Paura di rimanere incinta pur desiderando la gravidanza

Buongiorno,
sono una donna di 31 anni e sono sposata da 5 mesi.
Un paio di mesi prima del matrimonio ho scoperto di non aver avuto la rosolia ed ho fatto il vaccino. Adesso che sono trascorsi i 6 mesi da aspettare prima di poter provare a concepire, io e mio marito abbiamo deciso di iniziare ad avere rapporti liberi ed in seguito iniziare a provare ad avere un figlio.
E qui nascono i problemi. In pratica ho scoperto di avere una fortissima, tremenda paura di rimanere incinta, tanto da non riuscire a godermi il sesso con mio marito che amo tantissimo e mi sta sempre vicino. Premetto che abbiamo avuto rapporti solo in giorni non fertili, ma a fine rapporto ho provato un grande senso di angoscia che mi ha portato al pianto.
Quando ho iniziato ad avere rapporti (a 19 anni) avevo paura di rimanere incinta perche questo mi avrebbe bloccato con gli studi e nella vita, ma poi con l'età e l'esperienza questa paura è andata via e non ha più costituito un problema.
Adesso che invece l'arrivo di un figlio dovrebbe essere motivo di gioia, mi crea uno stato di ansia e di paura che non riesco a comprendere. Una paura tremenda che non mi fa desiderare più di avere rapporti, mi inibisce al 100%.
Non riesco a spiegarmi il motivo di questa paura, e vorrei comprenderla prima che si instauri un circolo vizioso.
Provando a parlarne con mio marito, ho pensato che potesse essere paura del cambiamento, della responsabilità, ma sento che c'è qualcosa di piu profondo. Mi sento come inerme, esposta ad un pericolo, quasi violentata nel corpo... Non riesco neanche io stesso a capire cosa provo, so soltanto di avere una paura folle, irrazionale.
Finche i rapporti sono stati protetti, ho avuto sempre un rapporto bellissimo con il mio corpo e la sessualità, mai nessun tipo di problema, ma adesso mi ritrovo in questa situazione che voglio comprendere ed eliminare, perchè mi frena e mi toglie gioia, oltre che sono convinta non potrei mai riuscire a rimanere incinta in questo stato di tensione.
Cosa posso fare per risolvere il problema? A cosa è dovuto?

Ringrazio fin da adesso per la Sua attenzione
Saluti
[#1]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile signora, forse nel profondo lei teme l'aspetto fisico della gravidanza,il cambiamento del corpo, il parto , l'allattamento , ma anche il passaggio da figlia a madre .
E' un grande passo che facciamo si passa dall'essere accudite , protette, ad accudire, proteggere e un figlio è per sempre E tutto questo è splendido se una donna è risolta..
Non perda altro tempo, si faccia aiutare da un percorso con un Collega de visu, per poter ripercorrere la sua storia, scogliere quelle paure e quei nodi, Lei non è più la studentessa di allora ha più risorse , anche concrete vero?Rilegga con fiducia la sua storia , il rapporto con sua madre e col femminile .
. le faccio molti auguri..
i figli sono la cosa più impegnativa , ma anche più bella della vita.. secondo me..
Restiamo in ascolto

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<sento che c'è qualcosa di piu profondo. Mi sento come inerme, esposta ad un pericolo, quasi violentata nel corpo...>>

Gentile Utente,
se le cose stanno così come le descrive, sarebbe davvero opportuno cercare di approfondire di persona con un nostro collega.
La paura folle e irrazionale di cui scrive va sviscerata e compresa.
A titolo esemplificativo, le indico alcuni dei quesiti a cui -a mio avviso- sarebbe utile cercare di rispondere.Si tratta di timore della gravidanza? O del parto? O proprio dell'avere un figlio? O di tutte queste cose insieme? O di che altro?

Ritengo che avere un figlio sia un cambiamento pari a nessun altro nella vita di una persona. Proprio per questo sarebbe fondamentale interrogarsi sulle motivazioni che ci inducono a desiderarlo. Ad esempio, che peso ha la pressione sociale/famigliare? Quanto il tempo che passa e ci mette fretta di decidere? Quanto una spinta egoistica?

Le suggerirei di rivolgersi al Consultorio della sua Asl per una consulenza e per chiarirsi le idee sui possibili percorsi da effettuare.

Cordialità.


Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per avermi risposto con celerità e per avermi posto davanti a quelle che potrebbero essere le problematiche legate alla cosa.
Sicuramente la paura del cambiamento del corpo ha una grande parte, così come il sentire l'età che avanza mi spinge a non rispettare i miei tempi e a correre un po', ma un nodo fondamentale credo sia il mio rapporto con la madre ed il femminile. Grazie per averlo citato.
A questo punto credo che parlerò di presenza con un esperto per risolvere o quantomeno attenuare i "sintomi" comprendendone le cause.
Vorrei diventare madre ed ho un forte istinto materno, ma al contempo vorrei vivere sempre la sessualità con tranquillità, accentando serenamente i figli che (se) arriveranno.
Grazie ancora.

Saluti
[#4]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Molto bene: ora sa almeno da dove iniziare.
Quale sia la mèta non è possibile stabilirlo a priori.
Buon lavoro.

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