Disturbo delirante (manie persecutorie)

Buongiorno,
un mio amico di 40 anni a causa di una fibromialgia invalidante ha dovuto abbandonare il lavoro e in seguito ha iniziato a non uscire più di casa e a soffrire di disturbi deliranti con manie persecutorie. Ora è in fase acuta, non vuole vedere nessuno e pensa anche che i suoi genitori facciano parte del complotto ordito ai suoi danni. La madre ha provato di tutto per portarlo da uno specialista, ma lui rifiuta ogni tipo di aiuto. Che tipo di approccio è meglio avere in questi casi prima di arrivare all'extrema ratio di un TSO?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione prestata.
Saluti
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
La ringrazio della solerte risposta, purtroppo lui non vuole vedere proprio nessuno al di fuori dei suoi genitori conviventi, ma a cui comunque attribuisce colpe gravi per la sua condizione di vita.
Non sappiamo se con lui negare o accondiscendere ai sui deliri per cercare di migliorare i rapporti e fargli capire che deve farsi aiutare da un professionista.
Ringrazio se vorrà gentilmente rispondere.
Saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Il medico di famiglia deve comunque decidere se è opportuno stabilire un contatto ed eventualmente decidere se vi siano le condizioni per il TSO ( che devono coesistere tutte e tre contemporaneamente) e quindi fare la proposta e richiedere la convalida per il ricovero.
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