Ansia e attacchi di panico, paura

Salve, ho 18 anni e soffro da anni di ansia e attacchi di panico.
Sono andata per anni da una psicologa, all’inizio sembrava andare tutto per il meglio tanto che ho smesso di andare.
Adesso però vivo in un altro paese per un anno, 8 ore di fuso orario con l’Italia e una relazione a distanza.
L’ansia e gli attacchi di panico sono iniziati di nuovo nonostante quando fossi in Italia, passando il tempo con il mio ragazzo, stavo abbastanza bene.
Ho sviluppato una sorta di paura costante di ferire il mio ragazzo nonostante io non l’abbia mai tradito nemmeno con il pensiero o fatto qualsiasi cosa potesse andare contro la relazione, Mai.
Ma ogni giorno rimugino su cose accadute in passato, mi chiedo se gli ho detto x cosa e se controllo le chat e vedo di non averlo fatto vado nel panico più totale.
Questa situazione sta diventando difficile perché per quanto lui mi dica che i problemi si affrontano in due e che è dalla mia parte sempre questa cosa può creargli inutili dubbi e non è quello che deve accadere visto che io sono molto precisa con tutto quello che accade e riferisco tutto quello che possa essere compromettente, e da un po’ anche quello che non può esserlo, qualsiasi conversazione inutile.
Ci tengo a specificare che il mio fidanzato non chiede niente di tutto questo, è geloso come tutti i fidanzati/fidanzate ma non è lui la causa di questo, non mi chiede mai di visionare chat o altro.
Sono io la causa di questa paranoia.
Inoltre ho costantemente paura che sia arrabbiato con me ma questo mi capita anche a casa con i miei soprattutto con mia mamma, di pensare che ce l’abbiano con me.
Inoltre, e finisco.
Ogni volta che il mio fidanzato si infastidisce con me per una minima cosa, anche facendo una battutina io vado completamente nel panico e inizio ad avere attacchi di panico profondi in cui le cose che dico sono tutt altro che piacevoli.
Credo sia giusto notificare che qualche mese fa ha avuto una reazione a un mio errore nemmeno troppo grave, potendo solo fare videochiamata ha chiuso la chiamata e mi ha detto che non avrebbe più voluto parlare per un po’ ma io sono entrata nel panico e alla fine e rimasto ma sento che da li molti miei atteggiamenti sono cambiati.
Grazie per chi risponderà
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera.
Quelli che lei descrive sono fenomeni ansioso-ossessivi. Non li chiami "paranoie" perchè questo termine sarebbe fuorviante. Se sono molto sgradevoli ed interferiscono con la sua vita quotidiana la strada più rapida è quella farmacologica, previa visita psichiatrica. Vi sono alcuni farmaci psicoattivi (non tranquillanti) che agiscono contemporaneamente su ansia, attacchi di panico e disturbi ossessivi.
Auguri.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, le ho chiamate paranoie perché essendo ignorante in materia non volevo farmi un auto diagnosi. Grazie ancora, mi rivolgerò al mio psicologo quando torno in Italia perché sono stata in cura da lui e così capirò se necessito l’aiuto di un medico psichiatra. Buon lavoro!
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