Escherichia coli su urine

Buonasera
Sono Monica e ho 33 anni.

Da un mese circa sto avvertendo sintomi di cistite soprattutto dopo il fine settimana.

Alla cistite si accompagna un forte gonfiore e un po di mal di stomaco.

Inizialmente davo colpa all'alcol e al mangiare irregolare del weekend, ma anche dopo una dieta in bianco la situazione non é migliorata.

Ho quindi fatto un'orinocoltura e sono risultata positiva all'escherichia coli (carica batterica 53713).

La dottoressa mi ha prescritto ciprofloxacina 250 mg due volte al giorno, IPP, fermenti lattici e magnesio citrato la sera.

Dopo 5 giorni, sentendo ancora bisogno di minzione, la dottoressa mi ha suggerito di finire la seconda scatola di ciprofloxacina.

Oggi sono all'ottavo giorno di antibiotico e ancora a tratti sento una sensazione di calore a livello di vescica e un leggerissimo bisogno di minzione.

Preciso di aver bevuto abbastanza alcool lunedì in occasione del mio compleanno, non so se può aver influito e inoltre ho avuto rapporti durante il weekend con il mio compagno.

Cosa posso fare, perché nonostante l'antibiotico non mi sento guarita?
Inizia a tornarmi un forte gonfiore e reflusso, forse a causa dell'antibiotico?
Ho anche delle fitte al petto ed essendo io ansiosa e ipocondriaca la cosa non mi giova.
Sono disperata non so se smettere l'antibiotico o meno... la dottoressa mi ha detto di finirlo prendendolo in tutto per 10 giorni ma se non ha fatto effetto in 8 giorni perché dovrebbe farlo in 10?
Da questa mattina ho inoltre diarrea.

Grazie mille,
Monica
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La terapia antibiotica può debellare l'infezione, ma spesso la mucosa vescicale rimane infiammata ancora per qualche tempo e questo giustifica la presenza di una coda di disturbi irritativi. Qualche anti-infiammatorio può contribuire, m in linea di massima è una situazione che deve andare a risolversi spontaneamente. Altra cosa è la tendenza alla recidiva di cistiti, in particolare sorrette da batteri tipicamente intestinali come l'E. Coli. Questo porta a pensare in primo luogo ad una funzione intestinale non buona, con alterazione della normale flora batterica (microbiòta). Non è necessario avere disturbi intensi, è sufficiente un po' di comune stitichezza, inoltre molte intolleranze alimentari sono misconosciute.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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