Prostatite acuta

Buongiorno. Dopo avere assunto (per 5 gg) Velamox da 1 g per un'infezione dentraia, circa dieci giorni fà sono stato colto da forte attacco febbrile, dolori diffusi ed, a seguire, da dolori perineali, minzione dolorosa e difficoltosa. Ho iniziato terapia cob ceporex 1g 2 cps al dì (per 2 giorni): la febbre è calata. Poi l'urologo mi ha prescritto Tazocin 2 g intramuscolo per sette giorni (completato) ed, a seguire, Augmentin cps x 5 giorni (iniziato oggi). Peraltro il medico di base, interpellato per un un forte stato di astenia (pallore, debolezza muscolare), ha disposto l'interruzione della terapia (14 giorni complessivi, con un'interruzione di circa due giorni) ritenendo che, visto anche il clima, non ero i grado di sopportarla ulteriormente.
Preciso che nessuno mi ha ancora prescritto un'orinocultura (che mi appresto a fare autonomamente, anche se tardiva).
Vorrei avere un parere sulla terapia seguita e sulla sua interruzione.
Grazie
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
La terapia della prostatite acuta, diagnosi clinica abbastanza facile , deve essere effettuata con antibiotici adatti, prolungata ed aggressiva.

In genere è consigliabile l'urinocoltura prima dell'inizio della terapia, ma se questa non si può effettuare prontamente, conviene soprassedere e iniziare la cura. Manovre accessorie come la raccolta di secrezione prostatica mediante visita trans-rettale possono essere assai dolorose e - se condotte in maniera un pò troppo decisa - provocare uno stato settico anche grave. Di certo, al termine della cura bisogna mettere in programma una batteria di accertamenti colturali su urina e sperma onde verificare la guarigione batteriologica.

Questi accertamenti si posticipano almeno a circa 10 gg dalla fine del trattamento, onde evitare false negatività dovute alla recente azione degli antibiotici. Non penso infine che abbia avuto danno significativo dalla breve interruzione del trattamento. Sperando di averLe risposto utilmente, la saluto cordialmente.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta che mi è sicuramente di utilità.
In atto avverto ancora fastidi in area prostatica, minzioni frequenti (con qualche difficoltà, specialmente all'inizio dell'emissione) soprattutto di notte (con negative ricadute sul sonno). Ma immagino che, in questo, possa avere parte anche un elevato livello di stress personale.
Procederò senz'altro agli esami culturali tra circa una settimana: sperando che, nel frattempo, il problema non si riproponga.
Un cordiale saluto
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
I fastidi che Lei ancora riferisce indicano uno stato infiammatorio residuo, cosa alquanto comune in casi come il Suo, anche quando gli accertamenti batteriologici risultano negativi. Non esiti in ogni caso a rivolgersi ad un bravo urologo di Sua fiducia. Ancora cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio ancora, Dottore.
L'urologo è stato interpellato, tra qualche giorno effettuerò gli esami culturali di controllo.
Le rinnovo i miei più cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottor Conti, desidero aggiornarLa sugli sviluppi della mia vicenda. L'orinocultura (effettuata 8 girni dopo l'interruzione del Tazocin) ha evidenziato Pseudomonas spp 500.000. In relazione all'antibiogramma ho assunto Tavanic 500 cps, 1 al dì per 8 giorni (Le confesso che un forte stato di astenia mi avrebbe impedito prolungarlo oltre). Dopo 9 giorni una nuova orinocultura ha evidenziato lo stesso germe ma con carica di 5000 (referto che, per ironizzare, appare curioso: uno 0 in meno). L'urologo mi ha prescritto spermiocultura (che, in verità, mi crea qualche problema: raccolta del liquido la mattina con consegna entro un'ora !!....e Le chiedo se la procedura sia corretta non trattandosi di spermiogramma) ed eco renale, vescicale e prostatica. All'esame obiettivo la prostata è risultata non edematosa e non dolente. Al primo abg gli antibiotici sensibili sono risultati i fluorochinoli (levofloxacina, ciprofloxacina e norfloxacina con 3 +, l'ampicillina con 2 +, il cefacloro la claritromicina e l'amikacina con 1 +). Al secondo abg stesso esito per i fluorochinoli (ma la levofloxacina con 2 +), il ceftazimide e la fosfomicina con 2 +, l'amikacina con 1 +. L'amipicillina da 2 + sarebbe divenuta resistente.
L'urologo ritiene di non dover intraprendere ulteriore terapia antibiotica in attesa degli esami prescritti, il medico di base (alquanto esperto, ma cardiologo) mi dice che con un carica batterica inferiore a 10000 in genere non si procede a terapia antibiotica. Nel frattempo qualche fastidio (un senso di modesto bruciore, un dolore intermittente all'inguine destro collegato ad altra dolenzia intermittente in zona sopra iliaca destra) si è riaffacciato.
Sarebbe molto gradito un suo ulteriore parere. Le confesso di temere una cronicizzazione e di avere (stando ad un abg che mi pare un pò carente) un limitato numero di antibiotici a disposizione.
Le sarei anche grato se volesse chiarirmi (Le confesso di non avere ricevuto chiare risposte dai medici consultati) come ci si possa contaminare con lo pseudomonas a livello urogenitale in assenza di ricoveri ospedalieri, di accertamenti urologici invasivi e di comportamenti sessuali considerati a rischio (la mia compagna non accusa qualsivoglia disturbo - effettuerà comunque accertamenti - ma soffre di disturbi intestinali ricorrenti in ragione di un lontano intervento chirurgico al basso intestino).
Nell'attesa, La saluto cordialmente
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
La recidiva ( o meglio la mancata eradicazione dell'infezione da Ps. aeruginosa) indica che l'antibiotico non riesce a penetrare bene nei tessuti prostatici ove si annida o che esistono altre condizioni che ne sostengono la persistenza, come ad esempio una ritenzione cronica di urina.
Il fatto che si tratti di uno pseudomonas non indica nel Suo un contagio ospedaliero, quanto piuttosto un prolugato impiego di antibiotici attivi sulle vie urinarie (e' così?).
La trasmissione sessuale non è verosimile da donna a uomo, ma viceversa è invece possibile, con eventuali problemi di infezioni genitali femminili, quindi è consigliabile il profilattico. Ancora cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio, Dottore, per la tempestività della risposta.
Rispondendo al quesito che mi ha posto Le preciso che negli ultimi anni ho fatto rarissimo uso di antibiotici (se ben ricordo tre volte in quattro o cinque anni), esclusivamente il Velamox 1g cps per un paio di episodi di faringo-tracheite ed, all'inizio di agosto, per un'infezione dentaria (per 5 giorni). Come riferitoLe all'inizio, è stato proprio al termine di quest'ultima terapia (dopo 24 ore) che ha avuto a manifestarsi febbre elevata (con sintomatologia simil-influenzale) e, subito dopo, disturbi urinari.
Soggiungo che in queste ultime ore sono aumentati i fastidi (dolenzia intermittente) all'inguine destro, in zona sottoscrotale destra e nell'area iliaca pure destra. Non ho febbre né sintomatologie algiche diffuse (come avvenne all'esordio della prostatite, sempre che di semplice prostatite si tratti). Devo anche dirLe che mi è stata prescritta anche un' uroflussometria (immagino in relazione ad un'eventuale ritenzione urinaria).
Quanto ai rapporti sessuali sono stati interrotti all'esordio della patologia e per tutto il periodo di antibiotico-terapia...ovviamente sino a guarigione saranno protetti.
Le chiedo: è possibile che la terapia con Tavanic sia stata troppo breve ed è ipotizzabile (visto l'ultimo abg) un nuovo ciclo con questo antibiotico che mi ha dato ben pochi effetti collaterali ? ed ancora: i fastidi inguinali possono essere ricollegati alla recidiva ?
La ringrazio ancora e Le rinnovo i miei più cordiali saluti
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Utente
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Gentile Dottor Conti, nell' attesa di risposta al mio ultimo messaggio La aggiorno ulteriormente. Le eco prostatica (sovrapubica), vescicale e scrotale (manca quella renale) non hanno evidenziato alcunché di patologico se non una ancora non rilevante ipertrofia prostatica con varie calcificazioni (cose peraltro già note). Sono in attesa dell'esame culturale con relativo abg del liquido seminale (pronto tra uno o due giorni).
Confidando in un Suo ulteriore ed apprezzato parere, Le rinnovo le più vive crdialità
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Utente
Utente
Egregio Dottor Conti, sono rammaricato di non avere più ricevuto una Sua risposta. Immagino che Lei abbia avuto ben altro a cui provvedere ovvero non abbia ritenuto utile la prosecuzione di un dialogo diagnostico a distanza (che certamente soddisfa, almeno psicologicamente oltre che scientificamente, chi ha un disturbo: desideroso di ricevere - davanti al suo pc - un parere qualificato, magari ulteriore da quello ricevuto dallo specialista consultato).
La ringrazio comunque del tempo dedicatomi.
La saluto cordialmente
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

rispondo io alle sue richieste ma penso che il collega Conti attenda la valutazione colturale e l'uroflussimetria da lei promesse, prima di risponderle.

Detto questo poi le indico, come mia abitudine, se desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.



Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Caro utente, sono stato impegnato negli ultimi giorni come responsabile di un corso congressuale per urologi ed è per questo che non Le ho risposto, non certo per problemi di noia.
Effettivamente le indagini che ha effettuato, in particolare l'ecografia prostatica, aggiungono ben poco a quello che già si sa in merito al Suo caso, mentre permettono di escudere concomitanti patologie significative dell'apparato urogenitale.
Aspetto che Lei posti i dati batteriologici per un ulteriore commento, nel frattempo, ancora cordiali saluti
[#12]
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Utente
Utente
Le ringrazio, Dottor Beretta, per la sua risposta. L'esame culturale del liquido spermatico ha evidenziato la presenza di alcune colonie di stafilococco albo che, poiché non ritenuta patologica, non ha dato origine ad abg. Il referto ha suscitato nei curanti una qualche perplessità vista la pregressa ed evidente sintomatologia prostatica della fase acuta: per questa ragione è stato programmato un esame del secreto prostatico.
Di uroflussimetria non ricordo di aver parlato (mi è stata prescritta solo recentemente a seguito degli esiti culturali vari e dellle ecografie unitamente ad una nuova orinocultura). Restano i riermergenti anche se non eclatanti disturbi minzionali (che ho descritto in un precedente messaggio) ed un perdurante stato di iperstress complessivo (peraltro antecedente all'episodio acuto urinario) già in terapia specialistica
Ho la sensazione che la le due patologie interferiscano negativamente l'una sull'altra.
Ho già visitato le pagine che mi ha segnalato che ho trovato molto interessanti.
Un cordiale saluto
[#13]
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Utente
Utente
Gentile Dottor Conti, leggo solo ora il suo messaggio.
Dell'esito dello spermiocultura e dei successivi passaggi diagnostici ho già riferito rispondendo al Dottor Beretta. In sostanza mancano all'appello un esame del secreto prostatico (visto l'esito della spermiocultura), l'uroflussometria (prescritta recentemente) ed il responso di una nuova orinocultura (visto il riaffacciarsi di disturbi minzionali).
Le confesso che questa situazione mi stà provando psicologicamente (più di quanto già non fosse prima di questa problematica) e non le nascondo un certo timore legato ad un'eventuale cronicizzazione di infezione da un batterio che mi si dice essere un avversario piuttosto ostico. Resta anche la mia perplessità sul "come" possa essere stato infettato in assenza di rapporti sessuali cosiddetti "a rischio" e di altre patologie ritenute attivatrici di questo tipo di contaminazione (fatta eccezione di un ormai pluriennale colon irritabile).
Il mio più cordiale saluto
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

lei scriveva nella sua replica di lunedì 17 settembre 2012 00:30:13 #7 :
"...Devo anche dirLe che mi è stata prescritta anche un' uroflussometria (immagino in relazione ad un'eventuale ritenzione urinaria)." ...e per questo motivo pensavo che fosse imminente la sua esecuzione.

Detto questo poi le posso ancora dire di cercare di controllare, sempre con il suo medico di riferimento, il suo "iperstress complessivo" che sicuramente si intreccia e complica tutto il suo particolare problema urologico, come già da lei intuito.

Ancora un cordiale saluto..

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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Aspettiamo l'esito del colturale sul secreto prostatico. Se verrà confermata la presenza di germi banali (come accade spesso nelle prostatiti acute) i rapporti sessuali non c'entrano.
I germi possono avere altre porte per accedere alla prostata: una di queste è treoricamente a partenza dal colon - retto, tramite le vie linfatiche.
Non se la prenda più di tanto, mantenga sangue freddo e aspettiamo i nuovi esiti.
Ancora cari saluti
[#16]
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Utente
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Ringrazio sia il Dottor Conti che il Dottor Beretta....farò conoscere l'esito dei nuovi esami culturali e dell'uroflussometria. Nel mentre verrà preso di petto lo stato di stress patologico che ha sicuramente complicato (se non in qualche modo anche agevolato) questa non infrequente vicenda urologica.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Bene, qua siamo, appena avuti gli esiti delle indagini in corso, ci riaggiorni.

Cordiali saluti.
[#18]
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Utente
Utente
Gentili Dottori Conti e Beretta, mi è gradito aggiornarvi sugli sviluppi degli accertamenti effettuati (esclusa l'uroflussometria che, in ragione del fatto infettivo tuttora in corso, mi è stato detto di effettuare in seguito).
Eco vescicale e prostatica sovrapubica (mi è stata sconsigliata, in quel momento, la l'eco prostatica transrettale):
"vescica iperdistesa, a pareti ispessite, esente da grossolane lesioni vegetanti o parietali e da formazioni litisiache endoluminali.....la prostata appare di dimensioni aumentate (D.T.= 43 mm, D.A.P.= 40 mm, D.L. = 42 mm) ad ecostruttura disomogenea con volume stimato in 38 cc e peso in 40 gr.
Residuo postminzionale 80 cc".
Per il residuo specifico che, ragione del mio attuale stato di stress con sindrome ansiosa, la minzione mi è spesso difficile in ragione di una diffusa tensione muscolare.
Dopo 10 giorni dall'interruzione di Tavanic 500 mg per 8 gg:
- Orinocultura: Pseudomonas spp 5000 colonie;
- Spermiocultura: alcune colonie di stafilococco albo.
Perplessità del medico curante e quindi, dopo circa una settimana, ripetuti gli esami con questi esiti:
- Orinocultura: Pseudomonas spp 5000 colonie
- Spermiocultura: "Sviluppo di un discreto numero di Pseudomonas spp e stafilococco albo. Alcune colonie di Candida albicans".
Ulteriore perplessità del curante e, quindi, ripetuti (dopo alcuni giorni) l'esame presso altro laboratorio con questo esito:
- Orinocultura: Proteus mirabilis 1.000.000 di colonie;
- Spermiocultura: stesso germe con colonie non quantificate.
La perplessità del curante è divenuta per me sconcerto. Chi mi segue mi ha prescritto (sulla base dell'ultimo antiobiogramma per il Proteus e vista la mia insofferenza ad ulteriori intramuscolari di Tazocin) il Monuril 3 g non in due somministrazioni successive (come da indicazioni del fabbricante prodotto) ma per almeno 7 giorni considerato il tipo di germe e la carica batterica.
Da tutto questo la mia richiesta di un vostro graditissimo parere su:
- quale attendibilità si può attribuire alle culture effettuate vista la loro radicale diversità ?
- in ogni caso l'assunzione di Monuril per 7 giorni (pur con le motivazioni fornite dal curante) è da ritenersi corretta attese le prescrizioni fornite, per il prodotto, dalla casa farmaceutica ?
Ringrazio sinceramente per la vostra attenzione
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

a noi non chieda "attendibilità" che, da questa sede e non conoscendo le strutture che lei ha utilizzato, non possiamo darle.

Su farmaco, somministrato con quelle modalità e tempistica, purtroppo non possiamo confermare nulla e quindi risenta e manifesti le sue perplessità in diretta al suo medico curante.

Da ultimo rimane poi il consiglio comunque di sentire in diretta anche un esperto urologo.

Ancora cordiali saluti.
[#20]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Beretta, nel ringraziarla per la risposta le preciso: per le culture mi sono rivolto a strutture accrediatate, assai operative ed una piuttosto nota (a Milano ed a Roma). E' evidente che non era possibile chiedere (né online né di persona) quale attendibilità si potesse attribuire all'uno od all'altro responso (come confutarlo/li se non eseguendo un'ulteriore cultura presso un terzo laboratorio ?)...il mio quesito era piuttosto mirato a sapere se risulta possibile, nella conoscenza medica, che scompaia un germe e se ne affacci un altro (nel mio caso un proteus mirabilis al posto di uno pseudomonas).
Ho chiesto anche se risulti possibile l'assunzione di Monuril 3g per os per sette giorni.
Le confermo, infine, che l'urologo (anche esperto) è stato consultato...ma su costui non faccio commenti (nella pratica medica, come in tutte le altre professioni ed attività lavorative, non si è tutti uguali).
Cordiali saluti
[#21]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

al primo quesito, avendo cambiato laboratorio e strutture, non è possibile darle una risposta corretta.

Anche sull'indicazione terapeutica consigliata possiamo solo dirle che non è tipica ma spesso in medicina le indicazioni devono essere personalizzate alla particolare situazione clinica che si deve affrontare e quindi anche qui, senza una valutazione clinica diretta, nulla di serio le possiamo dire.

Ancora cordiali saluti.
[#22]
dopo
Utente
Utente
Buonasera ai Dottori Beretta e Conti. La mia antica prostatite è andata avanti tra alti e bassi. Recentemente,pur in presenza di analisi delle urine del tutto regolari, si sono ripresentati bruciori in zona prostatica e nella minzione con flusso ridotto. Ho nuovamente consultato l'urologo che, nel corso della consueta ispezione rettale, ha palpato con maggiore forza la ghiandola (che si era presentata particolarmente dolente) ed ha deciso di eseguire massaggio prostatico che ha subito determinato una profusa fuoriuscita di liquido. Quindi ha chiesto che urinassi in una provetta per la successiva analisi di laboratorio.
La procedura mi ha lasciato la ghiandola dolente (l'urologo l'ha ritenuta di accettabili dimensioni: 45x37x47) e con successive difficoltà minzionali (tra l'altro ridotte nonostante la cospicua acqua bevuta).
Desidererei sapere se, a fronte di una sospetta battenuria prostatica, tale manovra diagnostica sia opportuna o meno e se possa determinare una reinfezione del tratto urinario o altre negative ricadute sulla minzione. Preciso che da tempo urino con getto irregolare (flusso ridotto migliorato solo dopo l'uso di topster supposte) e che, spesso, sono costretto e dirigere il getto verso l'altro per facilitare l'uscita del liquido urinario...e mi chiedo se tale ultimo aspetto non possa essere indicativo di qualche sopravvenuta deformazione post infiammatoria dell'uretra e/o del collo vescicale (circostanze queste cui l'urologo non sembra avere dato peso). Da ultimo, insieme alla recrudescenza dei disturbi per cui sono andatato a visita, si è presentata una spiccata difficoltà nell'espulsione fecaleanche di feci morbide: e mi chiedo se tra le due cose vi possa essere un qualche collegamento
Ringrazio per l'attenzione. I miei più cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

l'ultima sua correlazione, come altre sue osservazioni e correlazioni, sono difficili da capire e da condividere.

L'esame, da lei fatto, si chiama test di Meares-Stamey e generalmente non scatena tali disagi o disturbi e può essere considerato alla stregua di una esplorazione rettale "prolungata".

Comunque ora risenta il suo urologo e con lui chiarisca il suo attuale problema clinico mentre noi attendiamo gli esiti dell'indagine da lei fatta.

Ancora cordiali saluti
[#24]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dottor Beretta. L'esame fatto è stato particolarmente energico tanto da procurarmi molto dolore...alla sua esecuzione la prostata era già in stato infiammatorio sicché le manovre endorettali hanno subito dopo acuito i fastidi che già provavo da giorni. In più oggi si sono aggiunti un nitido senso di infiammazione rettale e contrazioni muscolari nell'area pelvica sia genitale che rettale. Il che mi ha reso impossibile la defecazione seppure ne sentissi lo stimolo...il che non mi ci voleva. La ringrazio per l'attenzione. Ricambio cordiali saluti
[#25]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Comunque ora, senza troppe ansie e drammi, risenta in diretta sempre il suo urologo.

Cordiali saluti.
[#26]
dopo
Utente
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Gentile Dottor Beretta, ieri sono stato costretto a recarmi ad un pronto soccorso (urologo non reperibile nei fine settimana) per l'acuirsi dei disturbi. In particolare bruciore in zona perineale ed uretrale e dolore all'inguine sinistro (il punto maggiormente compresso in sede di esplorazione rettale). Dall'esame speditivo delle urine è risultata la presenza di molti leucociti (3/4 presenti, invece, in un recentissimo esame delle urine) sicché il medico operante ha consigliato una nuova assunzione di antibiotici....
L'esecuzione del massaggio prostatico (o test di Meares-Stamey) non mi era stato anticipato: perché (conoscendone le modalità esecutive, le possibili controindicazioni ed i fastidi che di norma procura) l'avrei rifiutato. Lei potrà confermarmi che la presenza batterica nella prostata può essere accertata anche con altre metodiche altrettanto efficaci.
L'urologo che me l'ha praticata (spero senza conseguenze vista la reinfezione in atto) avrà mie notizie solo ed eventualmente tramite un legale.
La saluto con la consueta cordialità
[#27]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

non precipiti verso prospettive medico-legali perché potrebbe essere difficile dimostrare che l'indicazione diagnostica datale non era corretta in quanto questa metodica è l'unica che permette all'urologo di valutare la reale situazione microbiologica a livello del secreto prostatico.

L'unico aspetto da ridiscutere, magari sempre con il suo urologo, è quello dell'informazione mancata sui possibili fastidi e sintomi post-esame.

Ancora un cordiale saluto.
[#28]
dopo
Utente
Utente
Capisco, vedremo. Le chiedo: durante la pressione intrarettale si possono provocare danni al nervo pudendo ? Ringrazio. Con viva cordialità
[#29]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Difficile pensare che un massaggio prostatico, anche se "vivace" e prolungato, porti ad un danno di tipo neurologico.

Ancora cordiali saluti.
[#30]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottor Beretta, ma mi chiedo se un danno al nervo pudendo sia in astratto possibile (ho letto che lo sbocco del nervo è situato a circa 2 cm dall'orifizio anale) anche se, sempre in teoria, difficile.
Approfitto della sua cortesia per chiederLe: un massaggio prostatico per così dire "vivace" su una prostata infiammata può provocare (tenuto conto che il germe a suo tempo isolato è uno pseudomonas spp) una diffusione sistemica del germe stesso? Tenga conto che, da allora, ho avvertito un grande senso di malessere generale con debolezza ed aumento della frequenza cardica (tra gli 80 e gli 88 battiti, tenuto conto che normalmente i miei sono tra i 60 ed i 70) pur in assenza di febbre.
Nel ringraziarLa ancora Le domando se è possibile reperire un suo recapito telefonico del suo studio di Roma.
Cordiali saluti
[#31]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

come già dettole molto difficile, anzi impossibile, pensare ad un "danno al nervo pudendo" dopo anche un massaggio vivace della prostata.

L'ultima domanda da lei fatta è invece "fuori area", particolare e non di interesse generale.

Ancora un cordiale saluto.

[#32]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio. Mi chiedo e Le chiedo, tuttavia, se la cosiddetta "spremitura" della prostata sia, come sento dire, procedura ormai desueta e, in alcuni casi, anche controindicata
Quanto al mia ultima domanda preciso di aver visto che Lei visita anche a Roma: ma non sono riuscito a reperire null'altro che l'indirizzo.
Ricambio cordiali saluti
[#33]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

le sue osservazioni sull'uso non più frequente del test a cui lei è stato sottoposto possono essere corrette ma vi sono alcune situazioni cliniche difficili che possono portare il medico a dare questa indicazione.

Infine l'ultima domanda da lei fatta è ancora "fuori area", particolare e non di interesse generale, cerchi meglio nel sito in altre sezioni e troverà l'informazione che le potrà essere utile.

Ancora un cordiale saluto.

[#34]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, nel mio caso non vi era alcuna situazione di difficoltà che giustificasse la procedura...che è stata tutt'altro che priva di conseguenze.
Per quanto altro cercherò meglio.
Ricambio cordiali saluti
[#35]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Per noi, da questa postazione, è difficile darle un giudizio finale sulle sue considerazioni personali.

Ancora cordiali saluti.
[#36]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Beretta, approfitto ancora della sua cortese disponibilità. La domanda è questa: della cosiddetta "spremitura prostatica" le ho già riferito...le ricordo che i germi originariamente idetificati erano lo Pseudomonas spp e/o il Proteus mirabilis. Da quella spremitura (sono trascorsi ormai dieci giorni) ho accusato uno stato di malessere generale, astenia, da circa due giorni dolore lombosacrale localizzato intermittente (con riflessi dolorosi e debolezza alle gambe, dolore ai glutei ed all'anca destra), dolore all'inguine sinistro e nella corrispondente area pubica, dolori dorsali, calo ponderale, disturbi intestinali (improvvisa stitichezza sospesa da defecazioni scarse e con feci sottili) ed oggi anche uno stato di inspiegabile senso di confusione...non ho febbre, la pressione arteriosa è nella norma, i battiti variano da 60 a 88 (di norma i miei, ex iperteso, oscillano normalmente tra i 65 ed i 75).
Pur comprendendo un'inevitabile difficoltà ad esprimere pareri a distanza e sull'attività svolta da un suo collega, le sarei grato di un suo parere sulla possibilità che quella "energica" manipolazione (effettuata su una prostata ancora in fase infiammatoria, ragione per la quale ho consultato l'urologo) possa causare una batteriemia e, nell'affermativo, se - a suo parere - sarebbe opportuno un sollecito controllo in questo senso.
Nel rinovarle il mio ringraziamento, la saluto con sincera cordialità
[#37]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

una batteriemia avrebbe altri sintomi più mirati e specifici che lei non ci riferisce; più probabile un aumento fisiologico del processo flogistico, cioè infiammatorio, già presente.

Comunque, se il problema perdura, essendo già passati dieci giorni dalla manovra diagnostica subita, un nuovo controllo urologico con gli esiti dal test eseguito, può essere anche indicato.

Cordiali saluti.
[#38]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottore. Avevo di menticato di dirle che, due giorni dopo la spremitura, un esame delle urine ha evidenziato la presenza di numerosi leucociti per cui mi è stato suggerita l'assunzione di Monuril 3 mg monodose (che ho assunto) ed, eventualmente, di Tavanic (non assunto). Il Monuril può avere attenuato i sintomi di un'eventuale batteriemia ?
Le rinnovo cordiali saluti
[#39]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

una vera batteriemia difficilmente viene "attenuata" e soprattutto arrestata con il prodotto da lei indicato.

Ancora un cordiale saluto.
[#40]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio e le rinnovo i miei più cordiali saluti.

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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