Terapia farmacologica

Buongiorno, sono un ragazzo di 35 anni e da circa 8 anni assumo la paroxetina x ansia e panico, il decorso pero' non e' sempre stato lineare, ovvero la terapia iniziale era di 20 mg ma dopo circa 4/5anni mi e' stata modificata in seguito al ripresentarsi di sintomi ansiosi e pertanto per un periodo ho preso 30 mg e poi in seguito di nuovi sintomi a distanza di un anno a 40 mg, questo xche' probabilmente l dose di 20 mg iniziale dopo circa 5 anni non funzionava come all'inizio!.

Dopo circa un anno dall'assunzione di 40 mg i sintomi nel periodo estivo si sono ripresentati e mi sono rivolto in ospedale dove mi hanno tolto 20 mg di paroxetina dd introdotto 20 mg di citalopram, contemporaneamente effettuato psicoterapia e cosi' dopo un mese mi sentivo gia' meglio e decisi di abbandonare il citalopeam e tenere la proxetina da 20mg.

Purtroppo a distanza di circa due anni e piu' in cui sono stato benissimo, facevo tanta attivita' fisica e lavoro, mi sono ricomparsi sintomi di ansia e panico sempre in estate ed allora mi sono rivolto ad una psicgiatra la quale secondo lei la paroxetina non mi dava piu' benifici e quindi mi ha consigliato di scalare la paroxetina di 5 mg ogni 4 giorni ed introdurre la sertralina per i primi quattro giorni mezza compressa e poi intera.

La mia domanda e' se secondo voi la terapia e la modalita' possano essere contemplate visto gli anni che assumevo la paroxetina.

Inoltre da qualche giorno avverto delle sensazioni alla testa come di oppressione e non riesco a capire se possa essere ricondotto al cambio di terapia, all'ansia o siano effetti da sospensione!

Purtroppo sono abbastanza in pensiero e leggo tante cose anche in Internet che mi fanno preoccupare, ho paura che il cambiamento possa farmi scaturire effetti indesiderati come convulsioni o effetti gravi alla testa. Tra l'altro ka notte non riesco a dormire sono abbastanza vigile e come se appena chiudessi gli occhi qualcisa me li fa riaprire!

In attesa di una vostra risposta porgo cordiali saluti!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
È una variazione standard di terapia sebbene ci sia da rilevare che i due farmaci sono piuttosto simili ed in presenza di sintomi come i suoi andava probabilmente valutata qualche molecola con diversa azione.


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
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La ringrazio della risposta Dottore, ma volevo sapere se secondo lei un passaggio di terapia nelle modalita' che ho indicato, puo' provocarmi seri problemi, tipo convulsioni o no? Visto anche il lungo periodo di assunzione della paroxetina. Premetto che non ho mai sofferto di crisi epilettiche.