Suocera

Buonasera,
Mia suocera è una persona piena di paure da sempre (o almeno questa è la motivazione che mio marito e mio suocero hanno sempre dato) ma la situazione ora è peggiorata.

Cercherò di essere breve spiegando alcune "fissazioni" che solitamente ha: non vuole mai stare da sola a casa, quindi si fa portare da sua mamma o il marito deve stare con lei; gode di ottima salute ma pensa sempre di avere qualcosa e quindi seguono corse in ospedale oppure se qualcun'altro ha qualcosa anche lei dopo pochi giorni sta poco bene; ogni primavera inizia con crisi di pianto perché dice che ha mal di stomaco o altro alternati a momenti di serenità quando è in compagnia; se si ammala per un motivo semplice non vuole prendere farmaci perché "ha paura di non svegliarsi"; quando siamo andati a convivere è andata in depressione tanto da farsi seguire da uno psicologo e iniziare a prendere delle pastiglie che non voleva, se non fosse che il figlio le ha detto che non andavamo a trovarla allora si è convinta; è nata la nipote di nuovo crisi; si è rotta un dito del piede, risultato è stata in malattia mesi per poi restare a casa da lavoro; quando è sola in casa non fa nulla tranne che stare seduta a guardarsi in giro; mangia e beve poco; quando io e mio marito le diciamo di non accontentare sempre la nipote ci da ragione e poi continua a sommergerla minimo 2 regali a settimana; al nostro matrimonio voleva prendere una macchina a noleggio ed ha speso più soldi del mio vestito da sposa perché a detta sua doveva notarsi; l'ho accompagnata ad una visita per allergie e le è stato detto che è un pochino intollerante al pomodoro tradotto da lei ha un allergia forte, quindi quando ne mangia un po ha mal di pancia quando mangia tremila dolci che con l'ernia iatale che ha perfetto.

Tutto questo considerando che il marito è stufo e scarica la moglie a chiunque e spesso quel "chiunque" divento io (compreso quando ero a rischio gravidanza con le coliche biliari, ma dovevo portare mia suocera a spasso perché era depressa) o sua mamma che ormai è anziana.
Continuo a consigliare a mio marito che, sicuramente la mamma ha bisogno di essere seguita perché un problema di depressione secondo me c'è contornata da tanta voglia di stare al centro dell'attenzione e un "non molto sano" vittimismo.

Adesso siamo arrivati al punto che, come nella storia di Pierino e il lupo, dopo i soliti mal di stomaco, qualche corsa al pronto soccorso e qualche pianto, le hanno trovato un piccolo calcolo per il quale le sono stati dati farmaci che non voleva prendere ma poi ha preso e subito dopo ha preso il covid: il risultato è stato che una volta passato tutto e dopo 4 settimane di malattia a lavoro, il medico le ha dato altri giorni, le ha ordinato da prendere un anti-depressivo e le ha consigliato di affidarsi ad uno psicologo...lei non vuole andarci assolutamente.

Ho bisogno di un parere professionale in merito alla situazione.

Ringrazio
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Dr. Mario Bianchini Psicologo, Psicoterapeuta 16 1
Di fronte a situazioni simili l'età è un forte controvalore rispetto alle possibilità di affrontare positivamente una sintomatologia così come descritta. Quello che è certo è che fino a quando l'ambiente "reagirà" ad ogni stimolazione della signora la signora continuerà a stimolarlo in un loop infinito. Il "timore di essere vivi" senza sapere bene, a quell'età, cosa significhi credo sia una delle sensazioni peggiori. Essere invecchiati senza aver veramente vissuto porta a ciò. Come dice il Dalai Lama << Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.


Situazione difficile. Primo smettere di reagire, poi si vedrà. Ma non sarà semplice

In bocca al lupo

Dr. Mario Bianchini

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