momento la terapia è adeguata al caso clinico di Suo padre.
Speriamo che non ne abbia mai bisogno ma esistono dei farmaci nuovi che il collega sicuramente conosce bene ma che vengono impiegati in alcune forme complicate di parkinsonismo.
Le ricordo però che il farmaco base resta ancora la levodopa, tutti gli altri si utilizzano in associazione per determinati quadri clinici o per rafforzare l'azione della levodopa stessa.

Dr. Antonio Ferraloro

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