Calcolo uretere distale ed esito tac

Salve gentili Dottori,

sono a richiedere un consulto in merito alla mia situazione che va avanti da 2 settimane.


Riassumo: il 3 febbraio, forte dolore al fianco sinistro e conseguenti urine color "coca-cola", mi rivolgo al pronto soccorso dove mi fanno esami del sangue e una flebo (di fisiologica dicono), niente ecografia niente esame urine e dopo 2 ore esco con dolore placato.
Mi dicono " probabilmente renella che nel passaggio ti ha creato colica ed ematuria".

Faccio nei giorni successivi esame delle urine ed urinocoltura, tutto negativo tranne la presenza di eritrociti ed emoglobina (dopo le coliche le urine sono palesemente rosse vinaccio, durante la giornata tornano quasi trasparenti).
I dolori sono sempre al fianco sx, con delle fitte in zona inguine sinistro (queste negli ultimi giorni)

Nei giorni successivi altri 3 episodi di colica, sottolineo dolori forti ma non lancinanti...nel senso che me la sono gestita con tachipirina e brufen.
Al che tramite medico curante eseguo eco addome completo:

"A sinistra dilatazione diffusa delle vie escretrici urinarie; non calcoli renali.
Vescica normoanecogena senza lesioni parietali.
Prostata come di norma.

Ipotesi: colica renale a sinistra"
Ho omesso il resto che era nella norma.


Prenoto visita all'urologo, eseguita dopo 2 giorni dall'eco.
L'urologo esegue eco e riconferma la lieve dilatazione a sinistra, mentre tuto regolare il resto.
Non trova nessun calcolo, e sospetta che questo possa essere nell'uretere e quindi non visualizzabile tramite eco.

Mi dice trattarsi sicuramente di un piccolo calcolo che è sceso, e mi prescrive: ciproxin 500 x 2 al dì per 6 giorni, Tamsulosina una al giorno prima di dormire, Renimax al mattino e Toradol/Voltaren all'evenienza, oltre a prescrivermi una Urotac con contrasto.


Il giorno dopo, ovvero oggi (dopo un altra colica alle 4 di mattina), riesco a prenotare privatamente per una tac dell'addome completo ma senza mezzo di contrasto (sinceramente dopo 15 giorni e 4-5 coliche, volevo vederci chiaro e basandomi anche su cio che ho trovato qui su Medicitalia, ho pensato che una TAC senza mdc sarebbe stata comunque utile).


Ricevo il referto, ed emerge questo:

"Piccola formazione iperdensa di 4mm si localizza a ridosso della parete laterale-inferiore sinistra della vescica.
Il reperto può essere compatibile (anche alla luce del quadro clinico) con calcolo nell'uretere distale a sx.
Non escludibile l'ipotesi di calcificazione vascolare, peraltro presenti in sede pelvica posteriore.
Lieve idronefrosi a monte di I-II grado con calibro del bacinetto di 7mm e minima dilatazione del tratto prossimale dell'uretere non chiaramente studiabile nel tratto pelvico data l'assenza di mdc.
Non calcoli renali ne vescicali.
Non adenopatie ne liquido libero.
Non alterazioni morfo-volumetriche ne focali apprezzabili senza mdc dei parenchimi addominali"

Vorrei sapere: la terapia espulsiva ha senso nel mio caso?
Le calcificazioni sono degne di nota?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Certamente sì, è propio nei piccoli calcoli situati nell'ultimo tratto dell'uretere che la terapia - espulsiva - ha maggiori possibilità di essere efficace. Pertanto, consiglieremmo senz'altro di proseguire la terapia con tamsulosina e seguire l'evoluzione nei prossimi 10-15 giorni, quindi ripetere una ecografia. Se in vece nel frattempo si manifestassero dolori importanti e continui o febbre, bisognerà prendere decisioni più rapide.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille dottor Piana, speravo proprio in una sua cortese risposta..ed è stato rapidissimo e non posso che ringraziarla per il servizio che offre e che mi è gia servito molto in passato.

Approfitto della sua gentilezza per qualche domanda :

-"Non escludibile l'ipotesi di calcificazione vascolare, peraltro presenti in sede pelvica posteriore."
Mi devo preoccupare di questa dicitura ? Il radiologo da quel che ho capito non ha posto troppa importanza alla cosa dicendomi a voce che probabilmente sono innocue

-Non ho ancora cominciato la terapia espulsiva ma ho tutto quanto cio che serve per farlo e vorrei partire da domani, ho però un po' di timore : circa 5 anni fa, mi rivolsi all'urologo per una stenosi del meato uretrale (tessuto cicatriziale). Il chirurgo fece una dilatazione in regime ambulatoriale con dei piccoli cateteri (?) per poi farmi continuare a casa le dilatazioni con Nefluan gel e relativa cannula, dicendomi che in futuro quel tessuto nel tempo si sarebbe formato nuovamente, consigliandomi "di tanto in tanto" le dilatazioni con nefluan. Io onestamente non ho poi fatto più nulla, e al momento il meato è di poco ristretto da tessuto cicatriziale, credo sia ristretto di 1 millimetro o poco più. E' il caso di fare qualche tentativo delicato col nefluan in previsione dell'espulsione del calcolo ? Ho il terrore che questo si "incastri" sul più bello....
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dopo
Utente
Utente
un altra domanda Dottore :
Ho visto dai suoi consulti che la terapia con tamsulosina si associa a cortisone e a me non è stato prescritto. E' tutto "regolare" in base a ciò che ha constatato l'urologo o è una mancanza non da poco ?

Grazie infinite
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Nella terapia espulsiva il ruolo sostanziale è svolto dall’alfa-litico (tamsulosina ed altri), il cortisone è da considerare come coadiuvante non essenziale, c’è chi ci crede e che meno. In quanto al meato ristretto è impossibile giudicare a distanza, sull’opportunità di una dilatazione - preventiva - deve decidere il Collega che la segue direttamente. Le calcificazioni vascolari dello scavo pelvico, anche dette flebolìti, non hanno alcun significato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Grazie mille Dottore..
purtroppo ieri forse "me la sono tirata" dicendo che me la sono cavata in questi 15 giorni con anti infiammatori blandi. Oggi, a mezzogiorno, dopo solo la bustina di Renemax, ho passato dei dolori lancinanti e durati 3 ore e più, fianco sx e vescica, tanto da avere episodio di vomito. ho preso al volo il toradol ma ci ha messo un po prima di fare qualcosa., e fino alle 17 (dalle 12) ero a contorcermi sul letto in mezzo a brividi e sudate copiose. Non ho bevuto acqua finche non è passato, ma per paura sto bevendo poco al momento. La temperatura al massimo è stata di 37.2.

Mi è stato detto che la puntura di Voltaren puo dare beneficio piu in fretta e piu a lungo del toradol per bocca, ma non so quanto sia veritiero.

il curante dice che 4mm di calcolo possono essere bombardati, ma io stesso ho riferito che per quanto ne so è decisamente piccolo per questa manovra a detta dell urologo..non so bene a chi credere.

Sono terrorizzato dalla ricomparsa di colica come quella di oggi che era lunga e molto dolorosa e non so se sperare che questa abbia portato il calcolo in vescica o meno, vista la sua posizione in uretere distale, ma temo che non sia ancora cosi ( nonostante qualche fastidio in piu in zona vescica , soprattutto durante la colica, oggi c'era e i giorni precedenti no). Volevo andare in PS ma se mi muovevo il tutto peggiorava, quindi toradol e pazienza.

Stasera dovrei cominciare a prendere Tamsulosin (ho un po di timore che faccia da trigger per le coliche), sto continuando con Ciproxin 500 e in teoria domani dovrei continuare a prendere Renemax ma non saprei..

Confido nel Tamsulosin , nel bere decentemente e negli antidolorifici o mi conviene recarmi in PS se accade di nuovo ? il dolore era intenso e tra le varie cose temo che si ripresenti ancora piu volte (ma non si puo sapere..) e mi chiedo se sia il caso di andare in ospedale ora che sto bene o quando e se ricapita un attacco simile.

Ad essere sincero durante la colica mi sarei fatto operare seduta stante
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Ovviamente sotto colica non bisogna assumere liquidi perché questo aumenta la produzione di urina e quindi la pressione dentro il rene. Ma anche negli altri momenti non è il caso di esagerare, perché il calcolo non si muove lungo l'uretere sospinto dal flusso di urina, ma solo grazie alla compiacenza delle pareti E' questa compiacenza che si cerca di aumentare con la terapia espulsiva. L'efficacia dell'antidolorifico FANS è abbastanza simile nelle varie somministrazioni, quella sub-linguale è la più comoda, quella endovenosa è probabilmente più rapida, anche se non di molto. L'associazione di citrato e fillanto è un prodotto di prescrizione molto comune, ma pare abbastanza vano attendersi una sua efficacia in fase acuta. La terapia espulsiva deve dare i suoi frutti entro un tempo determinato, diciamo 2-3 settimane al massimo, a patto che nel frattempo i sintomi siano accettabili e non vi siano coliche frequenti. Si deve programmare quindi un'ecografia dopo questo tempo, che deve essere eseguita anche se i disturbi sono scomparsi del tutto. A meno di riuscire a raccogliere materialmente il calcolino nelle urine, cosa che tutto sommato accade solo in una minoranza dei casi. Se l'evoluzione è meno favorevole, soffrire non ha alcuno scopo, vi sono le indicazioni ad una risoluzione in urgenza (ureteroscopia operativa, inserimento di stent ureterale).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#7]
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Utente
Utente
Grazie infinite Dottore, il Suo supporto è veramente importante soprattutto perchè è la prima volta che mi capita questa situazione

E' stato chiarissimo, se posso però ancora un paio di domande :

- Il toradol (per bocca) è da utilizzare come ultima spiaggia rispetto al voltaren (tramite iniezione sui glutei) per la sua forte azione ? Vorrei prendere il farmaco più comodo ed efficiente, se cosi si puo dire...nell'eventualità di colica

- La tamsulosina non è ovviamente un antidolorifico, ma ammesso che non "aiuti" col dolore, quantomeno non lo può aumentare ? Ho il terrore di prenderla e far partire una colica quando mi piacerebbe che l'effetto, invece , possa essere di beneficio in qualche modo anche sull'intensità del dolore

- Essendo questo calcolo in uretere distale sx, è possibile che abbia dato una colica molto piu forte delle precedenti solo oggi ? Posso sperare che con la tamsulosina io possa avvertire distintamente il passaggio del calcolo in vescica ? E poi, domanda stupida, questo passaggio potrebbe avvenire con una doloristà "lieve" o soltanto con una consueta forte colica ? ( mi rendo conto che forse qui siamo piu sul campo della veggenza, ma ci provo)

Ciò che mi fa riflettere è che in 15 giorni le coliche anche se non forti, in aggiunta con quella di oggi fortissima, io stia ancora qui a pregare che il maledetto vada in vescica almeno per evitare le coliche , seppur dovendo sopportare altri tipi di fastidi espulsivi..

La ringrazio nuovamente di cuore per le risposte
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Diclofenac e ketorolac hanno un’efficacia sovrapponibile nella terapia della colica renale, con qualche lieve differenza soggettiva. La loro azione si esplica riducendo il flusso di sangue al rene e con questo la produzione di urina. Pertanto si riduce la pressione all’interno del rene, che è l’unica vera causa del dolore.
La tamsulosina rilassa la muscolatura liscia dell’uretere, facilitando la progressione del calcolo. La sua efficacia non è però purtroppo così - fulminante - da poter smuovere le cose tanto da scatenare una colica.
In genere quando il calcolo si impegna nello sbocco dell’uretere in vescica (meàto) la sintomatologia cambia, le coliche ed il dolore lombare diminuiscono e si sovrappone invece un’irritazione vescicale, con bruciori, stimoli frequenti, dolore irradiato al pene. Talora questa sintomatologia, colloquialmente definita - espulsiva - viene scambiata erroneamente per cistite e trattata con antibiotici che non possono avere alcuna utilità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#9]
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Utente
Utente
Grazie mille Dottore per il supporto

La mia speranza risiede nel fatto che la tamsulosina cominciata a prendere ieri sera, non solo faciliti l'espulsione ma ""magari"" possa in qualche modo evitare coliche lancinanti. Quel dolore di ieri durato 3 ore e mezzo mi si è stampato nella memoria, ed essendo io ansioso, anche se fino a questo momento non si è ripresentata, ho molta ansia che torni e ho faticato a chiudere occhio per piu di 30 min di fila stanotte solo per l'ansia ..

La paura mi ha portato però forse a esagerare nello star fermo a letto, al coperto ed in stato di "allerta" per ogni piccola cosa percepita dal mio corpo, oltre al fatto che probabilmente sto bevendo troppo poco, sempre per eventualità di poter scatenare una colica. Sono a casa con la mia famiglia e da ieri insistono che io stia esagerando nel bere poco e con queste azioni eccessivamente precauzionali.

Stamattina ho urinato pochissimo, giallo tipo birra bionda e senza dolori (non ho ancora percepito fastidi alla minzione in due settimane) e mi fa pensare che "l'ospite" non sia ancora dove spero che sia
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Dve bere per quel che ha sete, né più né meno.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Grazie Dottore, seguo i suoi preziosi consigli alla lettera, sperando in questa espulsione il prima possibile e magari senza dolori ingestibili..
Nel frattempo oggi avverto soprattutto delle fitte tipo punture di spillo intermittenti ma frequenti al fianco zona lombare (sempre sx), e simili anche in zona alta della vescica a sx ma molto più rare. Spero che questi sintomi decisamente più gestibili, abbiano preso il posto di una eventuale lunga e dolorosa colica.
Una cosa strana è che di tanto in tanto li avverto anche al fianco a dx, non saprei per quale motivo.

Le chiedo : avendo avuto coliche di entità "ridotta" (4-5 episodi dal 3 febbraio fino a ieri, quindi in 14 giorni, con ematuria spesso macroscopica) rispetto a quella avuta ieri di tutt'altra entità e durata ma senza ematuria , ed avendo cominciato tamsulosina solo ieri sera, le tempistiche che dovrei rispettare per l'eventuale efficacia espulsiva sono di una decina di giorni ? Sto pensando di sentire l'Urologo e chiedergli di inserirmi preventivamente in lista per intervento, ma non so se è prematuro o meno. E poi, se il calcolo si è avvicinato ulteriormente allo sbocco in vescica, posso sperare in una diminuzione della possibilità di coliche "vere e proprie" ?

La ringrazio nuovamente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
La progressione del calcolo è assolutamente imprevedibile ed è basata anche parecchio sulla fortuna. Siccome in medicina non è mai buona cosa far conto solo sulla fortuna, è certamente opportuno, per non perdere tempo, essere inseriti in una lista d'attesa. Questo in particolare se si fa riferimento ad una struttura pubblica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#13]
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Utente
Utente
Grazie Dottore, oggi dovrei riuscire anche a sentire l'Urologo per vedere come procedere.
Nel frattempo però ho passato un altra nottata in bianco a causa di un senso molto fastidioso di pesantezza renale a sinistra, in qualsiasi posizione decidessi di mettermi.

E' come se tutta la zona dove ho avuto la colica mi desse fitte, in particolar modo altezza rene , dove questo sembra dolente anche in piedi e "pesante", come se lo sentissi gonfio non saprei come dire. Da steso qualsiasi posizione mi dava un aumento di questo senso di pesantezza e dolori trafittivi che definirei profondi; inoltre la cosa va avanti ancora in questo momento che scrivo, da seduto appoggiando la schiena ho dolore e fitte altezza rene ma è uguale anche in piedi. Il dolore e senso di pesantezza/fitte vanno diciamo dal rene verso il basso. Provando a massaggiarmi anche delicatamente il fianco altezza rene e come se lo sentissi proprio dolente

Cosa può essere ? Cosa posso prendere o fare per questo dolore ?
Ovviamente cerco di avere una visita con l'Urologo il prima possibile ma vorrei un suo parere/consiglio

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Lei sta già facendo il massimo possibile per gestire questa situazione. Come le abbiamo già scritto, nella nostra pratica, quando il tutto diventa ingestibile in modo conservativo, anche in attesa di un intervento programamto, si procede anche in urgenza. Questo è però possibile perlopiù solo in strutture che si pongano come riferimento per il trattamento della calcolosi, ovvero che dispongano di strumentazione e competenze adatte.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#15]
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, riporto un aggiornamento :

ieri mattina mi reco in ps per senso di pesantezza al rene e dolore/fastidio piu o meno continuo. Mi fanno una flebo , leggono i reperti di eco e TAC e decidono di ricoverarmi per capirne di più.

Nella giornata di ieri non riesco ad essere visitato dall'urologo, per cui passa la notte e stamattina prelievo + urinocoltura ( di cui non ho avuto i risultati ). Mi fanno più tardi una ecografia e riferiscono che l'idronefrosi di I-II grado non è più presente e che i reni risultano entrambi normali. Il calcolo è confermato di 3-4 mm in uretere distale sinistro, ma decidono di dimettermi con terapia espulsiva. Io segnalo che prendo tamsulosina da 3 giorni insieme ad antibiotico e che il tutto va avanti dal 3 febbraio e il documento dimissioni dice :

"In data 20/02/24 eseguito eco reni e vescica : non idronefrosi bilateralmente, minuto frammento litiasico a livello dell'uretere distale sinistro."

Cefixoral 400 1 al giorno per 5 gg ( io vengo da 7 giorni di ciproxin e l'ho fatto presente)
Tamsulosina 1 la sera per 10 gg
Renalit COMBI- COLIC 1 misurino da 10 ml la sera
Fox bustine 1 al giorno per 20 giorni
INDOXEN supposte, se presente dolore (chiedo se da usare in caso di colica, ma non ho ben capito la risposta)
Deflan 6 mg 1 al di per 10 giorni
Pantorc 20 , 1 cp al di
Adeguata idratazione e..di muovermi , fare le scale ecc

e poi fra tre giorni : emocromo , funzionalità rene, elettroliti PCR da far visionare al curante
e recarmi in ospedale lo stesso giorno per nuova eco apparato urinario in reparto urologia

Io ovviamente immaginavo che non si sarebbe intervenuti operativamente e ne capisco i motivi, allo stesso tempo confidavo nel poter essere "tenuto d'occhio" in ospedale in caso di problemi/coliche.

E' condivisibile la decisione di dimettermi con terapia espulsiva ?
La terapia prescritta potrebbe evitare quanto meno forti coliche , che sono la principale preoccupazione ?

C'è da dire che sono sicuro e fiducioso dell'ospedale al quale mi sono rivolto che ha un reparto Urologia di tutto rispetto. Nel frattempo, ci ho "guadagnato" una piccola dilatazione con cateteri fatta per il restringimento del meato uretrale di cui parlavo nei messaggi precedenti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Tenerla in ospedale ad attendere che la fortuna le venga in aiuto pare una cosa piuttosto vana. E' ovvio che o si mette mano alla situazione oppure no, - tertium non datur - (!). Quindi attendiamo, facendo esercizio di ottimismo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#17]
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Utente
Utente
Grazie mille della risposta veloce come sempre Dottore.
Il mio problema è l'ansia della colica da un momento all'altro, sono ovviamente ansioso di mio se non si fosse capito. Il fatto che al momento io abbia continue "fittarelle" in zona inguine sx , qualche volta fianco, e basso addome mi tiene costantemente in allerta.

Posso ben immaginare che non potevo rimanere in ospedale senza agire, e capisco che i dottori , constatata la situazione, mi abbiano dimesso..ma non so se essere fiducioso della terapia oppure se risolvere in ospedale seppur con un intervento per quanto esso mini ma invasivo, sarebbe stato più appropriato.

A casa ho toradol, voltaren e tutto cio che serve ma sono terrorizzato purtroppo
[#18]
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Utente
Utente
Buongiorno Dottor Piana,

ho qualche domanda se possibile :
dopo la colica fortissima di tre giorni fa, continuo ad avere fitte, dolori nella zona fianco sinistro come se fosse una leggera colica "costante", è normale ? Nel senso che in alcuni movimenti leggermente più bruschi, o se banalmente sono a letto con la schiena appoggiata ad esempio ho un senso di pressione e pesantezza altezza uretere medio sinistro, come se avessi tutta quella zona indolenzita/contratta non saprei come dire.

Inoltre mi vengono delle fitte acute di un istante tipo scossa elettrica in zona testicolare a sinistra ma talvolta anche a destra, mi è capitato poco fa da seduto dopo l'infelice movimento di accavallare la destra sulla sinistra ( l'ospite indesiderato è a sinistra uretere distale, giusto per ribadire). Ho fitte anche in zona basso ventre sinistra. Alcune volte tolgono il fiato per un istante, e ho paura che da fitta quel dolore diventi costante da un momento all'altro.

Essendo incuneato in uretere distale sinistro , sono realmente poche le speranze che questo possa muoversi senza causa dolori forti o che possa muoversi in generale ?

Devo prendere bustine di Renimax come indicazione, ma tre giorni fa ebbe tutto inizio con un bicchiere d'acqua e quella bustina. E' stato solo un caso ?

Dopodomani devo tornare in ospedale per ecografia e analisi del sangue, e sono tentato di insistere per la rimozione perchè da ansioso faccio fatica a convivere con questo stato d'allerta , nonostante l'intervento come tutti vorrei evitarlo, ma non so se una colica è da preferire...
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
In effetti contrinua da tempo a porci le stesse domande, alle quali dovremmo ribadire con le stesse risposte (!)
Il citrato di potassio è l'unico inibitore noto della cristallizzazione dell'ossalato di calcio. Ha dunque una funzione preventiva, ma sui calcoli formati poco o nulla può fare, in particolare non può certo facilitarne l'espulsuione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#20]
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Utente
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Lei ha ragionissima Dottore e non oso immaginare in quante situazioni si sia trovato a leggere/sentire/constatare sia la sintomatologia che le reazioni emotive di noi pazienti.

Il problema è che questo calcolo è sopraggiunto in un momento gia complicato, sono due anni che combatto con dolori e fitte in zona pelvica/anale , come forse lei può constatare da altri miei consulti su questa piattaforma. Situazione per la quale ero in riabilitazione del pavimento pelvico che ho sospeso (visto che l'ultima teoria è che sia un dolore neuropatico collegato a una disfunzione pelvica, e dico ultima teoria perchè di "teorie" in due anni ne ho sentite a decine)

Quindi mi scuso per il mio fare ansiogeno, ma il mio rapporto con il "dolore" in quella zona era gia molto..serrato. In ospedale ero più tranquillo, banalmente per l'ago da infusione che era nel braccio e che per ogni eventualità sarebbe stato pronto all'uso, giusto per farle capire..

La ringrazio per la pazienza, mi impegnerò a non ribadire le stesse domande e mi riservo di poter scriverle ancora per dubbi e/o supporto..o magari solo per dirle che questa storia è finita, cosa che spero avvenga molto presto
[#21]
dopo
Utente
Utente
Solo una domanda : il termine "incuneato" è normalmente utilizzato per dire "bloccato" o è una condizione particolare che merita più attenzione ?
[#22]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Sinonimo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#23]
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Buongiorno Dottore,
per aggiornarla oggi sono stato in ospedale per l'eco così come mi hanno richiesto al documento di dimissioni giorni fa. Il Dottore dice che non si vede niente di che ne al rene sinistro che è ok, ne presenza di calcolo dove dovrebbe essere. Io ormai ho capito che l'ecografia ha dei limiti, ma essendo in uretere distale e avendo avuto una forte colica dopo la tac che lo inquadrava in quel punto, pensavo che da una tac si potesse vedere qualcosa. Mi hanno detto di terminare la terapia cortisone+antibiotico+tamsulosin e di tornare in ospedale in caso di colica.

Non ho avuto coliche ma continue fitte in zona inguine sinistro e nella zona pube a sinistra, sotto la vescica, poco sopra il pene a sinistra. Appena tornato a casa ho avuto come delle coltellate proprio in zona pube/testicolo sinistro mai avute. Subito dopo stimolo urina che era abbastanza gialla perché per i giri fatti stamattina ho bevuto poco (credo).

In ospedale mi hanno detto di fare una tac " con calma" per essere certi della situazione..ma queste fitte non mi permettono di essere per nulla sereno e comincio a non capirci più nulla o quasi.

Cosa può significare questo? per questo tipo di dolore trafittivo posso assumere qualcosa, tipo la supposta di Indoxen ?

non mi pare di aver espulso nulla e non confido troppo nella eco che dice che non c'è più niente..riprenoterei subito per una tac, ma sarebbe la seconda in una settimana
[#24]
dopo
Utente
Utente
intendevo dire : pensavo che dalla eco si sarebbe potuto vedere qualcosa, non dalla tac chiedo scusa
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Non facciamo economia con i raggi quando ce n'è davvero bisogno. In ospedale invece di fare un'ecografia e non vedere nulla avrebbero fatto forse meglio a portarla in sala opeeratoria! Gli antidolorifici migliori sono quelli di cui abbiamo già a lungo parlato. Comunque, questi suoi attuali sintomi sono tipicamente - espulsivi - ma per lei è una magra soddisfazione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#26]
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Utente
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Grazie per la velocità come sempre Dottore.
Comunque il primario in ospedale mi ha detto : "o lo hai espulso e non te ne sei accorto, oppure è ancora li e lo si vedrebbe da una tac eventualmente, ma falla con calma se non hai particolari dolori" . Aggiungendo che in caso di colica sarei dovuto tornare appunto per eventuale ricovero e che al momento non gli sembrava il caso (vedendomi benino e senza coliche da diversi giorni, con la eco che non mostra problemi renali e senza più idronefrosi, e nessuna presenza del calcolo) di "farmi una anestesia spinale e portarmi in sala operatoria per un calcoletto di neanche 4mm che se non è uscito lo farà a breve vista la sua posizione"

Io confido in questo Dottore che conosco da diversi anni e avrà avuto le sue buone ragioni per dirmi questo, nonostante io gli abbia detto che sono anche ansioso e non me la vivo bene questa attesa. La frase sulla sala operatoria credo fosse per invitarmi a mantenere la calma e continuare ad avere ancora un po di pazienza in caso di dolori gestibili, visto il rene non in sofferenza..insomma diciamo che ci si affida a chi "lo fa di mestiere"...

C'è da dire che metterei la firma se questi dolori sovrapubici e dintorni, fossero l'unica cosa che saltuariamente devo sopportare ancora per qualche giorno, in attesa del "parto", che per quanto dolorosi non possono essere paragonati minimamente ad una colica della quale conosco ormai l'intesità..ma l'ansia non aiuta perchè quella arriva "senza avvisare" .

Se questi dolori si dovessero autolimitare a qualche evento e possano essere buon segno ( non avendoli avuti prima di questi giorni cosi come li ho sentiti oggi) del fatto che "manca poco", ci potrei stare...però con i "se" e con i "ma" non si sta di certo sereni, almeno nel mio caso
[#27]
dopo
Utente
Utente
inoltre sottolineo che sono al sesto giorno di tamsulosina e quarto di deflan, + antibiotico da 10 giorni. Sintomi cominciati il 3 febbraio e prima e unica vera colica giorno 17/02 (le precedenti fino a quel giorno erano di intensità e durata molto inferiori, con ematuria che ora non vedo da diversi giorni)
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Nella nostra esperienza personale abbiamo sempre ritenuto che queste attese cariche di speranza abbiano anche un costo sociale non indifferente, con il paziente che non può attendere normalmente ai suoi impegni, di lavoro, familiari, eccetera. Questo ci ha spinto ad avere talora un atteggiamento interventista anche laddove la statistica avrebbe indotto a temporeggiare ulteriormente. Comunque solo lei è in grado di giudicare se e per quanto i disturbi siano sopportabili.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
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Grazie per la pazienza Dottore, spero di aggiornarla presto con buone notizie , buone in primis per me
[#30]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottor Piana, piccolo aggiornamento
ad oggi non mi pare di aver espulso ancora nulla, i fastidi sono calati e mi pare di avere qualcosa più che altro come fitte e strane sensazioni in vescica. Spero che questo possa essere un buon segnale.

Non ho avuto forti coliche dopo quella di circa 10 giorni fa, sto continuando la terapia con tamsulosina, deflan, renalit-combi e al mattino Renimax.

A tal proposito volevo gentilmente chiederle : la tamsulosina mi è stata prescritta per 10 giorni e oggi sarebbe il decimo, ma non avendo espulso nulla e non avendo fatto una TAC che possa confermare la presenza o meno del calcolo in uretere distale, non so se interrompere l'assunzione o se è possibile portarla avanti ancora un po senza effetti indesiderati particolari , almeno fino alla TAC che dovrei eseguire fra una decina di giorni per chiarire la situazione.

La stessa cosa per il cortisone che è stato prescritto per 10 giorni e ad oggi sono al settimo giorno. Mi è stato detto inoltre che il Deflan da 6mg non lo devo scalare ma semplicemente smettere dopo 10 giorni. E' corretto ?

Per quanto riguarda l'integratore di Citrati e Fillanto, posso invece portarlo avanti fino al termine della scatola come misura di sicurezza , senza particolari problemi, cosi come lo sciroppo Renalit-combi ?


La ringrazio come sempre
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Dello sciroppo e del citrato può farne qual che desidera. Il termine di 10 giorni che si dà alla terapia espulsiva ha un significato molto relativo. Il pensiero di fondo è - se non fa effetto in dieci giorni è statisticamente difficile che questo possa avvenire in seguito e pertanto è opportuno prendere altri provvedimenti. Siccome nella realtà questi - altri provvedimenti - (ovvero l’intervento) non possono essere presi nella maggior parte dei casi con questa ideale sollecitudine, la terapia espulsiva potrebbe essere anche essere continuata a tempo indefinito. Aspettando che la fortuna faccia la sua parte.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#32]
dopo
Utente
Utente
Chiarissimo come sempre Dottore e grazie..
ma il cortisone almeno sarebbe il caso di interromperlo o potrei/dovrei andare avanti anche con quello ? Comunque a questo punto continuo con la tamsulosina e monitoro la situazione. In questi giorni dovrei sentire l'urologo e fra una settimana o dieci giorni sarei tentato di fare una TAC per sapere come stanno le cose.
Sia mai che la pietruzza non c'è più e io non me ne sono accorto, anche se dubito purtroppo
[#33]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottor Piana , ci tengo ad aggiornarla sulla situazione .

Ho continuato con la terapia espulsiva in questi giorni/settimane, dopo le dimissioni del 23/02. Non ho avuto coliche ulteriori ma qualche fastidio, che pensavo fosse legato alla presenza del calcolo verso la vescica.

Ora, io non so quando e come sia uscito l'ospite, ma il referto della TAC senza mdc di oggi dice che non è più presente calcolo in uretere distale sn e tanto meno in vescica e rene. Nessuna dilatazione e niente da segnalare insomma. Contemporaneamente ho ricevuto referto analisi sangue ed urine e anche quì tutto negativo e nei range.

-- EMOCROMO -------------------------------------------------------------------
RBC - Globuli rossi : 4,83 10^12/L (4.50-6.0)
Hb-Emoglobina : 14,7 g/dl (13.0-17.0)
HCT- Ematocrito : 43,0 % (37.0-54.0)
MCV-Volume corpuscolare medio : 89,0 fL (80-100)
MCH- cont. emoglobinico medio : 30,5 pg (27.0-34.0)
MCHC-Conc. emoglobinica media : 34,3 g/dl (32.0-36.0)
RDW-CV : 12,7 % (11.0-16.0)
PLT-Piastrine : 255 10^9/L (150-400)
MPV-Volume piastrinico medio : 11,0 fL (6.5-12.0)
PDW-Ampiezza distrib.piastrine: 16,3 % (9.0-17.0)
WBC-Globuli bianchi : 8,0 10 /mm (4.0-10.0)
Neutrofili % : 43,5 % (40.0-75.0)
Linfociti % : 47,3 % (20.0-45.0)
Monociti % : 7,3 % (2.0-11.0)
Eosinofili % : 1,4 % (0.0-5.0)
Basofili % : 0,5 % (0.0-1.0)
Neutrofili # : 3,48 10 /mm (2.00-8.00)
Linfociti # : 3,79 10 /mm (1.00-5.00)
Monociti # : 0,59 10 /mm (0.10-1.00)
Eosinofili # : 0,11 10 /mm (0.00-0.50)
Basofili # : 0,04 10 /mm (0.00-0.20)

-------------------------------------------------------------------------------
MICROALBUMINURIA : 3,0 mg/l (fino a 29)
UREA (P) : 21,8 mg/dl (10-55)
-- CREATININA -----------------------------------------------------------------
(Enzimatica)
Creatinina : 0,83 mg/dl (0.75-1.30)
Velocità filtraz. glomerulare : 114 ml/m'/1.73mq

FOSFORO : 4,21 mg/dl (2.5-5.0)
CALCIO : 9,7 mg/dl (8.8-10.8)
POTASSIO : 4,3 meq/l (3.3-5.2)
SODIO : 140 meq/l (135-146)
PCR : 0,020 mg/dl (< 0.5)
URICEMIA : 3,9 mg/dl (3-7)

- URINE -

ASPETTO : Limpido (Limpido)
COLORE : Giallo paglierino (Giallo)
PESO SPECIFICO : 1.015 (1,005-1,030)
PH : 5 (5,0-7,5)
GLUCOSIO : NORMALE mg/dl (0-10)
PROTEINE : Negativo mg/dl (0-20)
UROBILINOGENO : NORMALE mg/dl (0.1-1.0)
BILIRUBINA : Negativo mg/dl (0-0.5)
CHETONI : Negativo mg/dl (0-15)
NITRITI : Negativo
ESTERASI LEUCOCITARIA : Negativo / L (0-25)
ERITROCITI/EMOGLOBINA : Negativo / L (<0.03)
: ESAME DEL SEDIMENTO
ERITROCITI : 2 / L (0-5)
LEUCOCITI : < 1 / L (0-10)
CELLULE EPIT. NON SQUAMOSE : Negativo / L (0-10)
CELLULE EPITELIALI SQUAMOSE : Negativo / L (0-20)
LIEVITI : Negativo
CRISTALLI : Negativo
BATTERI : Negativo / L (0-150)
CILINDRI IALINI : Negativo / L (0-5)
MUCO : Negativo
CILINDRI PATOGENI : Negativo

Posso considerarmi "stone free" e sapere di aver risolto almeno questa storia ?
Posso interrompere la terapia e procedere solo con citrato per un po ?

La ringrazio davvero tanto per il supporto e per il servizio che Lei ed altri svolgono su questo sito.
[#34]
dopo
Utente
Utente
Dottore una domanda se posso.
Da qualche giorno avverto delle fitte che vanno da sotto all'ombelico fino all'interno del pene e alla punta e ho una dolenzia alla base del bene proprio in basso nel pube .
Poi ogni tanto un senso di puntura sulla punta del pene .
Inoltre ho una sensazione di slip stretti, un fastidio che va dal basso ventre, attraversa l'inguine sia a destra che a sinistra, ai fianchi come " se tirasse" un tendine o qualcosa del genere sottopelle

Il tutto è comparso da 3 giorni quando avevo solo un po di residuo di dolore muscolare dovuto probabilmente ancora alla forte colica del 17/2 e poi questi fastidi si sono presentati praticamente insieme,

Ho interrotto la tamsulosina 1 giorno dopo la comparsa di questi sintomi e la assumevo da quasi 25 giorni.
Per un mese e mezzo non mi sono masturbato e ho ripreso solo da poco e saltuariamente.

Può esserci un legame ? Le fitte a volte sono abbastanza dolorose sinceramente ed è tornata una certa urgenza urinaria allo stimolo, che si era placata durante la terapia per il calcolo per qualche motivo

La ringrazio in anticipo
[#35]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Difficile dire a distanza, la valutazione diretta è indispensabile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#36]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore, la disturbo ancora una volta e approfitto della sua cortesia nuovamente.
Sono stato dall'urologo che mi segue, per una visita di controllo in funzione del calcolo ormai espulso, ma anche per parlargli di altri fastidi e soprattutto per un urgenza urinaria che mi porto avanti in qualche modo da 2 anni , sin da quando tutto ebbe inizio coi miei problemi in area anale/pelvica con la prima ragade.

Ho raccontato al dottore i miei ultimi due anni, i problemi pelvici /anali, la diagnosi di colon irritabile, le tante visite, le fitte che ancora ho intermittenti durante il giorno nell'ano in assenza di problematiche proctologiche, 15 kg persi in 1 anno e mezzo (58 ora per 1.81 m ) il fatto che in bagno ancora mi procuro spesso delle piccole lesioni anali (che io sappia per una disfunzione/dissinergia) , che sto facendo fisioterapia del pavimento pelvico da qualche tempo ed appunto, di questa urgenza urinaria.

Al dottore ho spiegato che durante la terapia per il calcolo, con cortisone, tamsulosina e antibiotico, per qualche motivo l'urgenza era quasi del tutto scomparsa. Non so bene perchè. Ma soprattutto, dopo la fine della terapia per il calcolo, l'urgenza minzionale si è ripresentata direi quasi peggio di prima. In questi giorni faccio le corse in bagno appena arriva lo stimolo. Appena arriva è urgente , anche se poi in bagno l'urina non giustifica la corsa che faccio. L'altro giorno in moto non ho fatto in tempo ad accostarmi...e me la sono fatta per metà nei pantaloni. In più ho delle fitte al pene /punta del pene ogni tanto e sgocciolamento finale dopo aver urinato, se ad esempio mi siedo .

Oggi ho portato all'urologo l'esito della tac senza mdc dell'addome, analisi del sangue ed esami delle urine , tutto quanto previsto per controllo "post calcolo" e tutto quanto nella norma/negativo ( il calcolo è stato espulso). In questi controlli per il calcolo dell'ultimo mese non ho mai parlato dell'urgenza urinaria ai medici perchè era diventato in qualche modo l'ultimo dei miei pensieri, ma nessun esame o nessun medico mi ha parlato di problemi alla prostata. Svolgo quindi la visita, racconto tutto, mi viene eseguita ecografia alla prostata e controllo diretto con il dito.

Referto dice (ho escluso ciò che era "normale") :
Prostata aumentata di dimensioni, ecostruttura disomogenea.
Piccole calcificazioni parenchimali. Piccola salienza del lobo medio.
Flogosi della prostata. Il paziente è sprovvisto di esami PSA. Urine chiare, mitto valido, nicturia assente.
Urgenza minzionale con algie riferite al MUE
SI consiglia terapia :
Proevo 1 bustina a pranzo
Bactrim 1 cp x2 al giorno x 16 giorni
Terazosina 2 mg 1 cp la sera
Controllo tra due mesi con PSA totale, esami urine, urinocoltura, spermicoltura.

Ora i miei dubbi sono :
-ho preso tamsulosina per 20 giorni interrotta solo 6 giorni fa, è stata questa a darmi beneficio nell'ultimo periodo ? E' vero che la terazosina 2 mg da meno effetti collaterali della tamsulosina da 0.4 mg ? io non ho avuto problemi con la tamsulosina e non vorrei averne invece con quest'altra molecola

-Negli ultimi 10 mesi ho fatto almeno 2 volte tutta la trafila completa di spermicultura, esami delle urine ed urinocoltura in contesti diversi, sempre tutto negativo tranne l'emoglobina nelle urine quando c'era il calcolo. Negativo anche l'ultimo esame delle urine. Il dottore comunque mi dice " ti do una terapia che è "empirica", con antibiotico ad ampio spettro". Perchè questo antibiotico dopo aver interrotto ciproxin solo 10 giorni fa dopo averlo fatto per due settimane abbondanti?

-Possibile che la prostata è risultata congesta/ingrossata e in tutti gli ultimi esami ecografici e con tac svolti da febbraio fino a 10 giorni fa tutto risultava nella norma ? E' solo perchè non si stava esaminando nello specifico la prostata?

L'urologo mi ha detto che il mio colon è la causa della congestione della prostata e che trattando l'intestino (alimentazione) e con una terapia per la prostatite, dovrei risolvere..ma che dovrò tenere alta l'attenzione sulle corrette abitudini per non far riaccadere il tutto. Io questa urgenza ce l'ho da ormai 2 anni, contestuale alla persistenza dei problemi anali di fitte intermittenti ecc di cui ho parlato prima. il discorso "fila" ?
[#37]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Possiamo unicamente esprimere qualche considerazione, altra cosa è poter valutare direttamente.
Noi siamo sostanzialmente contrari alle terapie antibiotiche empiriche, per il danno che possono causare a livello intestinale, innescando un inestricabile circolo vizioso, soprattutto in una situazione di problemi intestinali noti.
L’ efficacia degli alfa litici è in genere abbastanza simile, come l’insrgrnza di effetti collaterali, che sono comunque assolutamente reversibili.
Il PSA è un marcatore del tumore della prostata, eveninza inverosimile alla sua età.Se la valutazione viene effettuata in un momento di infiammazione della prostata si possono ottenere dei risultati falsamente alterati , causa di ansie inutili. Meglio essere preparati a questa evenienza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#38]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore per la risposta sempre celere e precisa. Mi permetto davvero di ringraziarla per la pazienza e se non c'è una statua a suo nome prima o poi dovrebbero fargliela !

Detto questo, sono abbastanza contrario alla terapia antibiotica perchè ormai qualcosa l'ho capita leggendo diversi suoi consulti qui sul sito. Ma allo stesso tempo quando si ha un problema "normalmente" ci si dovrebbe fidare di ciò che lo specialista dice..anche se di specialisti in 2 anni ne ho visti tanti ed onestamente di terapie inutili (cortisoniche tipo 45 giorni di fila di topster, per dirne una) ne ho fatte gia abbastanza. Ci penserò su..

Per quanto riguarda questa prostata congesta con i sintomi cosi come descritti, se non dovesse essere batterica , è corretto comunque l'alfalitico per 2 mesi fino a prossimo controllo e soprattutto, immagino che curi il sintomo dell'urgenza ma niente altro?

L'associazione di alfa litico + Pro Evo bustine, unitamente ad uno stile di vita sano (seguo da poco un alimentazione dal nutrizionista per il colon, ma il mio stile di vita al momento è sicuramente migliorabile soprattutto lato estrema sedentarietà dovuta anche alla paura di avere dolori stando in giro, oltre ad una forma fisica attuale veramente "tragica" come dicevo nel precedente comento), può migliorare/risolvere la situazione ?

Vorrei veramente uscire dal tunnel in cui sono entrato ormai 2 anni fa che ha ribaltato la mia vita letteralmente , con queste problematiche pelviche/anali/urinarie/intestinali

Infinite grazie ancora una volta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Ancora una volta ricordiamo che valgono di più le attenzioni dirette allo stile di vita che molti farmaci e tutti gli integratori.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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