Depressione. La mia ragazza mi ha lasciato. Ha scoperto che prendevo l antidepressivo.

Sono stato fidanzato con la mia ragazza quattro anni, andava tutto bene, progettavamo un futuro eravamo innamoratissimi. Un giorno l ho vista che frugava tra le mie cose. La vedo con l aria seria. Le chiedo che cerchi e lei mi mette sotto il naso la scatola dell antidepressivo Brintellix. Incomincia a farmi una serie di domande, perché lo prendi, chi te l ha prescritto, da quanto tempo.... in un momento ho visto la mia fine sul suo viso. Mi saluta e mi dice noi due dobbiamo parlare. Per tre giorni non si fa sentire e si rende irrintracciabile. Poi io dalla disperazione, vado a casa di lei. Mi dice dobbiamo parlare ma fuori casa. Ci diamo appuntamento sulla spiaggia. Incomincia un discorso sulla salute, dice che si é informata dalla sua amica psicologa. E alla fine se ne esce, io ho bisogno di un uomo sano, sicuro di se, tonico, e mi dispiace ma per te non provo più nulla. Io da quel giorno ho avuto una serie di attacchi di panico e la depressione da lieve é diventata grave. Da amore , si é passati ad un odio profondo verso di lei. Adesso si è messa con un carabiniere e quando mi vede abbozza un sorrisetto. Io sono stato e sto male. Molti mi dicono meglio prima che dopo un ipotetico matrimonio. Ma io mi domando si può essere così egoisti? Allora la formula del matrimonio... per amarvi e rispettarvi finche morte non vi separi é solo una barzelletta????
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Dr.ssa Erika Salonia Psicologo 111 7 4
Gentile utente,
stare quattro anni con una persona e nascondere una cosa così importante riguardante la sua salute mi sembra non di poco conto. Immagini se fosse capitato al contrario.
Il rapporto di coppia si fonda sulla fiducia e la lealtà reciproca, la sua ragazza si sarà sentita ingannata e tagliata fuori da qualcosa di molto importante per essere taciuta per così tanto tempo.
Rifletta su questo prima di accusarla.
Amarsi e rispettarsi, come dice anche lei a fine richiesta, comprende proprio questo.
Cordiali saluti

Dr.ssa Erika Salonia (Psicologa)
erikasalonia@medicitalia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Ma se lo avessi detto prima, la mia ragazza mi avrebbe lasciato lo stesso. Purtroppo ho capito che in questa società , se sei brutto ti tirano le pietre e se sei malato ti danno il colpo di grazia. Uno si aspetta dalla persona che ti dice di amarti, sostegno nei momenti difficili, aiuto, pazienza, comprensione ma tutto questo é solo una utopia. Devo pensare allora che dalla depressione non se ne esce e che alla fine é meglio farla finita, si eviterebbero così tante cose: divorzi, lo stato non spenderebbe tanti soldi per pagare gli antidepressivi ( si ridurrebbe pure il debito pubblico) , gli psichiatri non sarebbero così occupati e non ci sarebbe il contagio sociale lasciando vivere solo la specie sana .....
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Dr.ssa Erika Salonia Psicologo 111 7 4
Gentile utente,
le ho semplicemente evidenziato che un sano rapporto di coppia si basa sulla fiducia e la lealtà, a prescindere se si soffre o meno di depressione. Le cose importanti vanno condivise, perché prima o poi vengono fuori e per correttezza reciproca.
Per quanto riguarda la sua riflessione, le posso dire che dalla depressione si può guarire, e che non c'è nessuna specie sana che si contrappone a una malata.
La sua visione è offuscata dalla sua sofferenza.
Cerchi un aiuto presso gli specialisti competenti nel settore, le sarà molto utile.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Mi scusi dottoressa, ma purtroppo dalla depressione cronica non si guarisce mai. I dottori non lo dicono mai apertamente solo per un loro tornaconto. Quando una malattia si cronicizza resta li per sempre. Anche la depressione é cosi. Puoi prendere psicofarmaci a vita per stare meglio, ma appena smetti di prenderli torna tutto come prima ma restano gli effetti collaterali, assenza di libido, impotenza, aumento di peso, danno epatico, deficit intellettivi etc, etc. Si la mia mente può essere offuscata certamente, ma quello che penso io per me é vero. Gli altri possono dire di tutto, ma io non ci credo, perché ho provato tutto quello che ho scritto sulla mia pelle. Grazie comunque.
NB : non volevo dire specie ( se no mi danno del razzista) ma più che altro diciamo così: nella società attuale ci sono i superman che possono vivere e gli altri invece no .
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

in aggiunta alle risposte della Collega, che condivido,
aggiungo qualche dato rispetto alla terapia della depressione.

I recenti studi hanno assodato che soprattutto nelle depressioni di lunga durata l'abbinamento di
- terapia farmacologica e
- psicoterapia
rappresenta il mix di migliore successo e di tenuta nel tempo. https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html .

Ciò avviene proprio perchè la psicoterapia permette e facilita il "rimodellamento" di quelle strutture mentali che in molti casi mantengono (o hanno provocato?) la depressione stessa,
a cui si ritengo si riferisse quello Psichiatra che
- come Lei ci accennò nel precedente consulto -
Le disse: "Se non cambia la sua struttura la porterà sempre a ricadere nella depressione". Proprio questo è il senso della psicoterapia.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html .

Gli Psicologi Psicoterapeuti sono a disposizione quasi gratuitamente (ticket) anche presso le strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Mi scusi dottoressa Brunialti, da esperienza gia fatta, gli psicologi dell Asl o SSN, prima di iniziare un colloquio veicolano i pazienti presso lo psichiatra dell asl. Quest ultimi si sa che sono dall antipsicotico facile per non avere cosi responsabilità legali. Poi dopo che fai una cura da cavallo, che non ti ricordi nemmeno il nome dei tuoi genitori, dopo molta insistenza ti mettono in lista di attesa per poter avere 12 colloqui pagando 56 euro di tiket ( nella mia regione). I primi tre colloqui se ne vanno per parlare dei tuoi problemi ( tra interruzioni di telefonate e sigarette della dottoressa) . Altri 6 colloqui li fai con la dottoressa ( infastidita e scocciata) e con qualche tirocinante appena laureata alle prime armi che ti fa fare un test tipo quello delle 500 domande vero falso. Sembri di essere una cavia da laboratorio o qualche fenomeno da barraccone, e spesso le battute della dottoressa con la tirocinante ti fanno sentire totalmente inadeguato e anormale. Gli ultimi due colloqui passano con il discorso dell accettazione dei propri limiti e delle parole magiche " non si può essere quello che non si è ". L ultimo colloquio serve solo per compilare le carte, per scoraggiare un nuovo ciclo, e per essere indirizzati presso uno studio privato di un amico-collega bravissimo che si prende poco solo 60 euro a seduta. Per il resto sembra come quando Fantozzi va dallo psicologo, il film fa ridere, la realtà non è molto dissimile, e poi, da trent'anni a questa parte la sanità pubblica non é migliorata..........
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

narrazione scoraggiante!

Tuttavia, SE la Sua città è quella indicata, anche molte Scuole di formazione offrono la possibilità di una psicoterapia accurata con Psicologi "in formazione" supervisionati, a tariffe molto accettabili.

Non dimentichi l'argomento per cui ha postato il consulto:
"Depressione. La mia ragazza mi ha lasciato. Ha scoperto che prendevo l antidepressivo."
Può chiedersi SE veramente "..andava tutto bene, progettavamo un futuro eravamo innamoratissimi. "
o se forse non trasparisse già quell'atteggiamento rinunciatario che noi vediamo qui e su cui occorrerebbe "lavorare".

Questi sono gli orientamenti che Le forniamo, solo Lei sa come collocarli dentro la Sua storia personale.

Starà a Lei, poi, decidere quanto investire ancora:
in fatica,
in speranza,
in denaro,
ma soprattutto in desiderio e determinazione al cambiamento.

dott. Brunialti
[#8]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Quindi dalla depressione cronica non si guarisce mai più. Ciao e grazie a tutti. Si rinuncio a vivere.
[#9]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Sta a Lei scegliere.

Noi le indicazioni le abbiamo fornite.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#10]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Non riuscendo a dormire e rileggendo le vostre risposte ; devo dire che la dottoressa Brunialti ha visto proprio giusto quando dice : - se forse non trasparisse già quell'atteggiamento rinunciatario che noi vediamo qui e su cui occorrerebbe "lavorare". - ma come fare a cambiare a 44 anni una parte del proprio carattere che ho , si può dire da sempe, non si può essere quello che non si è. Ora mi vedo allo specchio, sono davvero brutto, obeso, vecchio, malato e adesso devo aggiungere insicuro e rinunciatario. Uno così é solo da scartare e allontanare. Non avrò mai una famiglia tutta mia e quando mamma e papà se ne andranno in cielo, sarò davvero solo al mondo. Il futuro lo vedo nero. Comunque provando a crederci mi consigliate di rivolgermi da un psichiatra e poi da un psicoterapeuta. Il primo mi imbottira' di antidepressivi con gli effetti collaterali che gia so, il secondo mi terrà almeno per un anno circa, spendendo 3000 euro , per un minimo risultato labile ( ma poi si può fare una psicoterapia a 44 anni? Cioè ne vale la pena? Puo portare a dei risultati? È come imparare ad andare in bicicletta a 44 anni?)
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Dr.ssa Erika Salonia Psicologo 111 7 4
Cari utente,
bisogna cambiare la visione della depressione per capire cosa sia davvero.
Essere depressi non significa essere pazzi.

La depressione è il segnale che i propri bisogni psicologici non vengono soddisfatti. E' una forma di dolore. E per superare la depressione bisogna ascoltare questo segnale e questo dolore.

Se sei depresso e ansioso, non sei una macchina con parti malfunzionanti.

Sei un essere umano con bisogni insoddisfatti.

Spesso, da soli, non riusciamo a vedere la porta aperta davanti ai nostri occhi, perché incastrati in meccanismi che si ripetono uguali da anni, ma che non riusciamo ad abbandonare perché ci appaiono fami!iari e rassicuranti.

Il cambiamento comporta sofferenza e all'inizio destabilizza, ma è una via necessaria da percorrere per dare una svolta alla propria vita.

Le auguro di trovare quella via.

Cari saluti
[#12]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Perchè non leggere con attenzione e "ascolto" gli articoli linkati in #5?
Contengono molte più risposte di quanto si possa immaginare,
molto di più di quanto io riesca a scrivere in una risposta...

Dott. Brunialti
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