Come comportarsi

Buonasera. Scrivo perché mi trovo in una situazione in cui non so come comportarmi.

Per una serie di motivi, vivo ancora a casa. La mia è tutt'altro che una famiglia. L'elemento che crea scompiglio è solo uno, mio padre. E' stato violento in passato e, per tutta la sua vita, ha usato violenza psicologica, minacciando mia madre, facendole credere cose che non sono vere riguardo la sua famiglia, facendola sentire non voluta dai suoi genitori e da nessuno. Inutile dire che, in me, non ha mai suscitato una gran simpatia questa persona.

Di recente, come spesso succede, è di nuovo venuta fuori la sua vera natura. Ha messo su delle scene in cui minacciava il suicidio, e sono venuta a conoscenza di una serie di sue opinioni che mi hanno turbata parecchio. In generale, è un misogino ai massimi livelli, cerca di creare scompiglio tra le persone, anche tra i suoi figli, cercando di metterli l'uno contro l'altro, vuole comandare tutti, odia tutti. Discute con i figli se li vede parlare con i nonni (e qui non so, mi viene il dubbio che segua le persone), non vuole che sua moglie parli con altre persone, dice di me, in modo sprezzante che, se alla mia età non sono sposata, sono lesbica. Per tutta la sua vita, con le minacce ha estorto soldi ai miei nonni, soldi che lui mandava alla sua famiglia. Non lavora, si fa mantenere da mia madre, la sua unica attività (oltre a perseguitare le persone) è giocare al lotto e spendere con i gratta e vinci. Abbiamo scoperto che ha un conto in banca abbastanza consistente esclusivamente a nome suo.

Io ho paura, perché l'odio si percepisce molto bene, il modo in cui si rivolge alle persone, le stranezze, la doppia faccia, questi tentativi di manipolare le persone che credevo negli anni si fosse attenuata, invece ho capito che al contrario il suo odio è sempre maggiore. Spesso mi viene il dubbio che provi a mettere mia madre contro di me (io non alcun tipo di rapporto con lui), perché di punto in bianco mi accusa di cose inesistenti. Ho paura perché spesso sentivo di sue reazioni di rabbia nei confronti di mia madre in cui se ne stava in camera ad imprecare per svariati minuti, salvo poi uscire e fingere il nulla! Temo reazioni maggiori perché a me la situazione sembra tutt'altro che placata. Ma non saprei cosa fare e come comportarmi, perché anche ieri ho assistito ad una scena in cui insultava una persona semplicemente perché donna e perché indipendente.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Come tutte le persone che hanno una problematica con il gioco patologico, anche Suo papà è manipolatore e dice bugie per portare gli altri dalla propria parte, oltre ad usare la diffamazione come arma e in generale la violenza psicologica.

Cosa fare? Difficilissimo dirlo, senza una conoscenza diretta...
Ma se siete tutti uniti in famiglia, potreste rivolgervi insieme (escludendo all'inizio il papà) ad uno psicologo psicoterapeuta che si occupi proprio di dipendenza (ce ne sono anche presso le ASL e dovrebbe fare una ricerca in rete per cercare quelle nella Sua zona, che io non conosco, oppure chiedere al medico di base) e che lavori con l'intera famiglia.

Lo scopo è quello di capire che cosa può funzionare col papà, quali Vostre condotte possono o meno aumentare i comportamenti disfunzionali del papà, insomma imparare a gestirlo, anzichè esserne manipolati.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Buonasera Dott.ssa Pileci, la ringrazio per la sua risposta.

Ci tenevo a precisare che, forse non sono stata molto chiara nell'esporre i fatti. Lui era così, manipolativo e violento, anche prima, da sempre. Il gioco è una componente che si è aggiunta nell'arco degli ultimi anni.

Per il resto è sempre stato subdolo, manipolativo, aggressivo. Il gioco è un'ulteriore aggravante.

La mia preoccupazione nasce dal fatto che ho assistito a situazione fuori da ogni immaginazione, ho sentito cose orrende, tutto da lui. Ho avuto la forte percezione di quanto sia folle e di quanto "giochi" in modo perverso con le persone. Tutto ciò mi ha chiaramente influenzato, ho sempre vissuto nel timore, ad esempio, di fare qualunque cosa.

Quindi la mia domanda su come comportarsi, riguarda in generale lui. E' vero che personalmente non parlo con lui da anni, ma la situazione attuale mi fa pensare che in casa ci sia una calma apparente, perché la tensione è facilmente percepibile.

Mi scuso per la prolissità, spero di aver chiarito alcuni aspetti, tuttavia, trattandosi di una condizione che va avanti da una vita, mi risulta difficile riuscire a spiegare in pochi punti e con chiarezza.