Diagnosi discordanti... oppure no?

Salve, espongo rapidissimamente il problema.
Una infiammazione abbastanza dolorosa perineale, inizialmente trattata come prostatite, poi attribuita a un problema nel retto.


Visitato da un proctologo circa due mesi fa il risultato fu:"Agevole introduzione dell’anoscopio (23 mm), assenza di congestione emorroidaria circonferenziale, assenza di intussuscezione rettoanale; assenza di ragade; papilla ipertrofica ad ore 18; flogosi della mucosa".
Il medico prescrisse alcuni anti infiammatori/lenitivi topici e suggeri' nel caso di non risoluzione entro 4 settimane di fare una ecografia con un suo collega.


Dopo circa 1 mese e mezzo di alti e bassi, e l'infiammazione che non passa vado dal collega raccomandatomi, che pero' non esegue la eco ma una visita proctologica la cui diagnosi: "flogosi aspecifica rettale, piccolo polipo sessile rettale, piccolo polipo anale".
E mi suggerisce di fare una colonoscopia con polipectomia.


Le mie due domande sono:
1 - le due diagnosi (polipo sessile rettale e papilla ipertrofica) sono discordanti o si tratta della stessa cosa?
O puo' darsi magari che nel corso di circa un mese e mezzo la papilla si sia tramutata in polipo?


2- riguardo la polipectomia/colonoscopia.
Non ho familiarita'di cancro all' intestino, sono normopeso, 45 anni, conduco una vita abbastanza sana con esclusione di stress lavorativo e qualche dolce di troppo.
Secondo la vostra opinione e' effettivamente necessaria?
Mi chiedo se il secondo medico riscontrando due polipi in ano e retto abbia pensato che statisticamente ve ne possono essere altri piu'in alto.
E come mai il primo medico invece non avesse nemmeno accennato a tale intervento dicendomi che le papille ipertrofiche non si tolgono.


Ringrazio cordialmente
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Papilla ipertrofica e polipo anale sono sinonimi e tale formazione non ha carattere evolutivo e si asporta solo se crea un fastidio al paziente. Per tale problematica non serve la colonscopia

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta cordiale, velocissima ed esplicativa Dr Cosentino.

Cercando di capire cosa abbia motivato il secondo specialista a richiedere una polipectomia, potrebbe entrare in gioco un ragionamento statistico? Se vi sono due polipi nella parte del retto la probabilita' suggerisce ve ne siano altri nel colon?

Data la natura delicata di una polipectomia suggeritami dal secondo specialista che mi ha visitato, da matematico tendo a valutare costi/benefici, e vorrei sottopormi solo se effettivamente necessario; o se vi sono statisticamente benefici provati a lungo termine di prevenzione di malattie ben piu' gravi derivanti dalla rimozione preventiva di polipi.

Cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Alla sua età una colonscopia si potrebbe anche fare come indagine di prevenzione (che inizia a 45-50 anni), ma non la farei certamente per le indicazioni del proctologo che l'avrà prescritta per eccesso di scrupolo. I polipi distali del retto, se di piccole dimensioni, sono solitamente di tipo iperplastico e, quindi, non evolutivi (non essendo adenomi).
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo. La ringrazio.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
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