Problemi sessuali

Salve,
Sono un ragazzo di 20 anni, scrivo qui nel tentativo di placare un po' l'ansia che mi sta assalendo e che non mi lascia più vivere.
Ho sempre avuto sin da piccolo attrazione sessuale verso maschi adulti (dai 50 anni circa in su). La cosa mio faceva sentire strano ma non mi creava un disagio eccessivo. Ho avuto tante infatuazioni per amici dei genitori o personaggi dei film sino a quando all'ètà di 15 ho letteralmente perso la testa per un uomo con la quale ho stretto un rapporto di grandissima amicizia ma che per me in realtà è qualcosa di più. La cosa ora è diventata insostenibile, non vive per niente bene questa mia sessualità e mi crea un disagio pazzesco in qualsiasi ambito. Aggiungo anche che alle medie mi sono innamorato di una ragazza (le sensazioni che provavo credo proprio siano quelle dell'amore: desiderio di proteggerla, di avere contatto fisico, emozioni nel vederla e parlarci o messaggiare ecc.) ma per lei non ho mai provato una vera e propria attrazione sessuale.
Quest'estate mi rivolto da uno psicologo con la quale abbiamo lavorato sul fatto che mi sentivo letteralmente dipendente da quest'uomo della quale mi sono innamorato. Lui ha visto questo legame più come un'idealizzazione di una figura paterna e lavorandoci devo dire che ero riuscito molto a tranquillizzarmi vivere più serenamente. Adesso però ho avuto una ricaduta: la mia mente è ferma sul pensiero di essere costretto a vivere una vita "non a pieno" (sia sul lato del sesso sia dal lato affettivo) e dal timore di dover vivere tutto il resto della mia vita da solo non per scelta mia ma per via di un mio modo di essere involontario oltre al fatto di sentirmi a disagio per via di qualcosa che mi fa sentire diverso dagli altri. Il mio sogno più grande nel cassetto sarebbe quello di avere qualcuno al mio fianco con la quale passere il mio tempo e condividere le mie passioni ma chiaramente tutto questo mi è impedito.
Specifico anche un'altra caratteristica: ho avuto rapporti con ragazze e il contatto con loro, l'essere steso mi crea eccitamento e anche la voglia di andare oltre ma dentro di me sale un'ansia pazzesca che mi fa vivere questi momenti in maniera brutta e frustrante.
Non ho avuto invece rapporti con ragazzi coetanei perché mi rendo conto di non provare assolutamente nulla per loro.
Sento dentro di me come se ci fosse un blocco o qualcosa che mi ferma e che mi fa vedere l'area sessuale in una maniera distorta.
Ho ovviamente richiesto un'appuntamento con lo psicologo ma dovrò attendere qualche giorno e in questa attesa l'ansia, la tristezza, il senso di vuoto e il dolore che provo non mi lasciano vivere.
A questo punto la mia domanda è, secondo voi quello che ho descritto è un semplice gusto sessuale che non riesco ad accettare o una parafilia? E se fosse una parafilia si può lavorare per superare questo mio "blocco"? Non mi importa del tempo o dell'impegno, vorrei solo sapere se potrebbe esserci una strada per risollevarmi da questa situazione. Grazie mille
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazzo,

Da questa postazione è impossibile individuare quale sia il problema che la rende sofferente. Questo si potrà fare dal vivo insieme ad un collega psicologo che sia anche psicoterapeuta.

Bene ha fatto a richiedere l’aiuto di un collega.

Lei oltretutto ci scrive: <<<dovrò attendere qualche giorno e in questa attesa l'ansia, la tristezza, il senso di vuoto e il dolore che provo non mi lasciano vivere>>>.
Allora, in attesa della consulenza con il
collega, onde evitare che tali emozioni la travolgano, in questi giorni cerchi di impegnare la mente su qualcosa che le piace e faccia lunghe passeggiate perché entrambe queste strategie potranno aiutarla a scaricare stress e con esso le emozioni sgradevoli che descrive. Insomma: cerchi di riempire le sue giornate lasciando poco spazio ai pensieri che la turbano.

UNA STRADA PER RISOLLEVARSI C’E SEMPRE e se si fa aiutare dai professionisti giusti (come sta facendo), la strada diventa più lineare e agevole da percorrere per raggiungere la serenità che merita.

in bocca al lupo

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Nella depressione purtroppo ci ero caduto ed ero riuscito a riprendermi con delle strategie che il mio psicologo ed anche psicoterapeuta mi aveva insegnato. Adesso che ci sono ricaduto dentro mi sembra che il mondo mi sia caduto addosso, e ho la sensazione che il problema invece di averlo affrontato e combattuto lo abbia solo messo un po' da parte. Da'altra parte ho la fortuna che a parte questo problema che in questo mi momento mi sta invalidando mi rendo conto che la mia vita non faccia per niente schifo, solo che non riesco a raccoglierne i sentimenti e le emozioni che ne dovrei ricavare o che comunque ne ricavavo quando ero più sereno. Ci provo costantemente a tenere la testa impegnata in tutto quello che faccio ma non è facile per niente con questo macigno addosso. La ringrazio comunque tanto per la sua attenzione e per la frase <<< UNA STRADA PER RISOLLEVARSI C'E' SEMPRE>>> che mi ha un po' rincuorato. Grazie mille ancora.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
<<<solo che non riesco a raccoglierne i sentimenti e le emozioni che ne dovrei ricavare o che comunque ne ricavavo quando ero più sereno>>>.
È vero! Condivido quello che dice perché la tristezza rende difficile vedere i *colori* del mondo. Ma la tristezza, anche quando profonda e invalidante, si può superare eccome!

Anche da eventuali ricadute depressive se ne viene fuori!

Si affidi al collega e valuti con lui anche la possibilità di usufruire di una consulenza psichiatrica per un sostegno farmacologico da integrare alla psicoterapia.

Molti auguri per tutto!