Fleboliti dello scavo pelvico

Buona sera Spett. Dottori, sono una donna di 48 anni, in menopausa da circa 3 anni con fortissime caldane e sudorazioni, non faccio uso di terapie ormonali se non quelle naturali, ma senza nessun risultato, in compenso ho avuto diversi disturbi causati suppongo dalla menopausa, il prolasso dell'utero di I II grado; sindrome da ostruita defecazione da addebitare al prolasso retto anale e al rilasciamento rettocele anteriore e posteriore; il distacco del vitreo occhio SX con notevole peggioramento visivo; un'ischemia all'alluce del piede SX e leggermente anche su quello DX; stasi venosa gamba DX ed altre sintomatologie sporadiche. Vi disturbo però per un'altra novità da lunedì 28/01/13 ho un forte dolore a livello del fianco DX con irradiazione anteriore e posteriore. E' una fitta che mi procura difficoltà anche a deambulare. Sono andata dal mio medico curante che essendo anche Ginecologo mi ha fatto l'ecografia e ha diagnosticato che si trattava di un piccolo calcolo di 4mm. situato all'uscita dell' uretere, (terapia antibiotica con Unidrox 600mg + spasmex), nessun risultato, così mi sono presentata al pronto soccorso dove mi hanno rifatto l'ecografia, la TAC (senza contrasto) e il prelievo del sangue, elenco brevemente i risultati: l'ecografia non ha rilevato nulla, la TAC addome completo mediante acquisizione di strati di 0,63mm di spessore ricostruzioni m p r coronali per sospetta colica renale DX, non ha rilevato niente di anomalo se non delle Fleboliti nello scavo pelvico; l'esame del sangue ha evidenziato la Bilirubina Totale 1.91 / Bilirubina diretta 0.45 / Bilirubina indiretta 1.16.
La mia domanda è questa: da cosa è portato questo dolore così acuto?
Il medico del pronto soccorso mi ha consigliato una visita urologica, sarei interessata ad un Vs. parere su quale strada percorrere per ottenere delle risposte concrete.

Vi ringrazio anticipatamente ed attendo Vs. cortese risposta
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Dr. Famiano Meneschincheri Urologo, Andrologo 3
GEntile Signora,
ho preso visione della Sua accurate e dettagliata e-mail. Da quello che mi scrive il Collega che ha eseguito l'ecografia Le aveva diagnosticato la presenza di un piccolo calcolo iuxta-vescicale delle dimensioni di circa 4 mm. Gli esami eseguiti successivamente non mostravano piu' niente in quanto e' molto possibile che il piccolo calcolo lo abbia espulso spontaneamente. Comunque se i fastidio dovessero perdurare Le consiglio anche io di ripetere una visita urologica ed esami diagnostici di controllo.
Distinti saluti.

Dr. Famiano Meneschincheri
SPECIALISTA IN UROLOGIA
ANDROLOGIA - DIRIGENTE MEDICO

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signora,
in effetti il tipo di dolore è molto sospetto per una colica renale, il rilievo ecografico del piccolo calcolo sarebbe stato del tutto coerente. Purtroppo però in medicina talora ci si trova a a dover dubitare anche delle cose ovvie! La negatività della TAC parrebbe inequivocabile, ma va comunque interpretata criticamente nel quadro della sua situazione attuale. A distanza non è possibile disporre di tutti gli elementi necessari per giudicare e fare delle ipotesi non avrebbe alcun senso. Le raccomandiamo pertanto di farsi visitare appena possibile da un nostro Collega specialista in urologia, non è affatto raro che si debba consigliare una terapia anche per i calcoli "fantasma".

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
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Spett. dottori, Vi ringrazio per la consulenza, seguirò il Vs. consiglio
buona giornata
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