Paura, fobia
Parecchi anni fa parlavo con un reduce, un alto ufficiale dei Carabinieri, il quale mi diceva che purtroppo doveva farsi forza, che se udiva parlare o si avvicinava a lui un qualsiasi tedesco, si sentiva quasi male, provando un odio profondo.
Un odio insensato, con la necessità di mettersi in difesa.
Di aggredire preventivamente.
Questo sentimento lo sento affine... solo che io, ho profonda paura e odio del personale sanitario.
A cui sto distante da quasi trent'anni.
In seguito a un spiacevole evento visto da ragazzo.
Ed ora Godo, "con un piacere del tutto mio" come cantava De Andrè, (in modo insensato), di ogni aggressione, di ogni lutto, di ogni loro disgrazia!
Lo so che non ha senso, ma molte cose della vita non hanno senso.
Che senso ha una malattia ad esempio!
Nascondo questo fatto, in forza del perbenismo per evitare ripercussioni lavorative.
Mi si è detto che devo partire dalla testa, fare un percorso con qualcuno che mi aiuti,... Psicologo, psichiatra... Prima di mettere mano al corpo per fare "pace" col sistema sanitario e con i sanitari.
Ma non ci riesco, non ci riesco propio, su pressione familiare ci ho provato.
Ma con grande delicatezza e tecnica sono riuscito a creare mille problemi ai due professionisti individuati, uno grazie alla fattura non emessa, mentre per il secondo mi è costato di più, ma sono riuscito a scavare nel suo passato a "ogettivizare" scansionare e mettere in luce ogni sua mancanza e debolezza, forse renderlo "paziente", mio paziente per un rapporto alla pari, un rapporto cinico e ingiusto.
Che però mi faceva sentire bene.
E so che questa cisa si ripeterà... Perciò trovo che non abbia nemmeno senso mettere in mezzo terze persone.
Se il mio punto debole sono i sanitari, io cerco il punto debole del medico di turno... La sua nudità...
Perciò, ora che i manicomio sono chiusi, per voi luminari che posso fare?
Ovviamente credo questa sia una disperata richiesta di aiuto, nel meschino anonimato non riuscendo a fare di meglio...
Un odio insensato, con la necessità di mettersi in difesa.
Di aggredire preventivamente.
Questo sentimento lo sento affine... solo che io, ho profonda paura e odio del personale sanitario.
A cui sto distante da quasi trent'anni.
In seguito a un spiacevole evento visto da ragazzo.
Ed ora Godo, "con un piacere del tutto mio" come cantava De Andrè, (in modo insensato), di ogni aggressione, di ogni lutto, di ogni loro disgrazia!
Lo so che non ha senso, ma molte cose della vita non hanno senso.
Che senso ha una malattia ad esempio!
Nascondo questo fatto, in forza del perbenismo per evitare ripercussioni lavorative.
Mi si è detto che devo partire dalla testa, fare un percorso con qualcuno che mi aiuti,... Psicologo, psichiatra... Prima di mettere mano al corpo per fare "pace" col sistema sanitario e con i sanitari.
Ma non ci riesco, non ci riesco propio, su pressione familiare ci ho provato.
Ma con grande delicatezza e tecnica sono riuscito a creare mille problemi ai due professionisti individuati, uno grazie alla fattura non emessa, mentre per il secondo mi è costato di più, ma sono riuscito a scavare nel suo passato a "ogettivizare" scansionare e mettere in luce ogni sua mancanza e debolezza, forse renderlo "paziente", mio paziente per un rapporto alla pari, un rapporto cinico e ingiusto.
Che però mi faceva sentire bene.
E so che questa cisa si ripeterà... Perciò trovo che non abbia nemmeno senso mettere in mezzo terze persone.
Se il mio punto debole sono i sanitari, io cerco il punto debole del medico di turno... La sua nudità...
Perciò, ora che i manicomio sono chiusi, per voi luminari che posso fare?
Ovviamente credo questa sia una disperata richiesta di aiuto, nel meschino anonimato non riuscendo a fare di meglio...
Gentile utente,
ci dice che "... Mi si è detto che devo partire dalla testa, fare un percorso con qualcuno che mi aiuti,... Psicologo, psichiatra..."
Non sappiamo chi glielo abbia suggerito, ma è una indicazione da condividere.
Sempre che Lei ci stia mandando una vera reale "disperata richiesta di aiuto".
Vedo infatti che i suoi due consulti precedenti sulla stessa tematica sono stati respinti come inadeguati.
Saliuti cordiali.
Dott. Brunialti
ci dice che "... Mi si è detto che devo partire dalla testa, fare un percorso con qualcuno che mi aiuti,... Psicologo, psichiatra..."
Non sappiamo chi glielo abbia suggerito, ma è una indicazione da condividere.
Sempre che Lei ci stia mandando una vera reale "disperata richiesta di aiuto".
Vedo infatti che i suoi due consulti precedenti sulla stessa tematica sono stati respinti come inadeguati.
Saliuti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Utente
Vivo facendo finta di nulla, posso dire di essere un professionista apprezzato, benestante. Nascondendo accuratamente questo aspetto. Ma ora, questo aspetto è predominante e non mi serve a nulla la seconda casa, l'auto, il conto in banca.
Che dire, che alternative mi restano, entrare e uscire da cliniche ? Chiedere l'interdizione? Morire ? Tutte le piste mi portano a perdere tutto.
D'altro canto non mi sembra nemmeno corretto relazionarmi con un psichiatra/psicologo, sapendo che se percepisco un qualche fastidio, un occhio storto, una smorfia, un termine duro, mi metterei a scandagliare, anche investendo economicamente, nella vita privarla del malcapitato, per "abbattere" un nemico, uno che è venuto a sapere troppo.
La vedo come una condizione esattamente umiliante, sia mentalmente che fisicamente, con procedure lunghissime, dovendo confidare le proprie miseria, dati sensibili a mille soggetti, centralini, medici di base, specilisti, mille segretarie ... per poi finire per essere un nudo e brutto pezzo di carne su di un tavolo.
Sto cercando una soluzione all'estero, in paesi in via di sviluppo, dove con i soldi è possibile avere un trattamento su misura, restare in uno stato di "incoscienza", da suvito, da prima, da vestito. Incosciente fino a completa guarigione a cicatrizzazione avvenuta.
Purtroppo, non vedo soluzioni.
Che dire, che alternative mi restano, entrare e uscire da cliniche ? Chiedere l'interdizione? Morire ? Tutte le piste mi portano a perdere tutto.
D'altro canto non mi sembra nemmeno corretto relazionarmi con un psichiatra/psicologo, sapendo che se percepisco un qualche fastidio, un occhio storto, una smorfia, un termine duro, mi metterei a scandagliare, anche investendo economicamente, nella vita privarla del malcapitato, per "abbattere" un nemico, uno che è venuto a sapere troppo.
La vedo come una condizione esattamente umiliante, sia mentalmente che fisicamente, con procedure lunghissime, dovendo confidare le proprie miseria, dati sensibili a mille soggetti, centralini, medici di base, specilisti, mille segretarie ... per poi finire per essere un nudo e brutto pezzo di carne su di un tavolo.
Sto cercando una soluzione all'estero, in paesi in via di sviluppo, dove con i soldi è possibile avere un trattamento su misura, restare in uno stato di "incoscienza", da suvito, da prima, da vestito. Incosciente fino a completa guarigione a cicatrizzazione avvenuta.
Purtroppo, non vedo soluzioni.
Gentile utente,
Chiedendo suggerimento ad uno psicoterapeuta, il/la professionista risponde attraverso le metodiche di cui ha conoscenza ed esperienza.
D'altra parte, ogni professionista seri* è consapevole che non tutte le persone sono adatte alla psicoterapia, e che resistenze importanti sono in grado di annullarne qualsiasi efficacia.
Esisteranno certamente anche altri metodi.
Se lei ne identifica altri a sua rimisura, e se percepisce che sono efficaci nel "cicatrizzare", li utilizzi serenamente.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Chiedendo suggerimento ad uno psicoterapeuta, il/la professionista risponde attraverso le metodiche di cui ha conoscenza ed esperienza.
D'altra parte, ogni professionista seri* è consapevole che non tutte le persone sono adatte alla psicoterapia, e che resistenze importanti sono in grado di annullarne qualsiasi efficacia.
Esisteranno certamente anche altri metodi.
Se lei ne identifica altri a sua rimisura, e se percepisce che sono efficaci nel "cicatrizzare", li utilizzi serenamente.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Utente
Ammetto che la sua risposta è interessante, nel passato ho trovato un approccio più semplicistico, ovvero, "le procedure mediche", sono "procedure", per tutti, e "non può essere lei quello che ha più paura di tutti".
Anche se poi a dire il vero nei fari forum, siti, piazze, vedo molte persone che rinunciano e basta.
Per questo, non potendo fare nulla, essendo fuori dal mio controllo questo aspetto. Ho pensato alla soluzione, già indicata, ovvero provare a pagare un sistema "ad hoc" in un paese in via di sviluppo, dove le procedere si fanno "alla vecchia" pagando o nel mercato parallelo, magari con qualche rischio sanitario in più, con scarsa igiene, ma con tranquillità e senza burocrazia.
In quel caso, oltretutto, se l'intervento dovesse andar male non riuscirei a rifarmi sul professionista di turo.
Ad ogni modo la ringrazio per le sue parole , ma non riesco, al momento, dopo quasi un anno di ragionamento, a trovare quello che lei indica come "Esisteranno certamente anche altri metodi"
Anche se poi a dire il vero nei fari forum, siti, piazze, vedo molte persone che rinunciano e basta.
Per questo, non potendo fare nulla, essendo fuori dal mio controllo questo aspetto. Ho pensato alla soluzione, già indicata, ovvero provare a pagare un sistema "ad hoc" in un paese in via di sviluppo, dove le procedere si fanno "alla vecchia" pagando o nel mercato parallelo, magari con qualche rischio sanitario in più, con scarsa igiene, ma con tranquillità e senza burocrazia.
In quel caso, oltretutto, se l'intervento dovesse andar male non riuscirei a rifarmi sul professionista di turo.
Ad ogni modo la ringrazio per le sue parole , ma non riesco, al momento, dopo quasi un anno di ragionamento, a trovare quello che lei indica come "Esisteranno certamente anche altri metodi"
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 317 visite dal 31/07/2025.
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