Medico curante

Buonasera,
sono un ciclista amatoriale da circa 20 anni(5000km/anno) e dallo scorso giugno ho iniziato ad avvertire prima un fastidio all'appoggio della sella,sottovalutato,che poi si è evoluto in bruciori ad urinare.Medico curante:15gg di riposo,fosfomicina e antifiammatori.Litri di tisana all' uva ursina.
Ho ripreso la bici avvertendo ancora dei bruciori lievi in "punta",poi evoluti in"scosse"o fitte lungo il pene,nonchè senso di corpo estraneo in zona anale.Difficoltà a urinare e bruciori post ejaculatori nella fase acuta.
Nei primi momenti(ora non piu') quasi torpore nella parte sx dello scroto.
Urinocoltura negativa e PSA nella norma,eco basso addome regolare.
L'urologo dal quale sono tuttora in cura mi ha diagnosticato una prostatite(senza palpazione e senza ulteriori esami) .Mi consiglia di non usare la bici ma sorprendentemente la"scagiona",dicendo che la bici amplifica una patologia che già esiste ed è molto diffusa.
Ciproxin 20gg,senza alcun risultato
Mi ha quindi dato Bassado per 10gg seguito da 3 mesi di Avodart.
Certo non mi sento nella fase acuta iniziale ma tutta questa cura non mi ha fatto guarire.Alcuni giorni mi sento bene,altri il bruciore nel pene e ad urinare ritorna.
L'urologo mi pratica quindi dei tamponi uretrali: Proteus Mirabilis e Strept.Agalactie.
Paradossalmente gioisco alla notizia perchè credo di aver finalmente trovato il bersaglio da colpire.Inizio la nuova cura con rinnovato spirito.
Ho fatto già 15gg di Bactrim e oggi inizio i 15gg con Augmentin.
Puo' succedere di fare un pajo di gg. di fila in cui mi sento benissimo,per poi ritornare a sentire quella scossettina strisciante al perineo oppure piu frequentemente un bruciore alla base del pene,palpando con le dita la base inferiore e il solito lieve bruciore a urinare.Stranamente nel corso della giornata il fastidio puo' comparire per poi sparire.Ho l'impressione che dopo ejaculazione senta piu' bruciore,anche se non è la regola.
Di solito al risveglio non ho fastidi,maggiori verso sera.
Un urologo contatto mesi fa on-line mi disse di non fare inutili cure antibiotiche perchè sicuramente il mio è un caso di infiammazione del pudendo.In questi mesi sono stato pure da un osteopata per delle manipolazioni,senza esito.
Sto seguendo con scrupolo cio' che mi dice l'urologo di fiducia ma ogni tanto mi domando se veramente non sia una questione di nervi infiammati oltre che di infezione batterica.
Cosa ne dite?
E' normale stare bene dei giorni e altri no?
Quanto ci puo' mettere un antibiotico ad agire?
Perchè mi han fatto fare tamponi e mai spermicoltura?
Chiedo cortesemente un parere.
La situazione,visto l'impegno,è a dir poco frustrante.
Ma non voglio mollare.
Grazie per avermi ascoltato.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

alle sue risposte specifiche è difficile risponderle da questa postazione, senza una valutazione clinica diretta, in modo preciso e corretto.

Comunque da qui le posso invece consigliare, se non ancora fatta, la lettura anche di questi articoli, pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto