Sento di vivere in un mondo tutto mio
Salve dottori, sono un ragazzo di 27 anni e sento costantemente di vivere in un mondo tutto mio.
Sono sempre stato un tipo calmo, introverso, educato, ma quando a scuola dovevo seguire le lezioni entravo sempre in un mondo tutto mio ed anche se l'argomento mi interessava, la mia mente non riusciva e non riesce tutt'oggi ad immaginare di poter seguire una persona che parla per ore.
Dico tutt'oggi perché effettivamente oggi sto frequentando un corso che mi interessa, nel complesso mi piace, ma in aula ho gli stessi sintomi di sempre, ultimamente sono anche peggiorati, inizio a scrivere gli appunti ma poi man mano mi perdo nei miei pensieri.
Insomma sento di avere un deficit dell'attenzione mascherato da un carattere calmo.
Ho una quantità enorme di tic sin da piccolo che mi hanno fatto sospettare oramai quasi con certezza di avere la sindrome di Tourette, ed infatti quando sono in aula inizio a guardare tutto fuorché la lavagna, devo guardare la luce, poi girarmi verso la porta, e così via.
Questo chiamiamolo "deficit dell'attenzione" è accompagnato spesso dall'isolamento, fino alle scuole medie ero abbastanza socievole con gli amici ed ero considerato il più simpatico della classe, mentre dalle scuole superiori, complice il bullismo ricevuto, mi sono sentito spesso in una gabbia e la cerchia dei miei amici si è dimezzata sempre di più; oggi con i miei colleghi di aula cerco di interagire ma non sempre ci riesco perché sento il bisogno di isolarmi e stare al telefono per i fatti miei.
A livello familiare mio fratello è molto simile a me, ma ha avuto la fortuna di aver trovato un bel lavoro e di essersi creato una bella famiglia sin da ragazzo e quindi non ha mai sofferto questo senso di solitudine a mancata socialità.
Mio padre ha problemi neurologici/psichiatrici che non riesco a definire, è andato spesso al pronto soccorso per attacchi di rabbia e ansia, ha dei tic ma sicuramente molti di meno rispetto a me, per questo ho sospettato una tourette ereditaria.
Altre cose strane sono il non riuscire a leggere libri per intero, a guardare film per intero e così via... Insomma faccio sempre le cose a "metà" o comunque non riesco a portare a termine dei progetti.
Sono andato dal nutrizionista per una dieta ma forse l'ho seguita per 2-3 giorni.
Insomma mi sento troppo diverso dagli altri, come se vivessi ma in un mondo tutto mio, troppo isolato dagli altri, e con gli anni la situazione non è cambiata per niente...
Quindi in sostanza mi sento spesso estraneo dalla realtà, come se facessi una cosa ma come se non fossi effettivamente lì presente nell'azione che faccio, come se conducessi una vita senza uno scopo, quindi vado avanti per inerzia.
Sono sempre stato un tipo calmo, introverso, educato, ma quando a scuola dovevo seguire le lezioni entravo sempre in un mondo tutto mio ed anche se l'argomento mi interessava, la mia mente non riusciva e non riesce tutt'oggi ad immaginare di poter seguire una persona che parla per ore.
Dico tutt'oggi perché effettivamente oggi sto frequentando un corso che mi interessa, nel complesso mi piace, ma in aula ho gli stessi sintomi di sempre, ultimamente sono anche peggiorati, inizio a scrivere gli appunti ma poi man mano mi perdo nei miei pensieri.
Insomma sento di avere un deficit dell'attenzione mascherato da un carattere calmo.
Ho una quantità enorme di tic sin da piccolo che mi hanno fatto sospettare oramai quasi con certezza di avere la sindrome di Tourette, ed infatti quando sono in aula inizio a guardare tutto fuorché la lavagna, devo guardare la luce, poi girarmi verso la porta, e così via.
Questo chiamiamolo "deficit dell'attenzione" è accompagnato spesso dall'isolamento, fino alle scuole medie ero abbastanza socievole con gli amici ed ero considerato il più simpatico della classe, mentre dalle scuole superiori, complice il bullismo ricevuto, mi sono sentito spesso in una gabbia e la cerchia dei miei amici si è dimezzata sempre di più; oggi con i miei colleghi di aula cerco di interagire ma non sempre ci riesco perché sento il bisogno di isolarmi e stare al telefono per i fatti miei.
A livello familiare mio fratello è molto simile a me, ma ha avuto la fortuna di aver trovato un bel lavoro e di essersi creato una bella famiglia sin da ragazzo e quindi non ha mai sofferto questo senso di solitudine a mancata socialità.
Mio padre ha problemi neurologici/psichiatrici che non riesco a definire, è andato spesso al pronto soccorso per attacchi di rabbia e ansia, ha dei tic ma sicuramente molti di meno rispetto a me, per questo ho sospettato una tourette ereditaria.
Altre cose strane sono il non riuscire a leggere libri per intero, a guardare film per intero e così via... Insomma faccio sempre le cose a "metà" o comunque non riesco a portare a termine dei progetti.
Sono andato dal nutrizionista per una dieta ma forse l'ho seguita per 2-3 giorni.
Insomma mi sento troppo diverso dagli altri, come se vivessi ma in un mondo tutto mio, troppo isolato dagli altri, e con gli anni la situazione non è cambiata per niente...
Quindi in sostanza mi sento spesso estraneo dalla realtà, come se facessi una cosa ma come se non fossi effettivamente lì presente nell'azione che faccio, come se conducessi una vita senza uno scopo, quindi vado avanti per inerzia.
Buongiorno, valuterei la possibilità di un approfondimento con uno specialista psichiatra per valutare globalmente la situazione da lei descritta. Anche i "deficit di attenzione" che riporta andrebbero valutati con uno specialista, poichè potrebbero richiamare condizioni più variegate, oltre alla possibile presenza di sintomi relativi alla sfera dell'umore, che sembrano emergere nel suo racconto.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Alessandro Arone - Psichiatra
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Tel: 3792963777; mail: alessandroarone2@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 504 visite dal 03/07/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).
Consulti simili su bullismo
Consulti su disturbi di personalità
Altri consulti in psicologia
- Crisi di coppia: cosa fare quando lei chiede spazio?
- Reazione a bugia sull'età: disregolazione emotiva e famiglia coinvolta.
- Casa in comune: convivenza o sacrificio economico?
- DE psicogena post-circoincisione: cosa fare?
- Sogni di mancanza di respiro: stress post-traumatico o altro?
- Dipendenza affettiva da serie TV: come affrontarla?