Testa vuota e ansia

Salve dottori,
Vorrei esporvi il mio problema che dura da qualche anno.
Partendo dal presupposto che sono un soggetto molto ansioso e ipocondriaco, quindi qualsiasi sintomo induce in me una riflessione su ciò che posso avere.
Da quando ho circa 20 anni (ora ne ho 24) dopo il periodo del covid ho iniziato a soffrire di attacchi di panico che si presentavano con dolori al petto, tachicardia e respiro accelerato; ero molto spaventato e limitavo al minimo le uscite per paura di sentirmi male in giro.
Da quel momento in poi ho deciso di reagire facendomi coraggio, questo mi ha portato ad avere una sensazione di sollievo.
Tuttavia l’ansia non se n’è mai andata anzi si è presentata in forme diverse.
Dopo gli attacchi di panico del 2021 ne ho avuto soltanto un altro nel 2023, da quel momento in poi, anche con sintomi abbastanza forti ho imparato a saperli gestire in molte situazioni semplicemente pensando ad altro o tenendomi occupato in altro.
La nuova forma di ansia che si è ripresentata da un po di tempo a questa parte adesso mi porta do una condizione di leggera instabilità al movimento e una sensazione di testa vuota, come se fossi scollegato dal mio corpo.
Capite bene che questa è una sensazione abbastanza spiacevole da vivere nei periodi in cui si presenta perché non mi permette di concentrarmi o godermi dei momenti.
Tuttavia il momento peggiore dura circa un 20 minuti per poi diminuire, ma la sensazione di sentirsi un corpo strano’ permane per qualche settimana alternandosi a periodi in cui mi sento benissimo.
Ci tengo a precisare che negli anni mi sono anche sottoposto a controlli che non hanno identificato in me alcuna causa organica dovuta a questa condizione.
Ho pensato e penso ancora di continuare a reagire nonostante l’ansia sia recidiva però vorrei anche passasse del tutto perché come ho detto sebbene la sappia gestire è una cosa che ti condiziona molto.
Essendo anche una persona diffidente non ho molta fiducia in qualsiasi cosa che possa funzionare però inizio a pensare che un percorso di psicoterapia sia utile per averne benefici a lungo termine visto che per questi 4 anni di un continuo reagire non sembra li ho avuti.
Il mio cervello è troppo stimolato e potente per poter vincere su di lui.
Dal punto di vista della mia vita personale non posso lamentarmi, ho una situazione affettiva stabile con una ragazza consapevole del mio problema che mi comprende e no mho avuto nessun trauma da cui sia scaturita questa condizione.
Penso sia un effetto della mia ipocondria e del fatto che dopo un periodo trascorso in casa per covid ho smesso di fare sport.
Sto per terminare gli studi, quindi anche dal quel punto di vista ho ricevuto tante soddisfazioni ma non mi capacito del perché la mia mente viva questa condizione.
Attendo un vostro consiglio, grazie a chi leggerà
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 696 14
Buongiorno,
le confermo che l'ansia e ancor più gli attacchi di panico sono disturbi che non vanno "gestiti" ma curati e la psicoterapia - con eventuale supporto farmacologico - è il percorso adatto, perché non siamo in presenza di quell'attivazione ansiosa fisiologica di quando si è un po' agitati nell'affrontare qualcosa, ma si tratta di una condizione permanente e invalidante ("non mi permette di concentrarmi o godermi dei momenti").
Il percorso di psicoterapia la aiuterà a capire meglio il suo funzionamento psichico, cosa attiva l'allerta ansiosa nel suo sistema psichico e come prendersene cura.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it

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Dr.ssa Eleonora Riva Psicologo 54 4
Gentile utente,
leggo molta consapevolezza in quanto scrive e la invito a provare a superare le barriere della diffidenza.
Ansia e ipocondria sono ampiamente trattabili e anche con risultati apprezzabili, una valutazione da parte di uno psicologo/psicoterapeuta potrebbe senz'altro esserle di aiuto, anche alla luce della fase di cambiamento che lei ci sottolinea con il termine degli studi, seppur ne dia connotazione positiva, può portare con sè aspettative o nuove dinamiche per le quali è bene sia pronto a gestirle.
Ciò che le consiglio, qualora decidesse di affidarsi a un professionista, è di praticare anche delle tecniche di rilassamento che sono scientificamente validate nel ridurre la sintomatologia legata ad ansia e attacchi di panico, oltre che all'ansia anticipatoria.

Cordialità.

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Utente
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Ringrazio per la celere risposta,
richiederò senz’altro un consulto di persona per approfondire la questione. Superare i limiti che sto conoscendo mi aiuterebbe molto, tuttavia non mi piacerebbe prendere dei farmaci (non ne prendo quasi mai anche normalmente vista la mia diffidenza) per far passare questa condizione ansiosa, ma preferirei più intervenire sulla mia persona e su cosa servirebbe per avere benessere mentale
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