Catetere,ipb

Buongiorno, ho mio padre che ha avuto un ictus un anno e mezzo fa e da quel periodo è portatore di catetere vescicale. Ha fatto 6 mesi consecutivi di riabilitazione e le cliniche per comodità preferiscono il catetere. Poi dopo qualche mese a casa ha avuto un infezione alle vie urinare che gli è stata curata all’ ospedale. Dopo 8 mesi si verifica di nuovo un infezione alle vie urinarie e anche qui curata in ospedale e l’ Urologo gli ha fatto vari esami tra cui una cistoscopia che ha rilevato un IPB e l’ Infezione dice l’ Urologo che è dovuta al ristagno di urina. Mi ha consiglio di togliere il catetere e di vedere come urina senza di esso e che se dovesse andar bene 3-4 volte al giorno svuotare la vescica con il catetere ad intermittenza. Voi cosa mi suggerite? Sto in panico e preoccupata per queste manovre. Ho paura che togliendo il catere non riesce ad urinare.
Inoltre, il catere che porta è un ch20 può passare al 18? Lui prima indossava un 18, non capisco perché ha un 20 da un po’.
L urorec ca usato con il catetere? L urologo mi ha detto che mio padre è portatore di catetere e che l urolec serve a poco. Oltre a questo non prende farmaci per IPB
Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Per giudicare sarebbe necessario conoscere qualcosa di più sulle condizioni generali di suo padre, anche se immaginiamo non siano brillanti ... In situazioni molto degradate il catetere a permanenza può costituire un compromesso forzato, poiché altri approcci aggiungono difficoltà ad una assistenza già problematica (paziente allettato, eccetera). Ovviamente, fino a quando non si prova a rimuovere il catetere non si può sapere se e come la minzione spontanea possa riprendere. Se si vuole andare incontro a questo tentativo, è opportuno che la silodosina venga somministrata continuativamente almeno per una settimana. Ovviamente, con il catetere a permanenza a tempo indefinito, la silodosina non ha invece alcuna indicazione. I cateterismi ad intermittenza sono senz'altro più "puliti" e riducono il rischio di infezione, ma comportano - come dicevamo - un notevole aumento del carico assistenziale che raramente può essere affrontato in situazioni comuni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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