La celiachia erano negative, ma non ho mai effettuato una gastroscopia

Gent.ssimi, è dalla nascita che soffro di evacuazioni frequenti, 3-4 volte al giorno, mi è capitato anche di avere episodi di stipsi ma molto rari.Alcune volte con diarrea, altre no (niente sangue e nessun dolore fisico tranne crampi ed il bisogno impellente di evacuare,alcune volte anche solo contenuto "acquoso"). Da un anno il problema si è amplificato compromettendomi la qualità della vita. I giorni in cui avevo stipsi sono pressoche' spariti ed il problema si manifesta solo dopo i pasti, la mattina raramente ho problemi. Ho fatto tutti i controlli opportuni e la diagnosi e' stata sempre la stessa (colon irritabile) oltre ad un ipotiroidismo preclinico (tsh 7.3,4.3 ft3, 1.6 ft4) per il quale assumo dal 17 aprile eutirox 25mg. Ho provato diversi stili di alimentazione sotto il consiglio del mio allergologo e gastroenterologo, tra cui anche cibo senza glutine per un mese correlato ad una alimentazione povera di nichel per una piccola allergia (++), solo piccoli benefici che tuttavia non risolvevano radicalmente il problema. Tra i vari farmaci che ho assunto (ansiolitici, antispastici + fermenti lattici) l'unico che dava un po' di sollievo era il levopraid, ma dopo averlo assunto per 3 mesi ero di nuovo al punto di partenza. Le analisi del sangue per la celiachia erano negative, ma non ho mai effettuato una gastroscopia con biopsia per accertare la presenza di questa patologia perche' nessun mio medico me l'ha prescritta. Idem per la colonoscopia, effettuata a settembre, nessun problema riscontrato. Dopo questa carrellata di informazioni volevo chiederVi: siccome fumo circa 20 e più sigarette al giorno, è possibile che sia il "fattore scatenante" di questo mio problema? Ve lo chiedo perche' ahimé è l'unica prova che non sono riuscito a fare a causa della mia dipendenza. Sono a conoscenza che il fumo influisce parecchio sulla peristalsi intestinale e sull'infiammazione della mucosa, ma poiche' fumo da quando avevo 20 anni (e ne ho 28) e questo problema ce l'ho da sempre, possibile ritenere la nicotina unico fattore responsabile del mio continuo bisogno di evacuare? Da premettere che fumo anche la mattina ma non succede nulla. Non metto in dubbio l'operato del mio gastroenterologo ma purtroppo avere questo problema e non capire a cosa sia dovuto mi manda in blackout. Sono un tipo abbastanza ansioso ed iperattivo e conosco il nesso "intestino = secondo cervello", ma raramente mi sono successi episodi diarroici quando ero in ansia per qualcosa o nervoso, anzi piu' che altro avevo tachicardia e respiro affannoso;si manifestano piu' che altro quando sono tranquillo.
Per il momento è tutto, ho provato a sintetizzare.
Premetto infine che non ho mai sofferto di alcuna patologia (tranne questa) e pratico regolarmente sport da tantissimi anni per manternermi in forma.
Se mi vengono in mente altri episodi cerchero' di scriverli dopo.
Grazie anticipate a tutti voi.
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentilie utente,
vedo che è ben cosciente del suo problema e della natura dei suoi sintimi dati dal colon irritabile. Certamente il fumo non giova. Il trattamento medico risolutivo non è possibile ( come in altre affezioni del canale alimentare) mentre è possibile controllare i sintomi con dieta e terapia specifica indicata da un gastroenterologo. Ha effettuato il test di intolleranza al lattosio ?

Cordialmente


Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
che si tratti di un colon irritabile sembra assai probabile,
ma, a quanto dice, non ha effettuato indagini sulle sue feci ed indagini di carattere generale (o almeno non le cita),
tenga conto che il distiroidismo influisce sulla peristalsi intestinale e sull'umore,
oltre poi al fumo che è anche gastrolesivo.

Per quanto dice le consiglierei di assumere della diosmectite per compattare le feci,
oltre poi a farsi controllare da uno specialista gastropenterologo.

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le immediate Risposte. Fosse stato per me avrei anche inserito tutti i valori delle numerose analisi da me effettuate. Ma risulterebbero dei post lunghissimi. Ho fatto tutto: Breath test lattosio, int, alimentari, prove allergiche, esami feci specifiche. Ho elencato solo le mie uniche patologie riscontrate da "tutte" le analisi.
[#4]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
La comprendo bene. Anche per noi non e semplice darle una soluzione che dovrà trovare solo rivolgendosi ad un buon (e paziente) gastroenterologo con cui avviare un percorso terapeutico. Tenga anche conto che nella scala terapeutica del colon irritabile c'è anche il consulto con lo specialista psicologo ( che prenderei in considerazione).

Cordialmente

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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
La normalità delle sue analisi conforta noi e lei,
e dovrebbe indurla ad ottimizzare i suoi ritmi di vita in modo che
anche il suo colon ne tragga beneficio.

Auguroni
[#6]
dopo
Utente
Utente
Egregi Dottori, purtroppo devo dissentire dai vostri buon auspici di regolare i miei ritmi di vita in modo che il colon possa trarne beneficio. A parte l'essere un fumatore, conduco una vita molto sana specie nella nutrizione e non ho motivi per cui debba essere preoccupato e teso. L' unica cosa per cui necessitavo richiedere un vostro consulto era solo quella di sapere se si puo' guarire da questa patologia dato che, pur sapendo che rappresenta la vostra "bestia nera", me la porto avanti da 28 anni.
Possibile che non esista niente o non sia stato ancora sperimentato nessun farmaco in grado di dare sollievo a tutte le persone affette da questa socio-invalidante patologia?
Con tutta la buona fede ed esperienza non credo che tutta questa patologia sia dovuta solo ed esclusivamente all'alimentazione ed alla psiche.
Cordialmente.
[#7]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Come le ho riferito precedentemente in ultima analisi,nella terapia del colon irritabile, c'è anche il percorso psicologico/psichiatrico. L'articolo del dott Pacini
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/562-colon-irritabile.html

Conclude così:

>>Il colon irritabile è una malattia curabile. Esistono farmaci che riescono a modificare la motilità intestinale, ma anche alcuni farmaci antidepressivi e neurolettici che sono in grado di neutralizzare l'irritabilità intestinale, permettendo un'alimentazione libera e senza brutte "soprese" intestinali, o comunque ridimensionando la gravità dei sintomi e la frequenza delle crisi.<<

Concordo con quanto dice il collega solo che non direi " malattia curabile", ma "controllabile". Purtroppo non esiste, come per altre patologie dell'apparato digerente, una terapia risolutiva, ma il gastroenterologo ha diversi farmaci che può proporre. Ma il percorso ed il risultato farmacologico non è immediato.

Cordialmente

[#8]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Lei centra un problema (quello etiopatogenetico) che, purtoppo,
non potremo risolvere in questo consulto.

Nel colon irritabile si tende a chiamare in causa lo stress (ma senza che ne ve sia alcuna prova).
Certo è, che i fattori psicologici sono decisivi, sia per aggravare e a volte scatenare i sintomi, oltre che per alleviarli.
Vi sono poi forme ipo-cinetiche ed iper-cinetiche, insomma è un quadro clinico variegato.

Gli studiosi, infatti, non hanno ancora scoperto una causa specifica della SII (sindrome dell'intestino irritabile):
si è pensato ad un particolarmente sensibile e reattivo a determinati alimenti e allo stress; anche il sistema immunitario potrebbe esservi coinvolto.

In ogni caso abbiamo a disposizione una serie di presidi ed accorgimenti comportamentali ed alimentari che "funzionano",
altrimenti non staremmo nemmeno a parlarne.
In ultima analisi è una malattia, io direi, "gestibile".

Cordialmente
[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Gentilissimi Dottori (con la D maiuscola), che il sabato sera alle 23:20 rispondono a delle domande.
Un ultima cosa: Neurologo, Psicologo, Psichiatra o Psicoterapeuta? A quale di questi ( a malincuore dovrei come dice il Dott. Cosentino ) rivolgermi? Grazie.
[#10]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Si parte con lo specialista psicologo e poi si vedrà. Non trascuri comunque un buon gastroenterologo con esperienza nel settore: ci sono ancora margini terapeutici.

A risentirci. Sperando che il nostro aiuto possa essere di sollievo ...al suo colon ( anche questa è terapia psicologica).

[#11]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore! Ma il mio gastroenterologo mi ha congedato dicendo che avrei dovuto fare uno stop con il fumo per 2 mesi, dopodiche' qualora avessi riscontrato gli stessi sintomi, di ricontattarlo per fare un'altra colonoscopia (la prima l'ho fatta con il primo gastroenterologo), stavolta con biopsia perche' sospettava una colite collagene.
[#12]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Personalmente concordo con tale strategia. Anche se la sintomatologia non è tipica della colite collagena reputo possano essere ugualmente utili delle biopsie per il completamento dell'inter diagnostico. Concordo invece ancora di più sullo stop al fumo.

Saluti



[#13]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Intervengo per dirle che l'ipotesi Colite Collagenosica,
seppur suggestiva si concilia poco con il suo quadro clinico.

Alcune caratteristiche:

1. L'età :
Colpisce prevalentemente donne nella 5 - 6 decade, ed in ogni caso in adulti over40;

2. Il laboratorio:
Incremento VES ed eosinofilia;

3. La storia:
Alcuni pazienti affetti presentano uno o più familiari con sintomi intestinali simili e sembra possibile una tendenza ereditaria a sviluppare la patologia.

Saluti
[#14]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore anche a Lei, ma la Colite Collagenosica non me la sono sognata io, è una ipotesi del mio gastroenterologo (il primo mi aveva detto che avevo una colite ulcerosa). Riconosco che c'entra poco con il mio quadro clinico perche' mi ero un po' documentato per curiosità. Ormai e' come una slot machine, se esce la giusta combinazione si vince il premio. Peccato che poi chi veramente perde e' il paziente!
[#15]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
È corretto che si vaglino ipotesi,
la medicina oltre che una scienza (non esatta) è un'arte e le posso assicurare che al medico non sfuggono le tribolazioni del paziente ... ma l'unica cosa che può fare è ...
fare il massimo per il proprio paziente!

Cordialmente
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