Nell ultima eco di divembre 2018 riscontrate dimensioni prostata 38x39x45 totale volume cc 34,88

Salve,
circa 2 anni fa mi é stata diagnosticata una ostruzione urinaria con uroflussometria, con residuo vescicale sino a 80/90 ml e un diverticolo vecicale.. prescritto XATRAL.
invero ricordo che da sempre (fin dai 20 anni) ho avuto il mitto lento.
Da circa due anni inoltre ho il PSA oltre 3
3,80 ottobre 2017
3,49 novembre 2017
e a marzo 2019 PSA 3,73, FreePSA 0,456, Ratio 12,22,
nel 2011 era 1,33.
Nell ultima ECO di divembre 2018 riscontrate dimensioni prostata 38x39x45 totale volume cc 34,88, con nuclei calcifici (in realtà già dall eco del 2012 trovate queste calcificazioni, ma le dimensioni della prostata erano più ridotte 25 24x30).
Nella ultima EDR del 9 marzo 2019 "prostata liscia, molle parenchimatosa, al tatto dolente" e diagnosticata anche una prostatite con prescrizione di ceftriaxone fiale x 10 gg.
In questo grado, da circa 2 anni, ho erezioni lente e non sempre piene...

Quale la causa di tutto lo stato? Prostatite effetto del residuo vescicale? O ipertrofia causa della ostruzione?
Ho un IPB con ricorrenti prostatite?
Il Ratio PSA sotto 0,20 è preoccupante o compatibile con la cordizione attuale (prostatite+probabile IPB)??
Quali sono i motivi di preoccupazione per il futuro?
Come posso prevenire le prostatiti? Come posso fare regredire la.leggera IPB?

Sono davvero triste per il mio stato.
Attendo fiducioso...E ringrazio sin da ora
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Il fatto che lei abbia sempre urinato con getto ridotto ci fa pensare alla possibile presenza di un collo vescicale ristretto su base congenita, sul quale si siano progressivamente sovrapposte delle prostatiti (vedi comparsa di calcificazioni) e più recentemente anche un iniziale ingrossamento benigno. I I valori del PSA sono compatibili con questa storia ed al momento non particolarmente preoccupanti. Tutto questo ovviamente concorre alla presenza di disturbi urinari da ostruzione e, probabilmente, anche da scarsa contrazione della vescica. Considerata la sua età relativamente giovane, il ristagno vescicale e la presenza di un diverticolo (del quale non ci riferisce le dimensioni) induce ad una azione correttiva abbastanza sollecita, prima che la vescica si sfianchi in modo difficilmente reversibile. La situazione va però affrontata seriamente e non solo empirico con la somministrazione di farmaci a scopo palliativo. Pertanto si ritiene indicato uno studio sia anatomico che funzionale dellle basse vie urinarie con esecuzione di una endoscopia (uretro-cistoscopia) ed una indagine urodinamica (studio pressione-flusso). Questa ultima indagine è l’unico modo per studiare la contrazione vescicale. In base ai risultati di questi esami si potrà decidere cosa sia più opportuno per lei, soprattutto dal punto di vista operativo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la Sua risposta così lucida ed analitica. Mi chiedevo se, in definitiva, sarà mai possibile ridurre le dimensioni della prostata?
Inoltre, è verosimile pensare che il tono vescicale sia stato sempre questo e che pertanto, in realtà, non possa peggiorare?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Al momento non esistono terapie mediche in grado di ridurre il volume della prostata in modo tanto efficace da evitare gli interventi disostruttivi. Finasteride e dutasteride sono farmaci che hanno questa dimostrano questa attivitá, ma certamnte mai in modo risolutivo. La prolungata ostruzione, anche se spesso inavvertita, tende a sfiancare la vescica nel lungo periodo.
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dopo
Utente
Utente
Gli interventi di disostruttivi cui accenna che percentuale di risoluzione hanno e complicanze comportano? Sono consigliabilì già nel mio stato, alla mia età?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Nel suo caso parrebbe trattarsi di un restringimento del collovescicale, per ora con scarsa componente di ingrossamento prostatico. La sezione o resezione endoscopivca del collo vescicale è un intervento relativamente semplice, eseguito con tecnica classica o con il laser, dovrebbe permettere un miglioramento del flusso con minore affaticamento vescicale. Le indicazioni sono ovviamente tutte da calibrare in base agli esiti degli accertamenti di cui già s'è detto.
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore, Tale intervento può produrre effetti negativi sui meccanismi erettili o sulla eiaculazione? O quali altre problematiche? E con che frequenza probabilistica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Come tutti gli interventi sulla prostata ed il collo vescicale, l'effetto sulla sfera sessuale è la riduzione del volume di liquido seminale emesso all'eiaculazione. Sensibilità ed erezione non vengono alterate.
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