Disturbo sessualità / affettivo

Buonasera, sono una ragazza di 22 anni e volevo chiedervi un consulto. Premetto che è un paio di anni che sto portando avanti un percorso con uno psicologo e psicoterapeuta del mio paese, che mi ha permesso di portare alla luce molte problematiche e di cercare di affrontarle. Tuttavia avrei bisogno di un ulteriore parere (forse a titolo di conforto) in merito al mio problema.
Mi sono accorta di avere una grandissima paura dei legami, delle relazioni e della dipendenza affettiva.
Da adolescente ho nutrito per anni una cotta per un ragazzo bello ed impossibile (e fidanzato), e quando finalmente mi ha calcolata, dopo poco mi sono accorta che non mi piaceva più.
Dopo un periodo single, un ragazzo si è interessato a me insistentemente, ma io ho rigettato in ogni modo la sua presenza. In quel periodo sembravo pazza: non appena sentivo che ci stavamo avvicinando troppo chiudevo la storia, mentre chiudevo la storia mi lasciavo andare a baci appassionati e dediche d’amore, la mattina dopo mi risvegliavo con l’ Ansia e la richiudevo.
Così per un mesetto, poi mi sono accorta che a questa persona ci tenevo davvero, e che probabilmente avevo solo paura di quello, per cui mi sono fatta forza, ho riconosciuto il problema, ed ho cercato di andare avanti.
Nel frattempo una grande costante: i disturbi della libido! Se ero eccitata, appena lui cercava di fare sesso io mi bloccavo totalmente, mi veniva l’ Ansia e voglia di scappare. Ma essere eccitata era raro!
Poco dopoparte e sta via 6 mesi, la notizia è stata molto dura per me e all’ inizio sono stata davvero male, però le 2 volte in cui ci siamo visti le cose sono sempre andate molto bene fra di noi, ma con sempre la solita costante: l’ Eccitamento arrivati alla fase dell’ atto sessuale si bloccava.
Ad oggi è tornato da qualche mese e la situazione è precipitata: sono totalmente bloccata sessualmente (non sento nessuno stimolo e non ho nessuna fantasia) eppure so e sento che il problema è tutto dentro di me, e non riguarda lui.
Recentemente mi ha parlato del fatto che per lui la situazione sta, comprensibilmente, diventando insostenibile, ed ho reagito molto male.. il giorno seguente infatti ho avuto degli attacchi di panico.
Col mio psicoterapeuta abbiamo evidenziato una serie di problemi: sono figlia unica e sono sempre vissuta in una sorta di teca. I miei genitori sono delle bravissime e meravigliose persone, ma sono state iperprotettive con me e spesso, senza volerlo, mi hanno fatta sentire incapace. Non mi sono mai sentita autonoma ed indipendente da loro, per questo motivo ho deciso di partire a settembre per l’ erasmus, per cercare di mettermi alla prova e dimostrare a me stessa che posso camminare con le mie gambe. Anche se l’ Idea di stare lontana da loro mi distrugge.
Inoltre ho sempre molta paura della dipendenza, e sono fortemente razionale in tutto quello che faccio.
Come posso cercare di risolvere i problemi col mio moroso? Che sono poi ovviamente problemi con me stessa.
Grazie mille
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

Lei chiede qui: "Come posso cercare di risolvere i problemi col mio moroso?"

Ma se è già in terapia, questa è una domanda che deve porre allo psicoterapeuta! Qui non si tratta di ricevere un secondo parere ("Tuttavia avrei bisogno di un ulteriore parere (forse a titolo di conforto) in merito al mio problema. "), perchè non ho ben capito se c'è già stata una diagnosi e un'ipotesi di lavoro terapeutico.

Quali sono gli obiettivi terapeutici fissati? Qualcuno di questi è stato raggiunto in questi due anni di trattamento?
Che tipo di psicoterapia sta facendo?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Buonasera Dottoressa,
La ringrazio innanzitutto per la pronta risposta!
Partendo dalla prima domanda: a me personalmente non è mai stata data nessuna diagnosi specifica, poi penso ovviamente che invece sia stata fatta dallo psicoterapeuta. Per quanto riguarda invece la seconda domanda: nel corso degli anni ci siamo dati molti obbiettivi, non sono stati predeterminati, ma è stato come se pian piano, a forza di parlare, si sia strotolata sempre più la matassa che porto dentro , e di conseguenza gli obbiettivi sono venuti uno dopo l’altro.
Mi sono rivolta a lui a causa di un’ ipocondria improvvisa finita la maturità, da lì la consapevolezza che dietro a questo pensiero ossessivo si nascondesse altro da cui volevo distogliermi.
Così mi sono resa conto che il mio attuale ragazzo (la cotta di cui le parlavo), era stato fortemente idealizzato, e sono riuscita a lasciarlo, anche se con molta fatica.
Successivamente ci siamo concentrati molto sul tema famigliare: ha cercato di ristabilire un equilibrio in famiglia, spiegandomi come neutralizzare certi attacchi di mia mamma, e come comprendere i miei genitori, è stata una palestra.
Mi ha aiutato successivamente a superare l’ ansia dell’ università, a riconoscere questo problema del legame e il sentimento che cerco di nascondere per il mio attuale moroso.
fino ad oggi in cui ho maturato questa decisione di partire per l’ eramsus, che mi era stata consigliata tempo fa proprio da lui.
Tuttavia il problema del legame ( e della affettività/ sessualità resta).
Quando Gli chiedo come posso risolverlo, mi risponde sempre come stiamo facendo . Per questo chiedo pareri ulteriori.
[#3]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Dimenticavo: non so sinceramente che tipo di terapia stiamo affrontando.. per 2 anni ci siamo visti 1/settimana, da poco è andato in pensione ma continuiamo a vederci 1/2 settimane circa.
È psicoterapeuta e psicologo, impostazione freudiana.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Quando Gli chiedo come posso risolverlo, mi risponde sempre come stiamo facendo "

In genere in psicoterapia c'è una metodologia, quindi non posso entrare nel merito di qualcosa che sinceramente non capisco per un secondo parere.


Vorrei chiederLe se riguardo a:

"sono totalmente bloccata sessualmente (non sento nessuno stimolo e non ho nessuna fantasia) eppure so e sento che il problema è tutto dentro di me, e non riguarda lui. "

Lo psicoterapeuta ha provato a capire che cosa effettivamente succede subito dopo l'eccitazione sessuale e subito prima dell'ansia o blocco che sente?

Il Suo ragazzo non è mai stato coinvolto nelle sedute, dal momento che la sessualità riguarda due persone e non una e ciò che accade in un letto dipende da due persone, non da una sola. Infatti, non sono pienamente d'accordo con Lei quando dice che tutto dipende da Lei.

Cordiali saluti,