Ansia da bagno

gentili medici e da tempo da quando ho iniziato l'università a soffrire di ansie legate a fatti misteriosi, capitava che a lezione, bloccato e seduto in mezzo ad altri al pensiero che ero chiuso da altri accanto a me scattava la molla di dover andare in bagno , peggio ancora agli esami.
In oltre quando sono fuori ho la paura di non trovare un bagno se mai dovesse salirmi un attacco di ansia legato alla paura di uno spazio aperto, o ad esempio se sono fuori in barca penso che se mi scappa dove vado a farla e inizio a sentire lo stimolo che mi blocca e irrigidisce.
Un altro esempio quando devo fare una riunione di qualsiasi cosa lavoro devo andare al bagno e svuotarmi del tutto per essere apposto con la mia "coscienza psicologica"di averla già fatta. o quando prendo il bus di linea devo andare a casa per paura di dover avere la sensazione di non poter andare al bagno mentre sul bus penso e ripenso al fatto che non ci sia il modo di poter andarci.
insomma ogni volta che ci penso mi si blocca tutto mi scatta qualcosa al cervello che scende e attiva direttamente al colon come uno stimolo collegato al pensiero!
cosa posso fare per risolvere tale disagio?? cosa devo regolare ? sareste di immenso aiuto. grazie mille
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
sembra che il problema agisca attraverso un circolo vizioso, in cui situazioni ritenute "a rischio" (probabilmente di fare una brutta figura) innescano una reazione ansiosa che si ripercuote sul sistema gastrointestinale, creando lo stimolo. Talvolta solo il pensiero anticipatorio di una tale situazione attiva il meccanismo.
Risolvere questo attraverso una consulenza on line non è possibile.
Dovrebbe prendere in considerazione l'idea di rivolgersi ad un professionista di persona.
Inoltre il meccanismo descritto ci dice poco sulle cause.
Anche nella sua domanda non si fa cenno alla situazione relazionale che sta vivendo (amici, rapporto con i familiari, partner, ecc.).
Sembra che molto ruoti intorno al sintomo mentre la genesi dell' "ansia" è spesso connessa alle relazioni attuali o passate.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

ne ha già parlato col medico di base?
Il primo step è chiarire col medico e vedere se non ci siano approfondimenti diagnostici da effettuare.
Poi potrebbe sentire uno psicologo psicoterapeuta per una valutazione: potrebbe trattarsi di un disturbo d'ansia.
Se le cose stanno così si valuterà la terapia più opportuna.

Buona giornata,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Cari medici,
@dott.Mori, l'attività ansiotica è legeta a un episodio successo 7 anni fa nella quale io
ero fuori e sono di corsa dovuto correre a casa ma il bagno era occupato e l'ho fatta a mo di accampamento in altra stanza non Le dico che imbarazzo successivamente un altro fatto che non ricordo fosse prima o dopo ciò che ero in spiaggia stavo passeggiando e tutto ad un tratto mi viene il sintomo e siccome era un luogo un pò isolato sono dovuto scappare di corsa il acqua, ero in compagnia , immagini che tristezza comportarsi in maniera strana con la persona che era accanto a me,.poi ho preso l ombrellone e sono scappato a casa.
perciò da allora ogni uscita con amici ogni situazione in cui mettevo fuori casa piede mi scattava il pensiero di non trovare un bagno semmai il pensiero ricadesse su una situazione spiacevole, è successo altre volte ma me la son cavata, sono fortunato perchè la mia girl sa del fatto che ogni tanto mi viene l ansia e sono molto tranquillo semmai dovesse accadere e alle volte siamo stati fortunati di aver trovato un bagno anche quando eravamo fuori in un paesino che non conoscevo, la cosa che mi imbarazza è dover scappare isolarmi dal gruppo quando succede tale pensiero, avvolte penso che scapperei anche da un colloquio di lavoro o da un esame se mi dovesse assalire tale pensiero che si somatizzi nell intestino.
adesso ho un colloquio fra un paio di ore, stamattina mi sono alzato tranquillo senza nessun bisogno ma pian piano si avvicina l ora in cui esco per prendere il bus inizio a sentire lo stimolo proprio nel tratto finale del colon, andrò sicuramente e mi libererò cercando di non farmi assalire dal pensiero mentre sarò in loco.
@dott.ssa Pileci, si ne ho parlato anni fa col medico mi disse di prendere un ansiolitico ma niente , non voglio attaccarmi a ciò, mi disse devi stare con amici , fai yoga!! ma io ci sto con gli amici gioco spesso a calcio e quando faccio sport il problema non si presenta perchè è come se stessi a non pensarci. il problema si presenta quanto in un luogo aperto che non conosco, o in mezzo al traffico quando non guido io o in autobus quando non vi è la possibilità di avere un bagno in caso di urgenza, scatta la molla e davvero inizio a somatizzare tutto.
spero che con ciò abbiate capito il mio sfogo e la mia causa di sintomatologia.
cordiali saluti e grazie mille di esistere!
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
sembra che il problema sia legato ad aspetti di controllo. Nel momento in cui non ci sono "novità", ovvero sa benissimo dove è il bagno, che non rischia particolari imbarazzi, lo stesso stimolo non le causa problemi. L'ansia, se la situazione è controllata, si abbassa e non ha la reazione gastrointestinale.
Purtroppo la vergogna contribuisce al mantenimento del sintomo, in quanto carica di tensione le sue "uscite" ("e se mi capita davanti agli amici che figura ci faccio?") ed è essa stessa un attivatore dell'ansia.
Il suo problema è comune ma purtroppo on line difficilmente affrontabile.
E' necessario che prenda in mano la cosa rivolgendosi ad un terapeuta.

Restiamo in ascolto
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
condivido quanto espresso dai Colleghi.
Dato che sono molti anni che trascina il problema e con riverberi abbastanza consistenti sulla sua qualità di vita e sullo svolgimento dei suoi impegni, sarebbe opportuno che si rivolgesse ad uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, per una valutazione diretta e per riflettere su un eventuale percorso terapeutico atto ad affrontare in modo efficace le sue difficoltà.

Legga questo articolo per orientarsi nella scelta dello specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Cordiali saluti

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
ero in tram oggi e stavo tesissimo senza muovermi nella confusione e li lo stimolo si faeceva sentire, poi sono entrato dentro la struttura per il colloquio ho preso un respiro e deciso e sono andato avanti tranquillo mi sono rilassato poi sono uscito ed ero normale tranquillissimo, per di più è andato bene!! però l ansia l ho avuta mezz ora prima uffa. capita più spesso quando esco al mattino e non vado al bagno che mi paralizzo.
comunque grazie mille a tutti per il supporto psicologico e morale. cercherò di rivolgermi ad un esperto se è questa la soluzione.
vorrei anche provare se esiste una musica per la musicoterapia da ascoltare in questi momenti se ciò può aiutare.
grazie dinuovo
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
la situazione da lei riportata dovrebbe essere letta con una lente d' ingrandimento, andando ben oltre bagno si/bagno no.....

Il fatto che oggi ci sia riuscito, non equivale alla sua risoluzione, l' ansia, l' ansia anticipatoria, l' imbarazzo, la paura e la paura della paura, devono essere analizzate da un nostro Collega all' interno di un setting protetto.....

Online diventa vano e soprattutto riduttivo il suo sentire, che andrebbe analizzato " oltre" il sintomo offerto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Randone, in primis la ringrazio per il suo prezioso parere, ci tenevo ad evidenziare che il mio intervento non precludeva una "terapia d'urto online" ma un parere di tipo medico e psicologico a prima vista. purtroppo oggi l ho solo superata perchè mi ero liberato prima ma si ripresenta di nuovo seppur in maniera lieve quella sorta di ansia anticipatoria che lei mi accenna, che cosa intede pertanto con setting protetto?
in certi casi sfogarsi con un esperto a primo acchitto su un sito specializzato come questo è molto utile per un paziente che non può immediatamente affrontare una tale spesa economica che andrebbe sicuramente fatta e che farò più in la e nel più breve tempo d'attesa possibile, nel frattempo cerco di migliorare la mia autostima anche se ne ho tanta ma avvolte non basta perchè ci sono cose e pensieri che vanno "oltre" appunto e non puoi controllare pertanto c'è chi parla di terapia di gruppo c'è chi prescrive ansiolitici chi addirittura allude all'ipnosi, pertanto sarebbe anche moralmente sostenibile il parere di una persona esperta in materia come voi e per questo vi ringrazio , nonostante le nostre paure, del sostegno che ci date anche online !

grazie mille
cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La ringraziamo per i consensi, ma online non si può fare alcuna diagnosi, quindi nessun protocollo terapeutico potrà esserle suggerito.

In clinica la prima tappa è porre una diagnosi, poi una prognosi ed infine un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.

La farmacoterapia non è il controaltare della psicoterapia, ma spesso viene prescritta al paziente in sinergia temporale, per potenziare gli effetti dei due approcci.

L ' ipnosi è una delle tante tecniche adoperabili, così come gli altri svariati orientamenti, tutti validi e scientifici, dipende da lei scegliere in funzione delle sue necessità

Il setting protetto è quel' indispensabile " spazio/ tempo" che si dedica al paziente, tre le quattro mura , riservate, dei nostri studi.
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