Minima insufficienza mitrale

Buongiorno,
A seguito di alcuni disturbi occorsi a seguito di sforzi fisici da lavoro e sport (senso di oppressione al petto e affanno), principalmente nella fase di recupero e quelle che ho personalmente interpretato come aritmie, ho effettuato una visita cardiologica con ecg e eco cuore.

Tali disturbi li ho da molti anni e non sono mai riuscito ad individuare la causa è continuo a fare periodici controlli sempre negativo fino alla visita dì questo pomeriggio.

Durante il corso della visita il cardiologo mi ha tranquillizzato sul fatto che tutto sia nella norma e non ci sia niente da segnalare e questo mi ha rassicurato, ma una volta a casa ho letto il referto per condividerlo con il medico curante che mi ha prescritto il controllo e mi sono preoccupato per quanto scritto e che qui riporto:

Non fumatore;
Non familiarità per CAD;
Assunzione di gaviscon per Reflusso esofageo.

Normali valori pressori
Buono il compenso
All’ecg ritmo sinusale 55/m con profilo nella norma;
Normale diametria cavitaria;
Normale l’arco aortico;
Normali gli spessori parietali;
Normale la funzione longitudinale del ventricolo destro, onda S m/sec.

Funzione ventricolare globale conservata.

Non asinergie zonali;
Normale la giunzione pericardica;
Non segni di ipertensione polmonare;
Minima insufficienza mitralica.

Da programmare senza fretta un test ergometrico.


Questa minima insufficienza mitrale mi sta facendo preoccupare e non ho potuto chiedere informazioni al cardiologo poiché mi trovavo già a casa.

Il mio medico curante sostiene che non è nulla di preoccupante, sostenendo che potrebbe essere costituzionale perché sono magro e alto e che posso stare tranquillo praticando sport e continuando con il mio lavoro da vigile del fuoco.

Ripropone un controllo tra due anni.


Posso stare veramente tranquillo e continuare la mia vita o si ritiene opportuno effettuare ulteriori approfondimenti?

Grazie a chi potrà darmi un ulteriore parere.

Cordialità