Disturbo bipolare?
Gentili dottori,
Sono uno studente di medicina di 24 anni. Ho sostenuto di recente l' esame di farmacologia e per questo motivo vorrei esporvi delle perplessità riguardanti una terapia a base di fiori di bach prescrittami da uno psichiatra dopo che in un solo incontro mi ha diagnosticato un disturbo di personalità anancastica. Mi scuso in anticipo per la lunghezza di questo post.
Perchè mi rivolgo a voi? Il motivo principale è che non sono stupido e quindi mi rendo conto di avere qualche alterazione del mio normale equilibio psichico, con evidenti ripercussioni sul fisico che si manifestano con marcata astenia, insonnia di notte e ipersonnia al mattino. Il tutto sta alterando i miei risultati universitari procurandomi senso di insoddisfazione e tristezza che a volte assumono tratti drammatici portandomi a desiderare il suicidio, anche se non sono mai arrivato a metterlo in pratica.
Mi chiedo innzanzitutto se tutti gli psichiatri lavorino in questo modo, e cioé ricercando cause esclusivamente psicologiche ai problemi psichici, senza curarsi minimamente di un eventuale alterazione funzionale delle aree del cervello che sono deputate alla gestione della memoria, dei sentimenti, e dei ritmi nictemerali. Io credevo di trovare indicazione all' uso di duloxetina o fluoxetina, o comunque di una blanda bdz per indurre il sonno. Invece mi sono ritrovato con in mano un foglio contenente i nomi di presunte sostanze miracolose che dovrebbero curare i miei tratti anomali della personalità. Voglio anche ammettere di avere una personalità anancastica, ma non mi interessa più di tanto, perchè ció che volgio io è la stabilità del mio umore. Infatti, studiando la fisiopatologia e la clinica della depressione maggiore e del disturbo bipolare mi sono accorto che probabilmente sono affetto dal secondo, dove peró gli episodi depressivi sono il quadro dominante. Tuttavia solo l' esperto puó fare la diagnosi, ma dal primo momento mi è sembrato di parlare con uno psicologo (e anche riconoscendo valore a questa disciplina, credo di avere un problema medico, quindi non ne ho bisogno). Ora, chiedo a voi: devo rivolgermi ad un altro? Posso guarire dall' ansia e dalla depressione, intervallata da periodi di euforia imbarazzante, senza prendere farmaci? Io credo che sarebbe opportuno fare una terapia cognitivo-comportamentale, ma questo signore forse non la distingue dalla psicanalisi (che non mi interessa minimamente). Datemi un consiglio, e soprattutto ditemi se in coscienza qualcuno di voi prescriverebbe mai i fiori di Bach ad uno che dice di pensare spesso di farla finita! Mi sento incompreso e deriso, e sono anche molto arrabbiato!
Sono uno studente di medicina di 24 anni. Ho sostenuto di recente l' esame di farmacologia e per questo motivo vorrei esporvi delle perplessità riguardanti una terapia a base di fiori di bach prescrittami da uno psichiatra dopo che in un solo incontro mi ha diagnosticato un disturbo di personalità anancastica. Mi scuso in anticipo per la lunghezza di questo post.
Perchè mi rivolgo a voi? Il motivo principale è che non sono stupido e quindi mi rendo conto di avere qualche alterazione del mio normale equilibio psichico, con evidenti ripercussioni sul fisico che si manifestano con marcata astenia, insonnia di notte e ipersonnia al mattino. Il tutto sta alterando i miei risultati universitari procurandomi senso di insoddisfazione e tristezza che a volte assumono tratti drammatici portandomi a desiderare il suicidio, anche se non sono mai arrivato a metterlo in pratica.
Mi chiedo innzanzitutto se tutti gli psichiatri lavorino in questo modo, e cioé ricercando cause esclusivamente psicologiche ai problemi psichici, senza curarsi minimamente di un eventuale alterazione funzionale delle aree del cervello che sono deputate alla gestione della memoria, dei sentimenti, e dei ritmi nictemerali. Io credevo di trovare indicazione all' uso di duloxetina o fluoxetina, o comunque di una blanda bdz per indurre il sonno. Invece mi sono ritrovato con in mano un foglio contenente i nomi di presunte sostanze miracolose che dovrebbero curare i miei tratti anomali della personalità. Voglio anche ammettere di avere una personalità anancastica, ma non mi interessa più di tanto, perchè ció che volgio io è la stabilità del mio umore. Infatti, studiando la fisiopatologia e la clinica della depressione maggiore e del disturbo bipolare mi sono accorto che probabilmente sono affetto dal secondo, dove peró gli episodi depressivi sono il quadro dominante. Tuttavia solo l' esperto puó fare la diagnosi, ma dal primo momento mi è sembrato di parlare con uno psicologo (e anche riconoscendo valore a questa disciplina, credo di avere un problema medico, quindi non ne ho bisogno). Ora, chiedo a voi: devo rivolgermi ad un altro? Posso guarire dall' ansia e dalla depressione, intervallata da periodi di euforia imbarazzante, senza prendere farmaci? Io credo che sarebbe opportuno fare una terapia cognitivo-comportamentale, ma questo signore forse non la distingue dalla psicanalisi (che non mi interessa minimamente). Datemi un consiglio, e soprattutto ditemi se in coscienza qualcuno di voi prescriverebbe mai i fiori di Bach ad uno che dice di pensare spesso di farla finita! Mi sento incompreso e deriso, e sono anche molto arrabbiato!
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Dr. Vassilis Martiadis
Psichiatra, Psicoterapeuta
7.3k 161 83
Gentile utente,
sarebbe opportuno chiedere un secondo parere.
Cordiali saluti
sarebbe opportuno chiedere un secondo parere.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Dr. Mario Zampardi
Psichiatra
120 3
Gentile Utente,
ho letto le Sue lettere del 17/06/2009 e questa del 21/01/2012. A me sembra che in primo piano ci siano piuttosto problemi caratteriali e di personalità non risolti. Ad esempio cercare di essere sempre "il primo e il migliore" in ogni prestazione magari perchè il suo ambiente familiare e sociale si aspetta questo da Lei confliggendo, però, con una eventuale coscienza dei Suoi limiti e quindi, secondariamente, con uno stato ansioso-depressivo. I Suoi studi di medicina la indirizzano verso una autodiagnosi di disturbo bipolare (che nella fattispecie sarebbe di tipo 2). Credo sia meglio andarci cauti. Il disturbo bipolare è una disfunzione complessa che, nell'eventualità, va curata, certamente non con i fiori di bach. Per questa ragione penso anche io sia meglio che Lei consulti qualche altro Collega.
Un cordiale saluto
ho letto le Sue lettere del 17/06/2009 e questa del 21/01/2012. A me sembra che in primo piano ci siano piuttosto problemi caratteriali e di personalità non risolti. Ad esempio cercare di essere sempre "il primo e il migliore" in ogni prestazione magari perchè il suo ambiente familiare e sociale si aspetta questo da Lei confliggendo, però, con una eventuale coscienza dei Suoi limiti e quindi, secondariamente, con uno stato ansioso-depressivo. I Suoi studi di medicina la indirizzano verso una autodiagnosi di disturbo bipolare (che nella fattispecie sarebbe di tipo 2). Credo sia meglio andarci cauti. Il disturbo bipolare è una disfunzione complessa che, nell'eventualità, va curata, certamente non con i fiori di bach. Per questa ragione penso anche io sia meglio che Lei consulti qualche altro Collega.
Un cordiale saluto
Dr. Mario Zampardi
[#3]
dopo
Utente
Grazie ad entrambi per la velocità con cui mi avete risposto. Da queste parti è difficile trovare uno psichiatra, poichè vivo in un paesino di provincia, quindi sarebbe difficile raggiungere il medico per fare le sedute. Questo era il più vicino, quindi mi tocca rimandare ancora di qualche mese, fino a quando non mi trasferirò in città per studiare.
Mi scusi dottor Zampardi, quando dice ci sono problemi caratteriali e di personalità non risolti, intende dire che forse potrei anche uscirne da solo impegnandomi e lavorando sulla mia persona? Mi creda ormai sono diversi anni che provo a modificare il mio carattere per stare meglio, ma poi mi ritrovo come stamattina paralizzato (le cosce si tendono forte) nel letto fino alle undici e con un senso di tristezza che mi fa passare anche la voglia di sentire la mia fidanzata. Nel frattempo c' è qualcosa che potrei assumere?
Almeno un ipnoinduttore per non agonizzare fino a tardi nel letto.
Grazie ancora per la disponibilità. Cordiali saluti.
Mi scusi dottor Zampardi, quando dice ci sono problemi caratteriali e di personalità non risolti, intende dire che forse potrei anche uscirne da solo impegnandomi e lavorando sulla mia persona? Mi creda ormai sono diversi anni che provo a modificare il mio carattere per stare meglio, ma poi mi ritrovo come stamattina paralizzato (le cosce si tendono forte) nel letto fino alle undici e con un senso di tristezza che mi fa passare anche la voglia di sentire la mia fidanzata. Nel frattempo c' è qualcosa che potrei assumere?
Almeno un ipnoinduttore per non agonizzare fino a tardi nel letto.
Grazie ancora per la disponibilità. Cordiali saluti.
[#4]
Dr. Vassilis Martiadis
Psichiatra, Psicoterapeuta
7.3k 161 83
Gentile utente,
online non è possibile prescrivere farmaci perchè vietato dalla legge e dal codice di deontologia medica. Anche per questo deve far riferimento ad uno specialista che abbia la possibilità di visitarla direttamente.
Cordiali saluti
online non è possibile prescrivere farmaci perchè vietato dalla legge e dal codice di deontologia medica. Anche per questo deve far riferimento ad uno specialista che abbia la possibilità di visitarla direttamente.
Cordiali saluti
[#5]
Dr. Mario Zampardi
Psichiatra
120 3
Gentile utente,
leggo solo adesso la Sua risposta. Io Le ho semplicemente esternato quelle che a me, leggendo le Sue lettere, mi sono sembrate delle possibili chiavi di lettura del suo caso e, nel merito, dei parametri della Sua personalità. Ma come stiano effettivamente le cose dovrà valutarlo uno specialista "de visu". Non penso che, in ogni caso, possa uscirne da solo, Le occorre appunto uno specialista che, una volta per tutte, inquadri il tipo di problema che da tempo ormai, si porta dietro.
Per eventuali farmaci da prescrivere in questa sede, il Collega Martiadis Le ha già risposto e con cui concordo.
Un saluto cordiale
leggo solo adesso la Sua risposta. Io Le ho semplicemente esternato quelle che a me, leggendo le Sue lettere, mi sono sembrate delle possibili chiavi di lettura del suo caso e, nel merito, dei parametri della Sua personalità. Ma come stiano effettivamente le cose dovrà valutarlo uno specialista "de visu". Non penso che, in ogni caso, possa uscirne da solo, Le occorre appunto uno specialista che, una volta per tutte, inquadri il tipo di problema che da tempo ormai, si porta dietro.
Per eventuali farmaci da prescrivere in questa sede, il Collega Martiadis Le ha già risposto e con cui concordo.
Un saluto cordiale
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.3k visite dal 21/01/2012.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.