Sessanta cinque anni hanno diagnosticato tumore alla prostata

A mio padre età sessanta cinque anni hanno diagnosticato tumore alla prostata. é stato operato con prostectomia radicale.Aveva adenocarcinoma scarsamente differenziato della prostata score di Glesason 3+4 =7. La neoplasia interessava il 40% circa del campione in esame.
Dall'esame istologico dopo l'intervento la descrizione:
adenocarcinoma scarsamente differenziato della prostata score di Gleason 3+5 =8 con permeazione neoplastica perineurale.
La neoplasia infiltra la capsula propria, focalmente il cellulare adiposo periprostatico ed interessa circa il 40% dell'intero organo.
Margini chirurgici di resezione, vescichette seminali,deferenti e linfonodi esenti da neoplasia.
IL medico non si è accorto al momento dell'intervento della presenza di neoplasie del cellulare adiposo intorno alla prostata? hanno consigliato la visita radioterapica, ci sorge il dubbio che c'era la neoplasia adiposa al momento dell'intervento è possibile??Perchè con la biopsia non risultava ? Lo score di Gleason è aumentato ora è 8 .( I medici consigliano la radioterapia eventuale. Solitamente viene associata la radioterapia dopo l'intervento? Grazie
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,

1) Durante l'intervento non ci si può accorgere dello sconfinamento del tumore nel tessuto adiposo circostante in quanto si tratta di diagnosi eseguite al microscopio.
2)Se gli esami pre-operatori (RMN o TAC se eseguiti e visita prostatica) non rilevavano tali dati non è possibile fare una previsione di questo tipo
3)La biopsia prostatica è un campionamento casuale o mirato secondo uno schema eseguibile solo all'interno della ghiandola prostatica e quindi non può dare tali informazioni
4) Lo score bioptico può essere diverso da quello del pezzo operatorio che sicuramente è più preciso (non è aumentato e solo una valutazione più dettagliata avendo a disposizione l'intero organo).
5) La radioterapia è consigliata in questa fase

Se serve a tranquillizzarla in casi come quelli del suo papà (se ovviamente in buone condizioni cliniche) anche conoscendo a priori lo sconfinamento extraprostatico andava programmata terapia chirurgica radicale + radioterapia +/- ormonoterapia.

Tali problematiche sono approfondite nel seguente link:

https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/205473-carcinoma-della-prostata.html

Cordiali saluti
Gino Scalese

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