Testosterone basso e calo erettile

Buongiorno, scrivo qui per chiedere il vostro parere prima della visita che avrò col mio andrologo tra due settimane.
Ho 25 anni e sono in cura per un calo nell'erezione, ho effettuato un ciclo di tadalafil 5 mg a giorni alterni associato alle onde d'urto.
L'ecolordoppler in fase dinamica ha riscontrato una leggerissima fibrosi nella tunica albuginea.
Gli esami del sangue a ottobre avevano riscontrato un livello di testosterone un po' basso ma comunque ampiamente nei limiti (3.2 ng/ml con soglia a 2.4).
Il dottore ha deciso comunque di alzarlo un po' prescrivendomi dhea 50mg tutti i giorni per 4 mesi.
Dopo le onde d'urto e la terapia l'erezione è migliorata ma non sono guarito, senza tadalafil il calo è ancora presente.
Rifacendo le analisi del sangue questa settimana i valori ormonali sono peggiorati con il testosterone totale sceso a 2.25 ng/ml (soglia a 2.4) e il valore delle shbg scese da 11.05 ng/mol di ottobre a 8.00 ng/mol (con soglia minima a 11).
Il resto dei valori (specie gli ormoni tiroidei) sono tutti nella norma.
A questo punto volevo chiedere il vostro parere, prima di tutto, a 25 anni valori cosi bassi di testosterone possono essere la causa del mio deficit erettivo?
E poi, cosa può averlo causato se tutti gli altri altri valori sono corretti?
All'esame fisico il dottore aveva visto i testicoli un po' ristretti mi chiedo se possa essere dovuto a questo.
Io non ho mai avuto problemi di sviluppo nella pubertà o altro, ho tutti i caratteri secondari (barba, voce ecc) quindi sembra quasi che all'improvviso da un paio d'anni il mio corpo abbia iniziato a produrre sempre meno testosterone.
Si può guarire senza una cura a vita?
Grazie mille del vostro tempo e rimango in attesa.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

in queste situazioni cliniche molto particolari, difficile per noi capire se vi è o meno un problema senza una valutazione clinica diretta, e quasi impossibile formulare una risposta mirata e corretta.

Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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