Orientamento sessuale reale

Buongiorno,
Da sempre ho attrazione per il corpo femminile tranne la vagina che proprio non mi attira.

Però pratico masturbazione guardando video di 2 donne insieme che fanno soprattutto preliminari, non usando dildo.

Non sono attratto dagli uomini, cioè non mi piace il sedere, la parte intima, i muscoli, gambe insomma tutto.

Non ho mai avuto desiderio di vedere video di uomini.

Mi sono incontrato con ragazze e sono riuscito ad eccitarmi solo nei preliminari cioè toccando seno gambe corpo, ma non la vagina, e i rapporti che ho avuto sono stati solo di masturbazione mia o delle ragazze a me, ma niente erezione se cercavo invece di provare una penetrazione.

Non so quindi se definirmi Gay o etero o asessuale, o altro, non so come uscirne da questa cosa.

Perché se sapessi di essere attratto in tutto per tutto da f o m, mi dedicherei e potrei praticare, ma ho questi problemi evidenti.

Talvolta mi incuriosisce l'idea di vedere una trans molto femminile che ovviamente ha l'organo maschile, ma non mi interesserebbe ricevere penetrazione né darla ovviamente nel lato b.

Quindi non so come definirmi.

Sono stato da più psicoterapiste per problemi di ansia per una decina d'anni.

Se potete aiutarmi grazie
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Buongiorno,
non ci dice quali temi sono stati affrontati dalle precedenti psicoterapie per i problemi di ansia, né se sono stati risolti, in considerazione che possano collegarsi all'attuale problematica.
Ad ogni modo, mi sembra possibile che la penetrazione e quindi la vulva possa suscitare una certa ansia nel maschio, perché comunque significa avventurarsi in un ambiente altrui quindi sconosciuto che potrebbe suscitare paure inconsce di pericolo, cattura, fallimento o altro.

Se così fosse sarebbe opportuno esplorare le sue prime relazioni di attaccamento nell'infanzia con figure femminili o esplorare eventuali traumi riguardo al tema che possano averle suscitato ansia.

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottoressa, grazie per avermi risposto.
Ho fatto terapia cognitivo comportamentale, però per combattere l'ansia e la fobia sociale. Oddio, fobia sociale intesa come paura di essere giudicato, tendenza a evitamento.
Non c'è mai stato un argomento in cui si parlasse di questi problemi, pur avendoli raccontati alle terapeute.
Mia madre da piccolo (però la memoria riguarda da 6-7 anni in poi) mi faceva sentire inadeguato, mi criticava con lo scopo di farmi fare cose a cui non ubbidivo.
Cioè: sei l'unico che non lo vuole fare, tutti lo fanno, sei l'unico che fa così, tutti ridono di te perché non vuoi fare questo o quello (magari questo o quello era semplicemente cambiarsi tutti i giorni le mutande, comunque non sporche, oppure fare sport etc).
Però penso che questo abbia influito tantissimo sulla mancanza totale di autostima che ho adesso e da sempre, e sulle insicurezze.
Però per la parte sessuale, ok queste critiche possono aver inciso sicuramente sul non sentirsi adeguato etc, però l'attrazione bassa o inesistente verso quella singola parte non riesco a spiegarla.
Avverto un pochino più di attrazione se la ragazza mi piace molto, ma succede in rarissimi casi e con determinate caratteristiche.
Poi avevo letto che noi ci ricordiamo l'infanzia fino a tot anni, non so se da 5 anni in poi, prima dei 5 anni non ci ricordiamo ma solo con l'inconscio, ma non so se è vero.
Lei quale tipo di approccio potrebbe suggerire?
E poi, affiancare un o una sessuologa?
Grazie
[#3]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Buonasera,
di solito non si ricorda ciò che ci è avvenuto prima dei 3 anni, alcune persone dicono di non ricordare anche avvenimenti di qualche anno successivo. In ogni caso comunque per fenomeni di "imprinting" avvenimenti ed emozioni vissuti nella prima e primissima infanzia si radicano tenacemente nella memoria e condizionano comportamenti della vita adulta. Le segnalo ad es. un mio articolo sul fenomeno https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3161-e-possibile-modificare-l-imprinting.html

Le suggerirei comunque, considerato il carattere "relazionale" del disturbo e la possibile interferenza di fenomeni di imprinting, un approccio che sia attento e capace di modificare le relazioni come ad esempio la Terapia della Gestalt. Probabilmente ce ne sono altri ma mi perdonerà se non glieli elenco perché non mi sento di conoscerli approfonditamente tutti.

A mio avviso, più cha associare una sessuologa, è importante individuare, se c'è, la problematica psicologica all'origine del blocco e correggerla/neutralizzarla con idonee strategie atte a promuovere esperienze di cambiamento.

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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Disturbi psicologici e mente-corpo