Una cisti dell'epididimo operata 10 anni fa, ho scoperto un anno fa

Salve,
sono un uomo di 30 anni. essendo sotto controllo urologico per una cisti dell'epididimo operata 10 anni fa, ho scoperto un anno fa di avere una prostatite, dopo aver spiegato al medico alcuni sintomi ricorrenti (sporadicamente urine torbide, sporadicamente dolore uretrale in concomitanza con la minzione, ecc). I sintomi si presentano da un periodo non precisato che va dai 5 ai 6 anni in forma sempre lieve e spesso sono stati fraintesi come dipendenti da cistite. Dopo un ecografia rettale e una uroflussometria molto anomala (difficoltà nella minzione, minzione interrotta, spinta dei muscoli addominali) il mio urologo ha ritenuto opportuno effettuare un tampone uretrale. I tamponi sono risultati tutti negativi (così come gli esami delle urine). La prostatite è stata interpretata dal mio urologo come conseguenza delle difficoltà minzionali. Ho quindi effettuato una urocistografia retrograda che non ha evidenziato nessuna stenosi uretrale (questa era l'ipotesi di diagnosi successiva). La minzione è tuttora lievemente alterata e in concomitanza con rapporti sessuali avverto un riacutizzarsi della prostatite (secrezioni urinali e dolore post-coito). Sono ora in attesa di una ulteriore visita per indagare degli ipotetici problemi alla vescica.
posso avere un consulto da Voi?
grazie mille
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Da questa postazione non possiamo che dirle di seguire attentamente tutte le indicazioni ricevute dal suo urologo che ci sembra ben orientato.

Se desidera comunque avere altre informazioni più dettagliate su queste pproblematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .

Un cordiale saluto.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Grazie per la velocissima risposta, Dottore.
ho letto con interese il suo approfondimento sui temi in questione.

leggendo questo tra le "indicazioni di tipo dietetico – comportamentale utili":
"a) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;"

ecco, io ho una vita sessuale non regolare in quanto concentrata in periodi di 5-6 giorni che si alternano a 2-3 settimane di astinenza, vista la lontananza della mia partner dal luogo dove vivo.
ho infatti notato che alla fine del "periodo di attività" di 5-6 giorni, ho un forte riacutizzarsi dei sintomi (secrezioni, difficoltà urinarie, bruciori). questo problema (il riacutizzarsi) è da imputare anche a questa abitudine? corro rischi di peggiorare il mio quadro clinico? posso ovviare in qualche modo a questo problema?

grazie di nuovo,
saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Certo questo "dettaglio" del suo stile di vita è da considerare .

l'indicazione che sembra importante oggi è la regolarità "non maniacale" nell'avere una eiaculazione.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Ricevuto il consiglio.
Grazie ancora per la tempestività e la disponibilità.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Ci aggiorni comunque, se lo desidera.
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Salve, la volevo aggiornare sull'evolversi della situazione.
Ho effettuato un controllo dallo stesso medico che mi segue da tempo, visto il protrarsi della sintomatologia prostatica infiammatoria che ha un andamento molto discontinuo, ovvero alterno situazioni di normalità ad altre in cui la minzione è dolorosa e nelle urine sembrano essere presenti secrezioni prostatiche (come accade da diverso tempo ormai).
Avendo escluso infezioni (tamponi uretrali pre e post massaggio prostatico, negativi, anche se per ulteriore conferma e ad esclusione di false negatività, è stato consigliato un tampone uretrale e vaginale anche alla partner) e stenosi (ecografie peniene e urocistografia negative), e avendo una situazione di flussometria ancora molto anomala, mi ha consigliato un esame urodinamico.
secondo lei è un giusto approccio? in cosa consiste esattamente questo esame?
grazie mille per l'attenzione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
E' la valutazione clinica finale per vedere come funziona tutto il complesso meccanismo che porta ad un corretto svuotamento vescicale.

Segua l'indicazione ricevuta.
[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Salve dottore,
la aggiorno brevemente.

la mia partner si è recata dal suo medico di famiglia, come richiesto dal mio urologo, per farsi prescrivere tamponi vaginali e cervicali per ricerca di Chlamidia, Trichomonas, e miceti generici. il suo medico però si è quasi rifiutato di prescriverle questi esami, perché insisteva che non c'entra nulla e non si può rilevare un'infezione nella partner, se il problema è la prostata.

dopo molta fatica si è riuscita a far prescrivere un esame solo vaginale per ricerca di chlamidia e micoplasmi in generale, ma senza trichomonas. A parte che trovo incredibile l'imporsi del parere forzatamente di un medico generico su quello di uno specialista con decennale attività, ma questo paese non finisce mai i stupirci.

si è recata presso un centro convenzionato dove però le è stato detto dal medico, dopo l'esposizione del problema (ovvero che il tampone deve essere fatto per ricerca di infezioni nel partner), che non sarebbero servite a nulla quelle semplici analisi, e avrebbe dovuto richiedere specificamente tamponi cervicali per gonococco e trichomonas.

dopo ulteriore richiesta esplicita della mia partner, il medico di famiglia si rifiuta di fare la prescrizione..... assurdo.....

ora si recherà in un ospedale e farà quei tamponi, ma non so se a questo punto serviranno a qualcosa.

un'altra precisazione. parlando con la mia partner, ho scoperto che anche lei ha manifestazioni a livello vaginale, a suo parere di Candida Albicans, in relazione al periodo in cui abbiamo rapporti sessuali.
io in passato ho avuto questo problema con altre partner sessuali. è possibile che una prostatite possa derivare da un'infezione latente di Candida?

grazie per la cortese attenzione, le farò sapere......
[#9]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Alle sue "vicissitudini" sanitarie non ho purtroppo alcun commento utile da fare.

Alla sua ultima domanda sulla candida invece le rispondo con un sintetico no, perchè le prostatiti da candida sono rare e generalmnente secondarie a problematiche mediche importanti.
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