Esofagite da reflusso grado A

Salve,
qualche settimana fa, su consiglio di un otorino, mi sono sottoposta ad una esofagogastroduodenoscopia visto che da mesi avevo continui problemi alla gola (laringiti, faringiti, afonia). Dall'esame è emerso che soffro di un' ESOFAGITE DA REFLUSSO GRADO A (Esofago con presenza di erosioni lineari al terzo inferiore) ed ERNIA IATALE DA SCIVOLAMENTO.
Il mio medico mi ha prescitto l'Esomeprazolo da 40 mg per 2 settimane e da 20 mg per le due settimane successive, più un cucchiaio di GAVISCON la sera prima di andare a letto.
Ho provato per qualche giorno ad assumere una pasticca di Esomeprazolo da 40 mg la mattina prima di colazione, ma purtroppo non la tollero bene.
Ho l'intestino molto delicato quindi subito dopo qualche ora dall'assunzione dell'Esomeprazolo comincio subito a gonfiarmi in maniera spropositata
(dolori e crampi ovunque) e verso il tardo pomeriggio mi prende una forte sonnolenza mista a stordimento che mi rende impossibile proseguire nella normale routine quotidiana (non sono nemmeno in grado di guidare l'auto né di stare in piedi!!!).
Mi chiedevo se nonostante ciò devo continuare con questa cura che rende la mia vita quaotidiana un disastro! Possibile che non esistano altri farmaci da provare?
Grazie.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
i PPI sono i più efficaci,
l'alternativa è cambiare il PPI, oppure usare prodotti di barriera come il magaldrato,
oltre a norme igienico-comportamentali (le segue?).

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Potrebbe chiedere al suo medico di modificare il farmaco con altre molecole come rabeprazolo, pantoprazolo. In effetti, i farmaci antisecretivi possono (paradossalmente) dare effetti collaterali proprio del trato digestivo.
Segua anche le norme igienico-dietetiche:

https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#3]
Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
l' inibitorie di pompa protonica è il miglior far avo possibile nella malattia da reflusso. Se vi sono fenomeni di intolleranza dovra consultare il gastroenterologo per una eventuale variazione terapeutica.

Dr. Roberto Rossi

[#4]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le celeri risposte.
Prenderò in considerazione tutti i vostri consigli, avrei soltanto un ultimo quesito da porre.
Ho cominciato ad avere queste forti laringiti, faringiti ed episodi di afonia a seguito di una brutta influenza gastro-intestinale che mi ha colpito verso la metà di gennaio. Sono stata molto male, ho avuto febbre, tosse, mal di gola e molteplici episodi di vomito. Una volta guarita dall'influenza, ho continuato tuttavia ad accusare questo persistente mal di gola e dopo qualche tempo ho avuto anche problemi di afonia.
Ora mi stavo domandando se le erosioni lineari al terzo inferiore, che la esofagogastroduodenoscopia ha rilevato, non possano essere dovute a questi molteplici episodi di vomito, causati dal virus grastointestinale che mi ha colpito a gennaio, piuttosto che ad un reale problema di reflusso.
Mi spiego meglio, io non ho mai avuto né tuttora accuso bruciori, acidità di stomaco, dolori al petto o difficoltà a digerire.
Mi chiedevo quindi se il reflusso gastroesofageo può davvero essere così asintomatico.
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Il tempo intercorso (diversi mesi) fra l'evento intestinale (gennaio) e la gastroscopia (qualche settimana fa)
rende improbabile l'ipotesi.

Piuttosto vorrei dirle che i sintomi legati al reflusso possono non solo apparire vari e talora apparentemente bizzarri,
ma è altrettanto possibile che siano minimi o assenti il che meraviglia se li si rapporta alla patologia macroscopicamente evidente.

Cordialmente
[#6]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentilissima,

potrebbe essere utile nel suo caso approfondire con un'indagine di tipo funzionale, la pH-impedenzometria esofagea, per valutare le caratteristiche del reflusso (composizione, entità, ecc) considerando la scarsa sintomatologia in rapporto alle lesioni esofagee.

Cordialmente


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