La frequenza notturna in sette anni non è aumentata anzi forse dormo anche un'ora in più

Ho 47 anni. Almeno dal 2005 mi alzo 1-2 volte a notte e durante il giorno vado a far pipi spesso, gocciolamento; in quell'anno feci la visita e l'urologo mi disse che avevo la prostata di volume medio. In una ecografia di novembre 2009 la prostata è nei limiti 26,5 cc.. Nell'estate 2010 in una visita proctologica il medico mi disse che avevo la prostata un po' grossa perchè infiammata.
Recentemente ho fatto un'altra visita perchè mi sembra di metterci più tempo a far pipi (1-2 minuti) e il getto a volte più lento anche se mi capitava anni fa per motivi emozionali-nervosi. Poi, forse da un anno, a volte avverto una piccola senzazione a livello della vescica. Comunque riesco a trattente la pipi anche per ore, e adesso mi sveglio dopo 4 ore per fare pipi, quindi una volta. Recentemente l'urologo ha diagnosticato la ''prostata discretamente aumentata di volume soprattutto se relazionata all'età'' . Il psa é 1,68. Devo fare una nuova ecografia.

Le domande:


nel mio caso visto che sono un tipo emotivo ansioso che somatizza i sintomi potrebbero essere anche dovuti a questo ?
la frequenza notturna in sette anni non è aumentata anzi forse dormo anche un'ora in più: se la prostata aumenta la dimensione non dovrei alzarmi più spesso?
mi ha prescritto il pradif per tre mesi: ma agisce soltanto sui sintomi o impedisce l'aumento o anche lo riduce (perchè leggendo anche su questo sito ci sono scritte cose che mi appaiono contradditorie)? Se è solo per i sintomi, me li posso tenere non sono così insopportabili.
sto prendendo la serenoa repens da qualche mese...

Ringrazio tanto della risposta.



[#1]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
1) Lo stato ansioso influisce sul meccanismo della minzione soprattutto sulla frequenza e comparsa di urgenza minzionale una volta escluse eventuali cause di infezione
2) La frequenza minzionale è un disturbo irritativo correlato frequentemente alla ipertrofia prostatica ma indipendente dagli incrementi volumetrici di tale ghiandol che si verificano nel tempo.
3)La tamsulosina è un farmaco sintomatico non curativo che riduce semplicemente le resistenze al flusso urinario evitando che la vescica vada "sotto sforzo" e riducendo l'eventuale residuo post-minzionale.
Per maggiori informazioni:
https://www.medicitalia.it/blog/urologia/1169-silodosina-un-nuovo-farmaco-per-il-trattamento-sintomatico-della-ipertrofia-prostatica-benigna.html

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ma non è meglio cominciare la cura dopo l'ecografia ?
I fitoterapici o alimenti (recentemente si è tenuto a Forli un convegno sulla nutraceutica in Urologia) che possono ridurre il volume della prostata (serenoa repens, pigeum africanum, radice di ortica sono tra quelli ?) sono efficaci per chi ha dei disturbi da qualche anno ?
Ma cosa vuol dire ''la prostata è ingrossata perché infiammata'' ?
La masturbazione (ad es in caso di coitus interruptus) con l'eiaculazione con pene non troppo duro può facilitare l'ipertrofia prostatica ?

Grazie ancora (sono depresso per avere disturbi di prostata già a 46 anni)
[#3]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
1) La terapia la si prescrive in base alla sintomatologia ed al grado di ostruzione che la prostata causa indipendentemente dal reperto ecografico.
2) I fitoterapici sono più efficaci nei minimi incrementi volumetrici prostatici con lieve sintomatologia
3) La prostata aumenta fisiologicamente di volume con il passare del tempo indipendentemente dallo stato infiammatorio che può essere coesistente.
4) Non è ancora stata evidenziata una correlazione fra l'entità della attività sessuale e l'entità dell' incremento volumetrico prostatico.
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