Frattura angolata del coccige a 90 gradi

Il 24 novembre 2020 sono caduta dentro casa mentre facevo ginnastica.
Nei giorni successivi ho avvertito la presenza di una protuberanza sul coccige, i medici pensavano fosse una cisti e non vi hanno dato importanza.
Il 10 gennaio decido di sottopormi a un’RX dalla quale risulta una dislocazione con angolazione anteriore dei metameri del coccige.
Dopo aver girato vari ortopedici che non sapevano come comportarsi vengo visitata da un ortopedico rinomato in Italia per il coccige il qualche mi prescrive terapia conservativa (magnetoterapia, riposo, cuscino ciambella).
Controllo a marzo 2021 con RMN sacrococcigea dalla quale risulta che in esiti di frattura si documenta deformazione del primo metamero coccigeo con focale angolazione e deviazione anteriore dei metameri sottostanti.
Il dolore si irradia per tutta la schiena, fino sopra al collo, alla mandibola.
Assumo posizioni assurde per sedermi/dormire perché vivo con un osso di fuori, ho la scoliosi, disfunzione dell’ATM, malocclusione, ipotonicità dei muscoli e collo contrattato a causa delle posizioni antalgiche che assumo per contrastare il dolore del coccige.
Il dolore al pavimento pelvico è al limite della sopportazione, inoltre sono in amenorrea da quando ho riportato la frattura e il coccige fuori posto mi causa una stipsi importante.
Mi è stato consigliato l’intervento (coccigectomia) scrivo su questo sito per sentire dei pareri.
Grazie
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Cara ragazza, ogni volta che ci si trova di fronte ad una lesione come la tua va fatto un bilancio attento delle condizioni fisiche locali (tipo di frattura, sede, deformità secondaria, instabilità del segmento leso ecc) e generali (morfotipo della persona, masse muscolari ecc.). Inoltre va fatta anche una valutazione del profilo psicologico in quanto questa lesione ha un impatto molto forte sulla psiche dei pazienti a volte smascherando quadri di ansia/depressione PRECEDENTI al trauma.
Solo da un bilancio completo di questo tipo eseguito di persona dal chirurgo può venire l'indicazione al trattamento. Tra le righe ti segnalo che ogni forma di trattamento incruento (tipo manipolazioni o simili) va assolutamente evitato pena il rischio di un'esacerbazione della sintomatologia.
Quanto all'intervento in sè va riservato solo ai casi più gravi dove la deformità si esprime in avanti (verso la parete posteriore del retto) oppure indietro (sporgendo sotto le fasce e la cute in relazione all'entità della dislocazione).
Un cordiale saluto
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la sua risposta Dottore, la focale angolazione a 90 gradi del mio coccige si esprime in avanti. Inoltre come dice lei il quadro psicologico precedente alla frattura ha influito molto. L’infortunio è capitato in un periodo di ansia/depressione le quali sono andate a peggiorare dopo la frattura e i dolori, sfociando in anoressia nervosa, attacchi di panico e altro.
Ora mi è stato detto dal fisiatra che sono in ipotonicità e ho perso molta massa muscolare e la sensibilità nella zona sacrococcigea.
Mi era stato consigliato di provare manipolazioni effettuate da chiropratici all’estero o infiltrazioni di cortisone o steroidi ma ora che lei mi dice che sono rischiose eviteró. Purtroppo credo che essendosi rivelate fallimentari le terapie conservative e avendo dei disagi molto limitanti l’ultima spiaggia è l’intervento
La ringrazio e cordiali saluti
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