Ricorrenti infezioni urinarie possono dipendere da caruncola uretrale o da cistocele di2 grado?

buongiorno ho 65 anni, e sono in menopausa da parecchi anni, sono due anni che combatto con infezioni urinarie sempre piu' ricorrenti all'inizio almeno trascorreva un mese tra una infezione e l'altra, adesso purtroppo mentre sto facendo l'antibiotico come da antibiogramma, mi ricomincio a sentire male con dolori alla vescica e all'uretra dove ho la caruncola uretrale.
Ho anche il cistocele di secondo grado.
Non riesco piu' ad avere una vita normale, non posso stare seduta perche' mi fa male in corrispondenza dell'uretra e sento la vescica schiacciarsi.

dall'uretrocistografia non c'era niente di anormale tranne la vescica poco contenitiva (300ml) al massimo riempimento.
mi e' stato diagnosticato anche un probabile liken scleroatrofico vestibolare a causa di una macchia bianca.
l'anno scorso in segnuito ad un ciclo di urovaxom per qualche mese sono stata discretamente poi come l'ho sospeso sono ricominciate le infezionie questa volta con un batterio diverso la klebsiella pneumoniae che e' stata debellata con antibiotici.
vorrei saper che accertamenti potrei ancora fare per riuscire a d eliminare queste infezioni e relativi bruciori e dolori alla vagina che non mi danno pace
ringazio anticipatamente per la risposta
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
L'irritazione vaginale è un fenomeno esterno, dovuto al passaggio dell'urina acida su una mucosa vaginale distrofica post-menopausale. Questo aspetto particolare sarebbe di maggior competenza ginecologica e probabilmente meriterebbe un supporto ormonale locale (es. ovuli di estrogeni, ecc.).
Anche la vescica risente in parte di questa carenza ormonale, rendendosi più sensibile alo sviluppo di infezioni, così come il suo prolasso (cistocèle) che induce un certo ristagno di urina in cui i batteri sguazzano volentieri.
Il problema scatenante a molte, che si sovrappone a tutti i fattori favorenti che abbiamo elencato, è senz'altro una malfunzione intestinale, che induce uno squilibtoio della flora batterica locale (microbiòta) con facile colonizzazione dell'area genitale da parte di batteri più aggressivi che assai facilmente risalgono alle basse vie urinarie. Questo aspetto intestinale deve essere affrontato in modo serio ed attivo, anche ricorrendo all'aiuto di un gastro-enterologo e, soprattutto di un dietologo/nutrizionista, poiché l'alimentazione è il mezzo più efficace per correggere i problemi intestinali. Se non si fa in questo modo, tutte le possibili cure urologiche rischiano di essere armi spuntate.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Menopausa

Cos'è la menopausa? A quale età arriva e come capire se è arrivata: i sintomi e i consigli per affrontare questa fase della vita della donna.

Leggi tutto