Ansia che mi assale per avere un unico figlio
Buongiorno,
sono la mamma di un bimbo di 6 anni, è da un po' di tempo che mi assale l ansia del figlio unico.
Mi sarebbe piaciuto dargli un fratello o sorella ma purtroppo ancora non è successo.
L'anno scorso ho avuto un aborto spontaneo, e ancora ci sto male ho ansia, è ho tanta paura di
cosa mediche.
Anche solo se devo farmi una visita mi assale l ansia.
Ora immagino di continuo come sarebbe bello per lui condividere casa con un fratellino compagni di gioco e mo sento in colpa.
Ho paura a riprovare, ho 46 anni e ho paura di un aborto o di qualche malattia.
Oramia non vivo più.
Ieri mi ha detto perché io non ho un fratello o una sorella?
Io gli ho risposto che non tutti c'è li hanno, facendo numerosi esempi.
Ma poi quando lui è uscito fuori a giocare con un suo amichetto io sono scoppiata a piangere in camera.
Non mi sento per niente bene.
Ho paura che un giorno rimarrà solo, non avendo nessun fratello o sorella io ho sia una sorella che un fratello.
Il mio bimbo gioca sempre con loro e a dire la verità non sta mai solo anche se noi ci giochiamo sempre zii nonno, mamma e papà, però non siamo della sua età.
A scuola sta tutto il giorno con coetanei e d estate quasi tutti o giorni lo porto al parco a giocare con gli amici.
Però mi preoccupo lo stesso, sarebbe stato un buon fratello maggiore.
Qualcuno può darmi qualche consiglio?
Sono in ansia perenne adesso per questo fatto ma prima per altro motivo tipo esami ad università, visite mediche ecc.
Come risolvere?
Grazie mille a che vorrà risppndermi
sono la mamma di un bimbo di 6 anni, è da un po' di tempo che mi assale l ansia del figlio unico.
Mi sarebbe piaciuto dargli un fratello o sorella ma purtroppo ancora non è successo.
L'anno scorso ho avuto un aborto spontaneo, e ancora ci sto male ho ansia, è ho tanta paura di
cosa mediche.
Anche solo se devo farmi una visita mi assale l ansia.
Ora immagino di continuo come sarebbe bello per lui condividere casa con un fratellino compagni di gioco e mo sento in colpa.
Ho paura a riprovare, ho 46 anni e ho paura di un aborto o di qualche malattia.
Oramia non vivo più.
Ieri mi ha detto perché io non ho un fratello o una sorella?
Io gli ho risposto che non tutti c'è li hanno, facendo numerosi esempi.
Ma poi quando lui è uscito fuori a giocare con un suo amichetto io sono scoppiata a piangere in camera.
Non mi sento per niente bene.
Ho paura che un giorno rimarrà solo, non avendo nessun fratello o sorella io ho sia una sorella che un fratello.
Il mio bimbo gioca sempre con loro e a dire la verità non sta mai solo anche se noi ci giochiamo sempre zii nonno, mamma e papà, però non siamo della sua età.
A scuola sta tutto il giorno con coetanei e d estate quasi tutti o giorni lo porto al parco a giocare con gli amici.
Però mi preoccupo lo stesso, sarebbe stato un buon fratello maggiore.
Qualcuno può darmi qualche consiglio?
Sono in ansia perenne adesso per questo fatto ma prima per altro motivo tipo esami ad università, visite mediche ecc.
Come risolvere?
Grazie mille a che vorrà risppndermi
Gentile signora,
lei si è rivolta alla nostra piattaforma già quarantadue volte.
Molte delle sue richieste riguardano, in forma diretta o indiretta, la sua ansia, ossia una condizione patologica fortemente invalidante dalla quale si dichiara affetta.
In un solo caso ha chiesto direttamente come guarire questa malattia, e il dottor Ruggiero le ha risposto di accedere senz'altro a visita psichiatrica, senza ottenere da lei alcun riscontro, come può vedere al link: https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/739523-come-riuscire-a-far-passare-l-ansia.html.
Recentemente ha dichiarato che suo figlio manifesta sintomi d'ansia, e sono certa le sia stato spiegato che i comportamenti ansiosi, anche in assenza di riscontri psicobiologici, si trasmettono dai genitori ai figli.
In questa richiesta ci dice che è entrata in ansia perché non ha un altro figlio. Certamente se lo avesse avrebbe l'ansia del suo genere sessuale, poi della differenza d'età dal primo figlio, forse del suo stato di salute e così via all'infinito, conformemente alla malattia di cui è portatrice, appunto l'ansia patologica.
Dico a lei e agli utenti nella sua stessa condizione quello che da sempre viene ripetuto su queste pagine: l'uso comune del termine "ansia" per indicare un'occasionale sensazione di allerta rispetto ad una situazione realmente preoccupante (la guida di un'auto su una strada scoscesa sotto un temporale, per fare un esempio) NON VA SCAMBIATA CON L'ANSIA GENERALIZZATA, che invece è una malattia la quale fa vedere pericoli e rischi dove questi non esistono o sono normalmente controllabili.
L'ansia/malattia va curata. La terapia è farmacologica e insieme psicoterapica.
Volerla tenere in piedi, magari invocando sciocchezze tipo: "questo è il mio carattere" è fare male a sé e a tutte le persone intorno, e risponde a meccanismi di tornaconto apparente infantili ed egoistici.
Se lei avesse un'altra malattia, invalidante, trasmissibile e potenzialmente mortale, per esempio l'epatite C, direbbe "questa è la mia natura", o si precipiterebbe a curarla?
Rifletta su tutto questo. Auguri.
lei si è rivolta alla nostra piattaforma già quarantadue volte.
Molte delle sue richieste riguardano, in forma diretta o indiretta, la sua ansia, ossia una condizione patologica fortemente invalidante dalla quale si dichiara affetta.
In un solo caso ha chiesto direttamente come guarire questa malattia, e il dottor Ruggiero le ha risposto di accedere senz'altro a visita psichiatrica, senza ottenere da lei alcun riscontro, come può vedere al link: https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/739523-come-riuscire-a-far-passare-l-ansia.html.
Recentemente ha dichiarato che suo figlio manifesta sintomi d'ansia, e sono certa le sia stato spiegato che i comportamenti ansiosi, anche in assenza di riscontri psicobiologici, si trasmettono dai genitori ai figli.
In questa richiesta ci dice che è entrata in ansia perché non ha un altro figlio. Certamente se lo avesse avrebbe l'ansia del suo genere sessuale, poi della differenza d'età dal primo figlio, forse del suo stato di salute e così via all'infinito, conformemente alla malattia di cui è portatrice, appunto l'ansia patologica.
Dico a lei e agli utenti nella sua stessa condizione quello che da sempre viene ripetuto su queste pagine: l'uso comune del termine "ansia" per indicare un'occasionale sensazione di allerta rispetto ad una situazione realmente preoccupante (la guida di un'auto su una strada scoscesa sotto un temporale, per fare un esempio) NON VA SCAMBIATA CON L'ANSIA GENERALIZZATA, che invece è una malattia la quale fa vedere pericoli e rischi dove questi non esistono o sono normalmente controllabili.
L'ansia/malattia va curata. La terapia è farmacologica e insieme psicoterapica.
Volerla tenere in piedi, magari invocando sciocchezze tipo: "questo è il mio carattere" è fare male a sé e a tutte le persone intorno, e risponde a meccanismi di tornaconto apparente infantili ed egoistici.
Se lei avesse un'altra malattia, invalidante, trasmissibile e potenzialmente mortale, per esempio l'epatite C, direbbe "questa è la mia natura", o si precipiterebbe a curarla?
Rifletta su tutto questo. Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM)
In presenza e online.
Per appuntamenti inviare documento d'identità fronte/retro a:
gairos1971@gmail.com

Utente
Grazie mille dottoressa.
Lei ha ragione, cercherò di seguire il suo consiglio, forse riuscirò ad affrontare meglio la vita.
Lei ha ragione, cercherò di seguire il suo consiglio, forse riuscirò ad affrontare meglio la vita.
Ne sono certa, cara utente.
Acceda al servizio sanitario nazionale, ottenga l'opportuna diagnosi e si faccia poi seguire da professionisti di comprovate capacità. Non tutte le specializzazioni psicoterapiche curano l'ansia.
Saremo lieti di avere sue notizie; ci tenga al corrente.
Auguri di cuore.
Acceda al servizio sanitario nazionale, ottenga l'opportuna diagnosi e si faccia poi seguire da professionisti di comprovate capacità. Non tutte le specializzazioni psicoterapiche curano l'ansia.
Saremo lieti di avere sue notizie; ci tenga al corrente.
Auguri di cuore.
Prof.ssa Anna Potenza (RM)
In presenza e online.
Per appuntamenti inviare documento d'identità fronte/retro a:
gairos1971@gmail.com

Utente
Grazie mille!!!!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 277 visite dal 13/06/2025.
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Approfondimento su Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.