Ho scoperto che mio fratello è gay

Salve,
ho scoperto che mio fratello di 32 anni è gay.
Lui vive da 1anno per lavoro in un altra regione d'Italia ed è tornato a casa per trascorrere una settimana di vacanza.
L'ho scoperto spiando il suo cellulare e leggendo una chat inequivocabile con le classiche frasi tra fidanzati.
Sostanzialmente la scoperta non mi ha sconvolto perché ho 28 anni e siamo ormai nel 2022.
Scrivo perché mio fratello da adolescente aveva le solite cotte per le sue coetanee, a 18 anni è stato fidanzato con una ragazza per oltre un anno, poi ancora con altre e si è anche sposato con una donna ma dopo 4 anni hanno divorziato a causa di lei.
Per lui il divorzio e la fase precedente alla fine del matrimonio è stata molto difficile ed io anche se sono la sorella minore gli sono stata accanto perché fin da piccoli lui era sempre quello che combinava guai e veniva da me per cercare aiuto ed io lo aiutavo con i nostri genitori e con gli altri.
Lui è molto intelligente ma è anche ingenuo, sensibile, facilmente influenzabile e raggirabile.
Ora scopro che è gay e che sta con questo ragazzo che è qualche anno più grande di lui.
In passato, ad esempio, durante la fase di crisi del matrimonio non si professava più cristiano ma testimone di Geova, poi dopo aver superato il momento del divorzio è tornato a professarsi cristiano.
Con la sua ex moglie si sposò di nascosto dalle famiglie e da soli perché lei inventò di essere incinta e lui preso dal panico ha creduto che così facendo potesse risolvere (entrambe le famiglie erano per il matrimonio e solo dopo si fanno i figli e la famiglia di lei imponeva che arrivasse vergine al matrimonio pena il disonore).
Dopo il divorzio ha provato ad approcciarsi ad altre ragazze ma o veniva respinto oppure si dimostravano non adatte a lui dopo il periodo di conoscenza.
Solo con una ragazza ha avuto una storia di un anno circa.
Mio fratello non ha mai avuto atteggiamenti o comportamenti che facessero pensare che potesse essere gay.
Ho spiato i profili social del fidanzato di mio fratello dal quale si evince dal primo post o foto che sia gay.
Questo ragazzo fa l'infermiere e l'ha conosciuto lo scorso anno quando mio fratello è risultato positivo al Covid e non se l'è passata bene, nonostante fosse giovane.
Ora temo che mio fratello sia stato "influenzato", "raggirato" da questo ragazzo che è anche l'unica persona con cui ha legato da quando è partito per lavorare.
Dopo un paio di settimane dall'arrivo ha preso il Covid, ha fatto 1 settimana in ospedale e poi altre 3 isolato in casa.
Se è veramente gay per me va bene purché non lo sappiano in paese e i nostri genitori che sono ormai vicini ai 70 anni.
Come posso affrontare questa situazione?
Come posso aiutarlo a capire e io stessa a capire?
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile ragazza,

scoprire che il proprio congiunto non è quello che si riteneva di conoscere,
è pur sempre un (grande o piccolo) trauma, pur se "..siamo ormai nel 2022...", per dirla con le Sue parole.

. E questo è l'aspetto che riguarda Voi due fratelli.
Lei gli parli, ma soprattutto *ascolti*. Cerchi di permettere che il punto di vista di lui (sempre che lui glielo voglia mostrare) entri dentri di Lei, che si faccia strada nei Suoi sentimenti oltre che nei ragionamenti.
Non abbia idee precostituite, quale ad es. che sia stato influenzato. Forse sta semplicemente cercando la propria strada.

. L'altro aspetto è il giudizio dei genitori e della comunità nella quale vivete.
Lei chiederebbe che "..Se è veramente gay per me va bene purché non lo sappiano in paese e i nostri genitori.."., ma ciò dipende da lui.
Lei gli esprima il suo desiderio, ben consapevole però che si tratta della sua vita. Forse anche lui non ha tuttora idee così chiare al proposito.

Se vorrà tenerci informati, ci farà piacere. Noi qui ci siamo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Lei spia il cellulare di suo fratello e costruisce un mondo intorno a questa cosa.

Suo fratello è libero di essere come vuole senza essere condizionato da nessuno e senza dover ricevere la comprensione di alcuno.

Il suo scritto appartiene al suo retaggio culturale ove è logico cercare un rimedio, considerare che suo fratello abbia ripiegato verso scelte che lei non condivide tanto da pensare che lo abbiano circuito.


Se parte con questi pregiudizi è utile che resti al suo posto e si faccia i fatti suoi. Quando suo fratello vorrà dirglielo significherà che sarà sicuro di non essere giudicato.



Dr. F. S. Ruggiero


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[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per i vostri spunti di riflessione.
Ho ascoltato con attenzione i racconti di mio fratello sulla sua vita al nord. Mi ha confidato che facendo investimenti sbagliati o azzardati e avendo spese impreviste si è ritrovato con l'acqua alla gola e con gli ultimi aumenti ha grosse difficoltà ad arrivare a fine mese ma che questo suo "amico" gli sta dando una grossa mano economicamente con bollette e spesa. Questo suo "amico" da marzo lo ospiterà a casa sua visto che ha un appartamento in modo tale che lui possa avere una piccola entrata extra e mio fratello possa risparmiare su affitto e utenze del suo monolocale. Conoscendo la verità ho capito che in realtà vanno a convivere. Ho cercato di chiedere con discrezione maggiori informazioni su questa amicizia ma ad un certo punto ho notato un leggero imbarazzo e un non saper cosa rispondere e ho lasciato perdere per non forzare il dialogo. Forse avrei dovuto insistere ma ho preferito cambiare argomento anche perché non riuscivo a restare neutrale con il tono della voce e con l'espressione del viso. Sapere che abbia difficoltà economiche e che questo ragazzo lo aiuti in realtà mi ha molto preoccupata perché temo che si sia rifugiato in lui per solitudine e bisogno poiché mio fratello ha sempre avuto un carattere e una personalità "debole". Ieri sera ho visto che prima di andare a dormire ha preso una pasticca. Stanotte guardando nel suo borsello ho visto il nome del farmaco e cercando su internet il bugiardino ho letto che sono delle benzodiazepine. Stamattina gli ho detto che ieri sera ho visto che prendeva un farmaco e mi ha detto che prende dei sonniferi perché dopo il Covid avuto a marzo dello scorso anno soffre di insonnia. Io non sono un medico ma credevo che le benzodiazepine servissero per l'ansia. Anche questo mi crea preoccupazione ora. Il Covid crea disturbi del sonno che perdurano a distanza di un anno tali da essere curati con ansiolitici?
Vorrei aiutarlo come ho sempre fatto ma stavolta per la prima volta non so cosa e come fare.
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

comprendo che - avendo Lei sempre aiutato Suo fratello - ora si senta "impotente" di fronte alla riservatezza di lui.
Tenga conto però che lui è ormai un adulto, sia pure - come Lei dice - un adulto che ".. ha sempre avuto un carattere e una personalità "debole"..".
Pur nella complicità e aiuto tra fratelli, accade che giunga il momento in cui l'altr* ha l'esigenza di camminare con le proprie gambe, di poter eventualmente sbagliare ma in autonomia.

Se Lei *sente* di essere in grado di accettare una eventuale omosessualità di Suo fratello, glielo dica con semplicità.

Riguardo ai farmaci, l'unica domanda che Lei può fare è se glieli ha prescritti un medico (considerato che si possono acquistare anche attraverso canali poco sicuri).


Percepisco le Sue difficoltà, ma ora Le è richiesto un passo avanti, quello che finora non ha avuto necessità di fare: lasciare che Suo fratello gestisca la propria vita come meglio può e/o vuole. Cercando di mantenere quella confidenza che ha caratterizzato per anni il Vostro rapporto e che ora lui limita forse per il timore del giudizio.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Domenico Trotta Andrologo, Sessuologo, Psicoterapeuta 120 6
La sessualità è argomento assai delicato e complesso ed ognuno di noi la vive in modo proprio ed estremamente diversificato. I confini che lecito e non, mascolinità e femminilità etero ed omosessualità e via dicendo un tempo assai rigidi e codificati in quanto espressione di una cultura patriarcale e maschilista e indirizzata al primato della sessualità riproduttiva non valgono più o comunque sono sempre più messi in discussione.
Sembra cogliersi nella sua testimonianza un eco di tutto ciò. Sia il suo accettare il fatto che suo fratello possa essere gay nel 2022, sia il volerne attribuire una qualche responsabilità alla persona che suo fratello ha scelto come compagno. La condizione gay è ancora oggi per molti uomini e donne difficile da vivere ed accettare. Ed è, senza dubbio, meno facile della più comune e accettata condizione di eterosessualità. Suo fratello ha diritto a vivere la sua sessualità come meglio crede. Con le gioie, gli eventuali dubbi ed incertezze di ogni essere umano alle prese con il mistero della sessualità. Accetti suo fratello per quello che è, gli sia vicino nelle sue scelte e nel suo volere essere ciò che lui vuole, desidera ed è capace di essere. Lui lo apprezzerà e saprà di potere contare sulla solidarietà della sorella nel vivere la complessità della propria esistenza.

Dr Domenico Trotta. Specialista in Andrologia,
European Society of Sexual Medicine
Sessuologo Medico e PsicoSessuologo

[#6]
dopo
Utente
Utente
Ho parlato con mio fratello, ho fatto io il primo passo. Gli ho chiesto se fosse omosessuale e se fosse fidanzato. Dopo alcuni secondi di silenzio tombale mi ha risposto in maniera affermativa. Gli ho confidato le mie perplessità poiché fin da ragazzino è stato fidanzato con delle ragazze fino ad arrivare a sposarsi e poi divorziare. Ho fatto bene a confidargli i miei dubbi perché ho capito veramente tanto. Lui lo è sempre stato ma fin quando è stato sposato ha cercato di reprimere la sua natura. Il matrimonio è finito perché la ex moglie aveva un amante ma lo aveva perché tra di loro non vi erano rapporti sessuali proprio perché essendo omosessuale non riusciva più ad averli con lei. Ascoltando il suo racconto ho anche capito che questo fidanzato non l'ha né influenzato ne raggirato.
Ho saputo che si è fatto seguire da un vostro collega per accettarsi. Mi ha anche detto che i pasticci che ha sempre combinato e ai quali ponevo io rimedio erano dei modi per segnalare il suo malessere. Aveva cercato di confidarsi con me ma la paura e la vergogna era troppo grande. Gli ho detto che per me non era una vergogna e che lui è e sarà sempre mio fratello purché non diventi juventino! Gli ho chiesto se ora è felice e mi ha detto che è sulla buona strada. Sono contenta di aver abbattuto questo muro e sinceramente non sento nessun cambiamento in me. Mi ha chiesto cosa fare con i nostri genitori e ho risposto che non ne avevo idea. In realtà come già espresso in precedenza io credo che loro non debbano assolutamente saperlo. Non capirebbero sia per l'età, sia per la loro cultura, sia per il pregiudizio e il giudizio altrui. Sicuramente me lo richiederà, cosa dire?
Per farvi capire meglio mio padre è convinto che con il militare e la dittatura la moda dell'omosessualità sparirebbe e non credo che a 70 anni possa cambiare idea.
Io da quello che mi avete scritto ho capito che è arrivato il momento che lui decida da solo, che gestisca da sé la sua vita.. ma se proprio ora gli dico "decidi da solo", "fai tu" non si sentirebbe abbandonato e non potrebbe percepire un distacco da parte mia?
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile ragazza,

Se rileggo il testo del suo consulto e la replica di oggi .. c'è un mare.
Che piacere nell'apprendere il passo avanti che ha fatto.
Passo avanti nell'ascolto profondo, nell'empatia; nel tentativo di superare il proprio punto di vista per porsi in quello all'altro, Suo fratello.
In una dimensione di ascolto e di non giudizio lui ha potuto aprirsi, è riuscito a parlare di sè.

Certo, ora ad entrambi resta il decidere cosa fare/dire ai genitori.
Non è necessario che sia ora: quando uno se la sente parla di sè, partendo però dalla certezza che l'omosessualità non è una malattia ( https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html ).

Se ritiene ci tenga al corrente.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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