Fascicolazioni continue palpitazioni ansia stress
alve ho 36 anni sono un fumatore, da circa 10 giorni lamento una strana sensazione tra il petto parte sinistra e di riflesso dietro.. come una sensazione di tremore o brivido che dura per qualche secondo con intervalli.. tutto questo nell arco dell intera giornata ovviamente a riposo lo sento molto di più ho sempre la sensazione che il rumore del battito cardiaco sia più accentuato del normale.. tengo a precisare che ho avuto un periodo di forte stress sono una persona un po’ ansiosa e qualche volta anche un po’ ipocondriaca e diciamo che “internet” nn fornisce proprio un grosso aiuto e ci manda subito al peggio.. però questo tremore è veramente fastidioso... ho avuto problemi di digestione gonfiore e irritazione al colon ho effettuato tutte le analisi del sangue qualche mese fa radiografia torace elettrocardiogramma ecografia tutto ok.. ma ogni tanto mi si ripresenta il problema allo stomaco con un fastidio alla bocca dello stomaco.. ed ora si aggiungono questi tremori fastidiosissimi... come posso sconfiggere questo fastidio?? Vi ringrazio anticipatamente..
[#1]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo
Psicologo, Psicoterapeuta
2.4k 122
Gentile utente,
Se cause organiche ai suoi malesseri sono state escluse, si dovrebbe pensare ad una eziologia psicologica o (probabilmente) psicofisiologica considerando che quanto descrive a proposito della sintomatologia fisica che avverte potrebbe essere riconducibile ad un iperlavoro del suo sistema autonomo simpatico che, a differenza del parasimpatico, tende a produrre e mantenere infiammazioni, contratture e quindi dolori.
È altresì possibile che si sia creato un circolo vizioso costituito da un automonitoraggio costante del suo battito cardiaco che la conduce a prestare attenzione selettiva ad un organo, il cuore, che lavora in assoluta autonomia ma che viene influenzato nella qualità e frequenza del battito da situazioni di reiterato stress.
Tenga conto che anche il sistema gastroenterico risente notevolmente di alterazioni cognitive caratterizzate da ansia e/o tristezza, rabbia etc etc etc...
(...) “ogni tanto mi si ripresenta il problema allo stomaco con un fastidio alla bocca dello stomaco..(...). Direi che la visita di un gastroenterologo potrebbe essere dirimente per escludere cause organiche, rimandando il tutto proprio allo stretto legame tra cervello e stomaco-intestino.
Per iniziare può leggere questo articolo del Collega De Vincentiis. Probabilmente si riconoscerà in qualche tratto. https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
E direi che l’aiuto di un/una collega psicologo psicoterapeuta a questo punto diventa basilare per imparare a gestire l’ansia e, in modo direttamente proporzionale, decrementare i sintomi fisici.
Si ricordi che non di rado il corpo ci parla “mostrandoci” sintomi fisici proprio quando le emozioni e i pensieri più dolorosi non vengono espressi a voce.
Cordiali saluti
Se cause organiche ai suoi malesseri sono state escluse, si dovrebbe pensare ad una eziologia psicologica o (probabilmente) psicofisiologica considerando che quanto descrive a proposito della sintomatologia fisica che avverte potrebbe essere riconducibile ad un iperlavoro del suo sistema autonomo simpatico che, a differenza del parasimpatico, tende a produrre e mantenere infiammazioni, contratture e quindi dolori.
È altresì possibile che si sia creato un circolo vizioso costituito da un automonitoraggio costante del suo battito cardiaco che la conduce a prestare attenzione selettiva ad un organo, il cuore, che lavora in assoluta autonomia ma che viene influenzato nella qualità e frequenza del battito da situazioni di reiterato stress.
Tenga conto che anche il sistema gastroenterico risente notevolmente di alterazioni cognitive caratterizzate da ansia e/o tristezza, rabbia etc etc etc...
(...) “ogni tanto mi si ripresenta il problema allo stomaco con un fastidio alla bocca dello stomaco..(...). Direi che la visita di un gastroenterologo potrebbe essere dirimente per escludere cause organiche, rimandando il tutto proprio allo stretto legame tra cervello e stomaco-intestino.
Per iniziare può leggere questo articolo del Collega De Vincentiis. Probabilmente si riconoscerà in qualche tratto. https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
E direi che l’aiuto di un/una collega psicologo psicoterapeuta a questo punto diventa basilare per imparare a gestire l’ansia e, in modo direttamente proporzionale, decrementare i sintomi fisici.
Si ricordi che non di rado il corpo ci parla “mostrandoci” sintomi fisici proprio quando le emozioni e i pensieri più dolorosi non vengono espressi a voce.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
dopo
Utente
Grazie mille dottore spero di poter superare il tutto con L aiuto di qualche medico specializzato anche perché purtroppo nn è facile superare uno stato del genere purtroppo le fascicolazioni nn mi consentono di dormire e comunque mi rovinano il corso della giornata sia a lavoro che in famiglia...anche perché poi il punto è sempre lo stesso ogni qualvolta mi metto a letto il tremore sembra fortissimo e nn mi lascia sereno...
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 29/12/2018.
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