Ansia da post intervento
Buongiorno, sono una ragazza giovane che soffre d'ansia e attacchi di panico da tantissimi anni... , ho fatto un percorso e diciamo che sono ancora in cura... ora nonostante tutti i problemi che ho e che riesco a controllare ne ho uno che mi affligge con maggiore sofferenza...
Nonostante non sia guarita del tutto da un intervento chirurgico che mi porto dietro da un anno che mi ha devastata fisicamente e psicologicamente, volevo domandare se l'ansia amplifica maggiormente i miei dolori fisici come se fossi al punto di partenza con l'intervento.
È come se rivivessi a causa dei miei dolori fisici nuovamente l'incubo in cui mi sono trovata e nel quale ancora non sanno con certezza se sia stato risolutivo se non con ulteriori visite. Venerdì ne ho una e mi sta portando tanta preoccupazione.
Grazie mille.
Nonostante non sia guarita del tutto da un intervento chirurgico che mi porto dietro da un anno che mi ha devastata fisicamente e psicologicamente, volevo domandare se l'ansia amplifica maggiormente i miei dolori fisici come se fossi al punto di partenza con l'intervento.
È come se rivivessi a causa dei miei dolori fisici nuovamente l'incubo in cui mi sono trovata e nel quale ancora non sanno con certezza se sia stato risolutivo se non con ulteriori visite. Venerdì ne ho una e mi sta portando tanta preoccupazione.
Grazie mille.
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Dr. Gian Andrea Gatto
Psicologo
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Buongiorno
Grazie per la sua condivisione
Per rispondere alla sua domanda, sicuramente l'ansia può amplificare il dolore.
Se pensa a quanti sintomi possono essere di origine psicologica, quindi psicosomatici, alle evidenze circa le terapie che stimolano il buon umore e relativo impatto del livello di serotonina, sicuramente capirà quanto la mente sia strettamente in contatto con il corpo, e quanto sia capace di influire su di esso.
Questo non significa di certo che tutte le problematiche del corpo siano di origine psicologica, per poter dire che qualcosa è psicosomatico si consigliano sempre approfondimenti per stabilire che non vi sia un'origine organica.
Detto questo, certamente uno stato ansioso amplifica la percezione della propria sofferenza.
Non posso dirle in che misura.
Capisco che sia in apprensione in vista della visita: l'attesa va a braccetto con l'ignoto, e il "non sapere" sicuramente porta con sè un vissuto ansiogeno.
Al di là di quello che sarà l'esito della visita, che le auguro con tutto il cuore le porti buone notizie, mi sento di consigliarle di proseguire con il suo percorso di supporto psicologico.
Sicuramente è una direzione che le darà validi strumenti non solo per stare meglio con sè stessa, ma anche per convivere in modo più funzionale e gestibile con i suoi dolori fisici.
Per quanto riguarda il "sentirsi come al punto di partenza", spesso la nostra vita psichica talvolta sembra ripetersi e ciclicamente ci riproietta in momenti e stati già vissuti per via di emozioni, situazioni, stimoli esterni ecc.
Il dolore forse la sta riproiettando alla situazione di partenza poichè presenta punti in comune con quest'ultima, tra cui una sofferenza e un "non sapere come andrà".
Tragga fiducia dalla consapevolezza che ad oggi, al di là di come si sente, lei non si trova al punto di partenza.
resto a disposizione
un caro saluto
Grazie per la sua condivisione
Per rispondere alla sua domanda, sicuramente l'ansia può amplificare il dolore.
Se pensa a quanti sintomi possono essere di origine psicologica, quindi psicosomatici, alle evidenze circa le terapie che stimolano il buon umore e relativo impatto del livello di serotonina, sicuramente capirà quanto la mente sia strettamente in contatto con il corpo, e quanto sia capace di influire su di esso.
Questo non significa di certo che tutte le problematiche del corpo siano di origine psicologica, per poter dire che qualcosa è psicosomatico si consigliano sempre approfondimenti per stabilire che non vi sia un'origine organica.
Detto questo, certamente uno stato ansioso amplifica la percezione della propria sofferenza.
Non posso dirle in che misura.
Capisco che sia in apprensione in vista della visita: l'attesa va a braccetto con l'ignoto, e il "non sapere" sicuramente porta con sè un vissuto ansiogeno.
Al di là di quello che sarà l'esito della visita, che le auguro con tutto il cuore le porti buone notizie, mi sento di consigliarle di proseguire con il suo percorso di supporto psicologico.
Sicuramente è una direzione che le darà validi strumenti non solo per stare meglio con sè stessa, ma anche per convivere in modo più funzionale e gestibile con i suoi dolori fisici.
Per quanto riguarda il "sentirsi come al punto di partenza", spesso la nostra vita psichica talvolta sembra ripetersi e ciclicamente ci riproietta in momenti e stati già vissuti per via di emozioni, situazioni, stimoli esterni ecc.
Il dolore forse la sta riproiettando alla situazione di partenza poichè presenta punti in comune con quest'ultima, tra cui una sofferenza e un "non sapere come andrà".
Tragga fiducia dalla consapevolezza che ad oggi, al di là di come si sente, lei non si trova al punto di partenza.
resto a disposizione
un caro saluto
Dr. Gian Andrea Gatto
https://www.drgianandreagatto.com/
https://www.instagram.com/gian_andrea_gatto_psicologo/
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Dr. Gian Andrea Gatto
Psicologo
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A lei
Dr. Gian Andrea Gatto
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 14/03/2022.
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